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Graziano Mannu allenatore Castiadas
Il tecnico: «Fatto il massimo, abbiamo incontrato le migliori del campionato»

Castiadas, l'amarezza di Mannu: «Esonero affrettato, la squadra è nuova e serviva più tempo, ho perso una gara su nove ufficiali»

Conosceva le ambizioni del Castiadas e che era stato chiamato per vincere ma Graziano Mannu non si aspettava l'esonero alla sesta giornata di campionato, benché sia arrivato dopo aver perso lo scontro diretto con il Tortolì che ha portato i sarrabesi lontani 7 punti dalla vetta occupata proprio dagli ogliastrini. Alla sfida de "L'Annunziata" la squadra biancoverde era arrivata con 4 punti di distacco frutto dei due pareggi fuori casa contro Tergu e Budoni che ora affiancano il Castiadas in classifica a quota 11. Domani c'è anche l'importante match di Coppa Italia a Monastir nel quale Carrus e compagni sono chiamati a vincere per centrare le semifinali dopo il 2-2 di due settimane fa. Per mister Mannu si tratta del primo esonero in carriera (va via anche il fisioterapista Cristian Lai) dopo aver allenato per sette stagioni il Carbonia, aver sfiorato i playoff con il Sanluri e, dopo la parentesi alla guida della Rappresentativa Allievi regionale, l'esperienza col Ghilarza dell'anno scorso con la vittoria della Coppa Italia di Eccellenza e della Supercoppa regionale. «L'esonero fa parte del calcio - dice l'allenatore di Carbonia - ma credo sia stata una decisione affrettata. Sono troppo amareggiato perché la decisione della società arriva dopo l'unica gara ufficiale persa in nove finora giocate. Sono però sereno perché consapevole di aver fatto tutto quello che dovevo fare con i giocatori che avevo a disposizione».

 

Ma non si poteva fare di più visto l'importante campagna acquisti? 

«Si doveva fare di più ma avevamo bisogno di più tempo ancora. Se ci paragoniamo al Tortolì dico che è composto da giocatori che stanno insieme da diversi anni sebbene fossero in altre società (nel Lanusei, ndr) mentre noi siamo una squadra che si conosce da un mese e mezzo, con giocatori arrivati anche da fuori che non conoscevo e dei quali non avevo caldeggiato l'acquisto. La differenza nella gara di domenica sono state le due disattenzione difensive in occasione dei due gol del Tortolì ma se avessimo pareggiato nel finale con due salvataggi sulla linea di Floris e Figos non ci sarebbe stato da obiettare»

C'è un qualcosa di cui rimproverarsi?

«Mi rimprovero il fatto di non aver pressato la società per l'acquisto di un difensore centrale di mia fiducia. Per il resto abbiamo fatto il massimo per quello che avevo a disposizione e per il calendario che abbiamo avuto, i risultati non ritengo siano così negativi visto che abbiamo incontrato tutte le squadre d'alta classifica e il Calangianus, vice-capolista, l'avrei dovuto incontrare proprio domenica. La decisione dell'esonero l'avrei capita se fosse arrivata dopo una gara negativa contro i galluresi perché, tra l'altro, sono convinto che mercoledì avremmo superato il turno di Coppa Italia contro il Monastir»

Questo stop come influirà nella carriera di Mannu come tecnico?

«Innanzitutto avrò più tempo da dedicare alla famiglia e alle mie attività lavorative, questo esonero non è un motivo per farmi rallentare il percorso di crescita. Ringrazio comunque la società del Castiadas per avermi dato la possibilità di allenare una squadra che ha fatto di tutto per vincere sempre e che mi ha dato grande disponibilità. Ripeto, è passato appena un mese e mezzo e c'è stato poco tempo per poter fare di più di quello che abbiamo fatto»

In questo articolo
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2016/2017
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