Il tecnico: «Non pensavo di dover soffrire così»
Clarkson ritrova Antinori e il La Palma: «Bebo è un amico ma la Ferrini deve fare punti»
Andrea Clarkson contro il suo passato di calciatore e contro chi è stato suo compagno di squadra nel La Palma e poi suo allenatore. Il tecnico della Ferrini se la vedrà col suo amico e ora collega di panchina Bebo Antinori in un derby che sfugge a ogni pronostico. In campionato Clarkson è imbattuto contro Antinori, negli ultimi due anni in Promozione due pareggi e una vittoria, proprio in casa dei biancoblù dove domenica ci sarà l'ennesimo duello. Il tecnico della Ferrini vuole continuare la tradizione: «Stimo tantissimo Antinori e il La Palma cui mi lega un rapporto di affetto enorme ma io devo fare punti e cercherò di batterlo, anche se poi mi terrei ben stretto un punto».
Chi ha più da perdere voi o il La Palma?
«Più noi perché rischiamo con un ko di tornare dentro la zona playout mentre loro vogliono sì prendersi il secondo posto ma hanno 5 punti di vantaggio sull'Atletico Narcao e sono dentro i playoff»
Clarkson che prevale su Antinori è perché lo conosce in lungo e in largo?
«È solo una casualità, io non dico ai miei ragazzi di giocare con più voglia quando affronto il La Palma, poi con Bebo abbiamo fatto il corso allenatori insieme e io giocavo quando lui ha iniziato a fare il tecnico. Non ho nessun vantaggio nei suoi confronti, non gioca mai allo stesso modo e poi cambia in continuazione per sfruttare i punti deboli dell'avversario»
Che gara farete?
«Di sicuro non possiamo presentarci in casa loro con presunzione ma consapevoli che siamo inferiori, poi avremo un atteggiamento di chi deve fare assolutamente punti perché vogliamo salvarci»
A fine girone d'andata la Ferrini aveva 7 punti di margine sulla zona playout, scesi ora a 3, e strizzava pure l'occhio all'alta classifica, che è successo?
«Non mi sarei mai aspettato di trovarmi in questa situazione a 7 giornate dal termine. Nel ritorno siamo diventati troppo discontinui e anche all’interno della stessa gara ne giochiamo tre diverse proprio come è capitato contro il Tortolì domenica scorsa e senza che accadano fattori esterni come un cambio modulo o una sostituzione. Sta diventando un rompicapo perché penso poi che siamo migliorati col mercato estivo però stiamo facendo lo stesso campionato dello scorso anno»
In effetti nel ritorno 3 vittorie e 5 sconfitte e mai un pareggio
«All’andata pareggiavamo molto, infatti, rispetto alle stesse giornate ora abbiamo anche due punti in più ma il problema è che la squadra non ha fatto il salto di qualità che mi aspettavo facesse. Abbiamo cambiato sette giocatori ma, dopo un girone, l'amalgama ci dev'essere»
Cosa vi ha frenato visto che quest'anno avete pure un bomber come Umberto Festa?
«Come si suol dire la coperta corta. L'anno scorso facevamo meno reti ma ne subivano poche, quest'anno segniamo di più ma subiamo di più benché i gol presi siano quasi gli stessi del Narcao quarto in classifica. Manca equilibrio evidentemente, da non sottovalutare poi l'assenza di Carlo Diana in difesa ma non perché chi l'ha sostituito non stia facendo bene, anzi Bonu sta andando alla grande, ma perché ci è mancata la presenza in campo del nostro capitano, un punto di riferimento per i compagni e un trascinatore»
Quanto manca alla Ferrini per la salvezza diretta?
«Penso bisogna arrivare a 39-40 punti, dobbiamo fare perciò tre vittorie e non mi dispiacerebbe iniziare proprio col La Palma»
Che giocherà senza il proprio capitano, Luca Damiano, squalificato
«Un vantaggio per noi. Lui è il fulcro del La Palma poi ultimamente si è risvegliato anche in fase realizzativa»