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Fabio Cocco, centrocampista, Calangianus
«Siamo un grande gruppo, c'è il giusto mix di serietà e allegria»

Calangianus, Fabio Cocco pensa ai playoff: «Contro il Castiadas sarà la partita dell'anno, cercheremo di tenere vivo questo sogno»

C'è un Calangianus che si prepara alla semifinale playoff e c'è una Calangianus che sogna in quella che potrebbe essere la prima tappa verso la serie D. Ma c'è una squadra che, il prossimo 23 aprile, si aspetta di trovare il dodicesimo uomo in campo contro il Castiadas come conferma Fabio Cocco, attaccante esterno arrivato a dicembre dall'Orrolese e subito entrato nei meccanismi creati da mister Sassu per riportare ancora più in alto i colori giallorossi. «Sono sicuro che ci sarà una grande cornice di pubblico - dice il nuorese classe 1988 che ha chiuso la stagione regolare a quota 10 gol - siamo supportati da una tifoseria esigente e da una curva che ci dà sempre una grande mano in casa. Di sicuro sarà per noi la partita dell'anno, nessuno ci ha parlato di serie D ma una volta arrivati a questo punto proveremo a vivere alla giornata, affrontando ogni partita sapendo che se sbagli vai fuori. Cercheremo di tenere vivo questo sogno e vediamo alla fine come andrà»

 

Terzo posto e playoff in casa, siete la sorpresa del campionato?

«Beh credo che possiamo definirci ormai una certezza visto che questo terzo posto rispecchia pienamente quello che abbiamo dimostrato sul campo. merito di un grande gruppo che anche nelle difficoltà è riuscito a restare unito senza che si creasse nessun tipo di problema. Credo che in questo senso anche la società sia stata determinante, nel nostro periodo peggiore ci hanno trasmesso tranquillità»

Che insidie potrà darvi il Castiadas alla luce dello scontro diretto del ritorno?

«Le insidie sono le stesse di due mesi fa, è una squadra composta da grandi giocatori, che hanno fatto categorie importanti e dunque diventa anche una squadra esperta. Noi sappiamo di stare bene, giochiamo davanti al nostro pubblico su un campo insidioso per qualsiasi squadra e crediamo nei nostri mezzi. Siamo riusciti a recuperare tutti gli elementi e credo che chiunque andrà in campo darà il massimo per ottenere questa finale»

Qual è l'aspetto migliore del Calangianus

«Certamente la tranquillità che si respira, c'è il giusto mix di serietà e allegria, unita ad un pizzico di pressione che è normale trovare in una società che ha un blasone importante con oltre 110 anni di storia. Il mister Sassu, anche se così giovane, riesce a darci sicurezza ed è aiutato da uno staff e da una organizzazione che in questa categoria non si trovano facilmente»

La crisi di risultati era dipesa principalmente dalle assenze?

«Sì certo, le assenze hanno pesato tanto in quelle gare, quel tipo di partite le vinci in 14, soprattutto quando incontri in successione squadre così organizzate come Budoni, Tergu e Castiadas non puoi andare in campo senza certi giocatori. Una volta che siamo rientrati tutti abbiamo collezionato sei vittorie e un pareggio, che ha dato la svolta alla nostra stagione»

La tua ex squadra, l'Orrolese, dovrà disputare i playout, come vedi la gara secca contro il La Palma?

«L'Orrolese dovrà far valere il fattore campo, non sarà semplice contro un La Palma che non è morto assolutamente, ha dei giocatori importanti in rosa e un allenatore preparato come Antinori. Sarà una partita all'ultimo sangue e penso che mantenere la calma anche quando la partita sembra andare nella direzione sbagliata sia la scelta migliore»

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«Sono stato accolto molto bene da tutti i compagni e dall'ambiente, è un posto dove fare calcio è bello perché lo si fa in una certa maniera, non si lascia nulla al caso. Per quanto mi riguarda penso di aver dato il mio contributo, ho realizzato 5 gol e raggiunto la doppia cifra totale contando anche quelli segnati con l'Orrolese, ma spero che tutto questo sia l'inizio di un bel percorso nei playoff, dopo la salvezza dell'anno scorso sarebbe una bella soddisfazione riuscire ad essere protagonista anche in questa parte di stagione»

Terza stagione di fila in doppia cifra, a chi dedicare questi ultimi gol della serie? 

«Mi sento di ringraziare i miei genitori e la mia ragazza che mi seguono in tutti i campi, la loro presenza è uno stimolo in più a giocar bene. Non mancheranno di sicuro il 23 aprile al Signora Chiara»

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2016/2017
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