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«Ci siamo impegnati al massimo per questa società»

Caso Panarello - Atletico Elmas, il vice Picci dice la sua: «Forse si poteva evitare l'esonero»

Non accennano a placarsi le polemiche all'indomani dell'addio tra Giuseppe Panarello e l'Atletico Elmas, con il tecnico che, trincerato dietro un caparbio silenzio, aspetta gli sviluppi di una vicenda complicata e difficile da decifrare, iniziata nel dopo gara della sfida con la Nora Nuraminis e culminata con un clamoroso esonero.
A fare il punto della situazione ci pensa Alessandro Picci, da 7 anni fedelissimo vice di Panarello:
«Non mi sento di commentare quanto accaduto, ma posso solo dire che l'offesa non è stata pari alla difesa».

Si tratta comunque, questo è sicuro, di un tristissimo epilogo: la vostra avventura con l'Elmas meritava probabilmente un finale ben diverso.
«E' stato un anno esaltante: la salvezza, vero e prorio obbiettivo della società, è stata raggiunta con nove giornate d'anticipo, nella difficile trasferta di Cortoghiana dove ci siamo presentati con molte assenze per infortuni e squalifiche».

Per un periodo la squadra sembrava addirittura in grado di voler e poter puntare alle zone alte della classifica.
«Un'impresa che avrebbe avuto le sembianze più di un miracolo – ammette Picci -; per tagliare certi traguardi serve il massimo impegno di tutte le componenti in gioco.
Abbiamo fatto un ottimo lavoro, riuscendo a valorizzare dei ragazzi che son cresciuti sia sul piano tecnico, tattico e mentale, rispetto alla condizione iniziale.
Panarello è molto bravo in questo senso, a me rimane il compito di compattare il gruppo, aspetto fondamentale per raggiungere gli obbiettivi prefissati».

L'allenatore in seconda precisa:
«Il gruppo che ci siamo trovati a disposizione ad inizio della preparazione era prevalentemente composto da giovani alle prime esperienze, che avevano giocato in Terza Categoria o come fuori quota in Eccellenza e Promozione.
L'eccezione in questo senso era rappresentata da elementi più esperti come Pani e Scalas, ad esempio, ma che non giocavano a questi livelli da diverso tempo, senza dimenticare Stara.
Man mano che l'affiatamento cresceva, sono maturati i primi frutti, grazie anche al grande contributo dei pochi giocatori esperti in rosa, come Valerio Ammirevole, vecchia volpe d'aria di rigore, e Claudio Lella, il capitano della squadra, classe '88, che è decisamente, senza voler togliere nulla agli altri, uno dei migliori: la sua grande duttilità, può essere utilizzato come punta o difensore, lo rende un giocatore sicuramente appetibile per categorie superiori».


La società ha poi investito molto durante il mercato di riparazione:
«Alcuni giocatori hanno scelto di venire a darci una mano, ed il mister ha accettato di buon grado, anche perchè si trattava di giocatori che erano stati lo scorso anno con noi nella vincente esperienza con l’Halley Assemini, come Daniele Zucca e Andrea Sitzia.
A questi si aggiungono gli arrivi di Simone Scano e dei giovani Pisci, classe 1995, in prestito dall'Halley Assemini; Meloni, un classe 1996 in prestito dalla Decimo 07 e Collu».


Le mosse sono state decisamente azzeccate:

«Da dicembre abbiamo iniziato a fare punti in ogni gara, nel girone di ritorno però in trasferta sono arrivati soltanto tre punti, mentre in casa ne abbiamo persi altrettanti».


Alla 7^ di ritorno, c'è stato tra le altre cose l’esordio di Mr. Panarello tra i pali:
«Portiere titolare infortunato, secondo influenzato e portiere juniores con una mano rotta; è sceso in campo dopo 4 anni che non si allenava, mettendosi in gioco in prima persona e dando alla società e ai ragazzi un segnale forte, forse non capito da tutti.
Significava che noi avevamo sposato il progetto dell’Atletico Elmas e per il bene della società Giuseppe avrebbe rischiato una cattiva figura. Invece sono arrivati i 3 punti, coronati dalla sua buona prova».


Picci si è schierato sin da subito affianco al collega nelle ore successive all'addio.

«Appena la società ha esonerato Giuseppe io non ho esitato ad andare via insieme a lui.
Comunque lui resterà, da professionista quale è, a disposizione dell’Atletico Elmas fino alla scadenza del contratto, fissato per il 30 giugno».


Il rammarico è tanto, soprattutto perchè lo strappo si sarebbe potuto tranquillamente ricucire.
«Ci dispiace non aver potuto finire la stagione con questi ragazzi, mancavano 4 giornate, io avrò un ottimo ricordo di loro.
Se fossi stato nella società – continua - forse avrei cercato un’altra soluzione: Panarello ha speso tanto, si impegna con grande professionalità, ha accettato di svolgere gli allenamenti alle 16.00, con tutte le difficoltà annesse, considerando che i ragazzi, che non percepiscono alcun euro di rimborso, mettono al primo posto studio e lavoro.
Ha incassato la decisione della società con molta serenità; è giovane e potrà sicuramente riscattarsi in futuro».


Non dev'essere facile staccare in maniera così brusca con il calcio:

«La domenica successiva all’esonero mi ha detto di essere andato vicino casa a vedere l’Halley Assemini, squadra di cui è tifoso perché la società ha sempre creduto in lui, sin dal primo incarico all'epoca della Terza Categoria: ricordo con piacere quella stagione, culminata con la promozione e la conquista della coppa disicplina.
C'è grandissima stima da parte nostra nei confronti del presidente Ignazio Cocco e dei dirigenti Italo Pinna e Renzo Ibba; abbiamo sempre cercato di ripagare al massimo la loro fiducia, e i risultati raggiunti, il terzo posto al primo anno di fusione con l'Assemini 1980 e la strepitosa promozione conquistata l'anno scorso con 11 punti sulla seconda e 24 sulla terza parlano da soli, così come la terza coppa disciplina ottenuta da Giuseppe da quando allena, a conferma della sua integrità etica che penso non possa essere messa in discussione».

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2013/2014
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Sardegna
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