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Fabio Argiolas, attaccante, Ferrini
Il Ghilarza vince a Bosa e riaccende la lotta salvezza

Carbonia e Castiadas fanno il vuoto, l'Ossese si ferma con la Ferrini e la Nuorese cade col sorprendente Monastir

Carbonia e Castiadas non cadono nella trappola in trasferta tesa da Li Punti e Taloro e corrono a braccetto nelle prime due posizioni staccando ulteriormente l'Ossese, che non va oltre il pari nella gara in casa della Ferrini. Cade la Nuorese sul proprio campo ad opera della mina vagante Monastir e per i barbaricini sfuma il sorpasso al terzo posto e, con esso, probabilmente anche le chance residue di tornare in gioco per il primato. L'Atletico Uri la spunta nel finale sul La Palma e agguanta la quinta posizione che, stando il ritmo alto imposto dalle prime due della classe, può non valere per la semifinale playoff. Dalla settima piazza in giù, invece, si lotta per la salvezza, col balzo del Monastir a quota 27 affiancando il Li Punti nel comandare il plotone che sgomita per evitare le ultime quattro posizioni dove si assiste all'aggancio del Ghilarza - vittorioso a Bosa - al quartultimo posto del Guspini - battuto dalla San Marco - e il buon pari del Porto Rotondo ad Arbus che serve a distanziare di due punti il Taloro, maglia nera della graduatoria dopo il La Palma.

 

LI PUNTI-CARBONIA 0-2

Meloni sempre più decisivo per il Carbonia. L'attaccante ex Muravera, ad una settimana dall'aver regalato la Coppa Italia ai sulcitani, stende il Li Punti con una doppietta facendo mantenere ai biancoblù la testa della classifica e il punto di vantaggio sul Castiadas. Spalti gremiti nello sterrato del rione sassarese coi padroni di casa subito pericolosi con il colpo di testa di Moro. Ma, alla prima occasione, Meloni punisce la retroguardia biancazzurra insaccando di testa il perfetto cross da destra di Cordeddu. Col vantaggio in tasca la squadra di Marongiu prova ad allungare con Figos al 16' ma l'attaccante ex Castiadas calcia al lato. I sassaresi, senza la punta di diamante Altea (squalificato), cercano di riequilibrare la gara con Delrio ma la conclusione è alta, mentre Sariang alla mezzora non è freddo di fronte a Cherchi e manda fuori da posizione ravvicinata il possibile raddoppio. Prima del riposo ci pensa Meloni a firmare il 2-0, insaccando di piatto la palla ricevuta da Figos e recuperata al limite dell'area. Nel secondo tempo prova matura della capolista che, grazie alla solida difesa, non permettono alla squadra di Salis, rinforzata dagli innesti di Galante e Luiu, di rientrare in gioco. La prossima settimana diventerà cruciale per Angheleddu e compagni con gli impegni di campionato contro Ferrini e Uri inframezzate dall'esordio nella fase nazionale della Coppa Italia.

 

TALORO-CASTIADAS 1-2

Il Castiadas supera l'ostacolo Taloro non senza sofferenza e ottiene tre punti pesanti nella corsa alla serie D. La squadra di Cotroneo, giunta al Maristiai senza gli infortunati Diaz, Olivieri e lo squalificato Sylla, prova ad incanalare subito la partita nei binari giusti sfruttando all'11' uno schema su punizione che porta Seck ad essere liberato in area da un rimpallo di un giocatore gavoese, il senegalese ne approfitta subito per battere Cibei in diagonale. I barbaricini sono costretti ad inseguire e alzano i ritmi riuscendo a pareggiare all'inizio della ripresa (3') grazie a Falchi: l'attaccante nuorese parte dalla sinistra, si accentra e calcia di destro sul palo lontano superando Galantini. L'1-1 galvanizza il pubblico di fede rossoblù e spinge la squadra di Fadda alla ricerca del sorpasso ma la vice-capolista è capace nel contenere la foga dei barbaricini e piazzare l'azione vincente: Carboni allarga a sinistra per Manga, palla in verticale per Fernandez, sponda di prima verso Cavallaro che controlla la palla e dai venti metri la infila solo l'incrocio dei pali. Il Castiadas tiene così il passo del Carbonia. Il Taloro si gioca molto nello scontro diretto in casa del Porto Rotondo.

 

FERRINI-OSSESE 0-0

Nella sfida tra le rivelazioni del campionato non è mancata, per entrambe, la costante ricerca della vittoria con l'Ossese che ha operato meglio nel primo e sfiorato il gol con Chelo (palo) e con la Ferrini, andata meglio nella ripresa, che non ha capitalizzato la chance del rigore con Fabio Argiolas (nella foto) la cui conclusione incrociata è stata parata da Carta. Il pareggio è sostanzialmente giusto ma diventa molto pericoloso alla luce delle concomitanti vittorie di Carbonia e Castiadas che ripropongono il tema del distacco che può annullare le gare di playoff regionale. I sassaresi, menomati dalle assenze di Sechi, Fantasia, Madeddu e Gueli, si presentano in campo con 4 del 2002 (Nurra, Nemore, Foddai e Fancellu) fra i giocatori di movimento (più il portiere Carta del 2001) e iniziano col piglio gusto sfiorando la marcatura al 7’ quando Chelo prova a sfruttare l'errata presa bassa di Sarao e colpisce il palo da distanza ravvicinata. I cagliaritani - senza Aresu, Pancotto, Garau e Simoni - si difendono bene, concedono a Nurra alcuni tiri dalla distanza e ci provano in chiusura di frazione con Sigismondo che chiama Carta a smanacciare la palla in angolo. Nella ripresa Podda impegna Carta (palla deviata col piede) che poi si ripete in occasione del rigore. La squadra di Pinna spinge ma rischia in una ripartenza con Chelo che si invola e calcia da destra in diagonale trovando la deviazione in angolo di Sarao. Infine, ancora Carta protagonista quando devia col piede il tiro a colpo sicuro di Podda. Un punto a testa per due ottime squadre che proveranno fino alla fine a tenere in piedi almeno una delle due semifinali playoff.

 

NUORESE-MONASTIR 0-1

E per la seconda giornata di fila il Monastir coglie il risultato più sorprendente del turno. Dopo aver battuto l'Atletico Uri, che arrivava da sette vittorie di fila, la squadra di Manunza si ripete in casa della Nuorese, che aveva dato ampi cenni di ripresa coi successi contro Arbus e, soprattutto, Ossese, rilanciando le proprie ambizioni per la lotta alla serie D. La portata dell'impresa dei biancoblù si allarga perché al Frogheri si presentano senza Cissè in attacco, Delogu e Falchi in difesa, col centrocampista Melis inutilizzabile in panchina (out pure Ruggeri e Poddesu) e Cano a mezzo servizio entrato a gara in corso. La decide Atzori all'8' con un gran destro dal limite dell'area nonostante la doppia occasione nel primo tempo di Ragatzu, di testa fuori e paratona di Zanda che poi si oppone anche alla punizione di Meloni. Nella ripresa c'è subito l'occasione del pari di Caboni ma anche il cartellino rosso ad Atzori che costringe gli ospiti ad una gara di sofferenza con Zanda a dire di no due volte all'ex compagno di squadra Cocco. I barbaricini chiudono in dieci per l'espulsione del neo entrato Secchi e al triplice fischio c'è anche il cartellino rosso sventolato a capitan Cocco per proteste. La Nuorese ora deve pensare a ricucire lo strappo dalle prime due almeno per disputare i playoff, il Monastir allunga a sette la striscia positiva di risultati utili e nelle due gare prima e dopo la sosta ha piazzato due exploit probabilmente decisivi per la salvezza. 

 

ATLETICO URI-LA PALMA 3-2

L'Atletico Uri riprende il cammino di vittorie interrotto a Monastir e archivia la delusione della sconfitta della Coppa Italia battendo il La Palma. Ma superare di misura la cenerentola è stato un esercizio tutt'altro che agevole specie dopo un primo tempo battagliero dei cagliaritani che non si rassegnano all'ultimo posto e ribattono colpo su colpo. Cuccu apre le marcature prendendo d'infilata la difesa ospite e superando Esposito con un bel diagonale. Ma Porru trova il pareggio col classe 2002 a festeggiare la rete numero 4 in campionato. Il nuovo vantaggio arriva su calcio di rigore (contatto in area tra Cuccu ed Esposito) trasformato dal Luca Tedde ma, prima del riposo, c'è tempo per assistere al pareggio di Fadda con un fendente di sinistro sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nella ripresa non si abbassano i toni, l'arbitro Bognolo espelle Cuccu e Recano, la difesa dei cagliaritani perde un punto di forza che Scognamillo evidenzia quando svetta a 6' dal termine sul cross di Uleri. Nel finale di gara i giallorossi potrebbero arrotondare con la rete annullata a Mura dopo il palo di Tedde e il legno colpito anche dallo stesso Mura in pieno recupero. I sassaresi di Paba agganciano la Ferrini al quinto posto, il La Palma continua a fornire buone prove ma senza raccogliere punti e il match col Bosa diventa l'ultima spiaggia per la squadra di Mannu. 

 

SAN MARCO-GUSPINI 2-1

La San Marco sta costruendo la salvezza negli scontri diretti che sistematicamente vince in casa (Monastir, Porto Rotondo) e fuori (La Palma) oppure non perde (a Ghilarza e col Taloro). L'ultima vittima in ordine di tempo è il Guspini, steso dalla partenza a razzo della squadra di Antinori passata sul doppio vantaggio grazie alle reti di Scalas dopo 24 secondi (tap in sulla respinta di Toro) e di Camba al 7' (su assist di Mastromarino). I mediocampidanesi sono costretti a risalire la difficile china e provano a dimezzare lo svantaggio con Caddeo, il cui tiro viene deviato sulla traversa da Carboni, riuscendovi con un bel pallonetto prima dell'intervallo grazie allo stesso attaccante vice-capocannoniere (13° gol) dopo che a Camba era stato annullato il gol del possibile 3-0. Nella ripresa la squadra di Murru si sforza per agguantare l'importante pareggio ma i leoni asseminesi difendono il prezioso successo portando a +5 il vantaggio sui playout. I mediocampidanesi tornano in zona rossa subendo l'aggancio del Ghilarza al quartultimo posto.

 

BOSA-GHILARZA 1-2

Al quarto tentativo Massimiliano Pani centra il primo successo. Il tecnico monserratino rianima il Ghilarza nella giornata chiave per la lotta salvezza e rimescola le carte in gioco perché viene dimezzato lo svantaggio dal Bosa agganciando, nel contempo, il Guspini in quartultima posizione. Una risposta importante da parte dei giallorossi che festeggiano il ritorno alla vittoria dopo tre mesi e riaccendono gli entusiasmi dopo un lungo periodo negativo. Il primo tempo è comprensibilmente equilibrato vista l'alta posta in palio con la sfida al campo Italia che viene decisa dall'uno-due ad inizio ripresa di Boi: prima gira in rete da pochi passi il cross basso di Manca e poi insacca l'assist di Pusceddu. I planargiesi riaprono il match a 9' dal termine con Nino Pinna, sugli sviluppi di un corner, ma il gol non è sufficiente per arrivare alla rimonta. Per i rossoblù di tratta della terza sconfitta di fila, quest'ultima dalle conseguenze importanti perché riduce da sei a tre il margine dalla zona playout. 

 

ARBUS-PORTO ROTONDO 1-1

Continua il digiuno di vittorie per l'Arbus che, evidentemente inizia ad avere qualche problema col girone di ritorno visto che lo scorso anno pareggiò 9 delle ultime 15 gare di campionato seguenti all'iniziale successo dopo il giro di boa (un anno fa con l'Uri e quest'anno col Bosa). Anche contro il Porto Rotondo i granata non vanno oltre il pari replicando l'1-1 prima della sosta col Taloro in un match deciso dal botta e risposta intorno alla mezzora di gioco: galluresi avanti grazie a Budroni e ripresi 3' dopo dal tiro-cross di Muscas. Il portiere Melis si esalta sulla punizione di Chessa. Nella ripresa i granata (2 punti in 5 giornate) sfiorano il gol coi colpi di testa di Viani e Cosa e reclamano per un intervento in area su D'Agostino. Sul rendimento influisce il pellegrinare al di fuori del Santa Sofia che trasforma in trasferta i match casalinghi: dopo Gonnos e Sanluri è stata la volta di Terralba. Le due squadre confermano il dato numerico dell'essere la prima e terza del campionato ad aver pareggiato di più (9 contro 7, in mezzo c'è l'Ossese). Per l'Arbus il vantaggio dalla zona playout è di soli tre punti, la politica dei piccoli passi rende quando poi si aggiunge un successo; per il Porto Rotondo il buon punto serve ad affrontare meglio il delicato scontro diretto col Taloro (2 lunghezze dietro) col primo obiettivo di evitare la retrocessione diretta.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
21ª giornata