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Vincenzo Spadafora
«Bonus ai lavoratori, aiuti ai club e riforma quasi pronta»

Calcio dilettantistico, Spadafora rinvia la partenza: «Non esistono le condizioni sanitarie per riaperture dello sport col prossimo Dpcm»

Il calcio dilettantistico e il mondo dell'associazionismo sportivo che comprende anche piscine, palestre, non vedranno novità su possibili riaperture nel nuovo DPCM che entrerà in vigore il prossimo 4 dicembre. Lo ha detto a chiare lettere il Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, in tv ieri sera in apertura della puntata di "Porta a Porta", che si dovrà aspettare ancora per poter tornare a fare attività di contatto negli impianti sportivi - ancora aperti nelle regioni gialle e arancioni ma solo per gli allenamenti individuali - o all'interno centri o circoli come palestre o piscine oggi chiusi (così come gli stessi impianti sportivi nelle zone rosse) a causa della pandemia Covid-19. 

 

PROROGA DELLE SOSPENSIONI. «Non credo che esistano purtroppo le condizioni sanitarie, in questo momento, per poter prevedere nel nuovo Dpcm, quello che entrerà in vigore dopo il 4 dicembre, nuove riaperture per il mondo sportivo. Capisco che sarà una sofferenza ulteriore per tutto questo mondo, perciò direi di prepararsi ad una proroga di queste chiusure e ciò vorrà dire che aiuteremo questi settori anche per tutto il tempo ulteriore che resteranno chiuse. Mi riferisco agli allenatori e tecnici dei centri sportivi ma anche a coloro che lavorano nella hall di una palestra o di un circolo. Oggi c'è una differenza per le attività sportive che si possono fare nelle varie regioni a seconda della colorazione ma tutte le realtà che abbiamo chiuso nell'ultimo Dpcm, non solo piscine, palestre ma anche teatri e cinema, sarà difficile che riaprano a dicembre. Non possiamo ripetere l'effetto che abbiamo avuto in estate, dove pensavamo di aver superato il problema Covid. Anche se tra 2 settimane i dati dovessero essere migliori, perché saranno il frutto e gli effetti delle misure prese con gli ultimi Dpcm, dobbiamo però pensare di superare i mesi più critici dell'inverno, facendo ancora dei sacrifici».  

 

BONUS E AIUTI ECONOMICI. «Noi abbiamo dato a questi tipi di lavoratori sportivi, che a oggi non hanno nessuna tutela fino a quando non ci sarà una riforma sullo sport, un bonus di 600 euro per i mesi di marzo, aprile e maggio, così pure abbiamo fatto per il mese di giugno e dal 19 novembre la società Sport e Salute erogherà il bonus per il mese di novembre che questa volta è di 800 euro. È evidente che se questi lavoratori continueranno a dicembre a non essere impiegati in queste strutture noi dovremo provvedere a ulteriori misure. Ma oltre ai lavoratori è importante la sopravvivenza delle stesse ASD e SSD, le Associazioni e Società Dilettantistiche Sportive, che pagano affitti e utenze, oltre ad aver pagato spese di sanificazione perché pensavano di poter andare avanti. Ed è per questo che, nella legge di stabilità, noi abbiamo incentivato il fondo perduto per poter sopperire a queste spese». 

 

RIFORMA DELLO SPORT. «C'è la necessità di cambiare il mondo sportivo che non è più anche moderno rispetto alle esigenze che sono cambiate in questi anni, la riforma è attesa da anni. Ciò che va dal calcio alla piccola realtà sportiva di paese ha bisogno di regole e norme diverse, non solo i lavoratori sportivi ma anche il professionismo nel mondo femminile e il vincolo sportivo degli atleti, al quanto arcaico e che esiste solo in Italia e in pochi altri stati. Oltre a questo c'è il problema della Governance, in Italia come in tutto il mondo il Coni deve avere la sua autonomia e funzionalità, ho rassicurato il presidente del Cio Bach che la nostra riforma non lede in nessun modo l'autonomia organizzativa e gestionale del Coni e, allo stesso tempo, il Coni deve riconoscere che - come succede in Francia, Germania e in tantissimi paesi - tocca allo Stato promuovere le politiche sportive di base attraverso il Ministero dello Sport e una società pubblica che gestisce come Sport e Salute. C'è un accordo sul 90% del testo della riforma, abbiamo lavorato molto bene per mesi con i rappresentanti parlamentari del M5s, Pd, Italia Viva e Leu, tutti loro hanno dato un contributo fondamentale senza il quale non avremmo scritto la riforma. Ora c'è quel 10% che riguarda la Governance sul quale non c'è ancora una intesa ma speriamo prima del 30 novembre di trovarla».

 

VOUCHER PER ATTIVITÀ SPORTIVA. «In legge di stabilità ho fatto istituire diversi fondi per pensare alla ripartenza perché abbiamo due problemi: le strutture oggi sono chiuse ma, verosimilmente, tra qualche mese potranno riaprire perciò abbiamo il problema di farle arrivare vive fino a quel momento avendo un valore socio-economico importante perché hanno dipendenti, collaboratori, fatturano ma anche un valore socio-culturale perché lo sport è una forma di aggregazione e partecipazione. Abbiamo perciò messo in campo, attraverso la società Sport e Salute, un voucher per accedere gratis allo sport sia per i giovani che per gli anziani, due fasce particolarmente colpite, la prima per un fattore psicologico dopo la chiusura in casa e la seconda per un problema di salute. Con questo voucher aiuteremo le stesse società perché c'è una parte di italiani che non vede l'ora di tornare a fare attività sportiva e un'altra che ha paura ad andare». 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021