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Comella: «Oltre 650 atleti: soddisfatti del Campus dopo un percorso durato oltre tre mesi»
Il Presidente CIP Sardegna al congresso d'apertura

Comella: «Oltre 650 atleti: soddisfatti del Campus dopo un percorso durato oltre tre mesi»

Si è svolto ieri sera presso il Marina Beach Resort di Marina di Orosei (NU) il convegno per la presentazione del “Primo Campus Estivo Integrato” organizzato da CIP (Comitato Paralimpico Italiano) Sardegna e FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Razionale) Sardegna, in collaborazione con il CONI Sardegna e l’INAIL Sardegna. SEGUI L'EVENTO SU FACEBOOK

L’intervento del presidente del CIP, Luca Pancalli, ha inaugurato ufficialmente la manifestazione, prima in Sardegna ed in Italia nel suo genere. Insieme a lui, i maggiori vertici delle federazioni nel panorama sportivo e paralimpico e le più alte cariche istituzionali del tessuto locale si sono succedute sul palco. Sono oltre seicento atleti provenienti da tutta la regione, circa cinquanta gli istruttori al loro seguito.

Obiettivo del convegno: descrivere le linee principali linee guida che hanno portato all’organizzazione della cinque giorni (dal 5 al 10 settembre) di attività fisiche e sportive rivolte agli atleti, assistiti INAIL e neofiti, i quali hanno la possibilità di conoscere, orientarsi e cimentarsi, assistiti da istruttori, in trenta discipline. Queste vanno dall’equitazione, al triathlon, al calcetto, all’arrampicata, fino al sollevamento pesi. Con un sogno da coltivare: volare, un giorno, ai giochi di Rio de Janeiro 2016. Durante le attività, difatti, verranno effettuate le pre-selezioni degli atleti che concorreranno alle qualificazioni nazionali per la prossima kermesse olimpica. SEGUI L'EVENTO SUL SITO DEDICATO

È stato proprio Luca Pancalli a suggellare l’importanza dell’evento: «Siamo felicissimi di poter partecipare in prima persona ai lavori del campus. Questo evento ci consente di ricongiungerci con l’INAIL e creare una significativa sinergia: essa ci darà la possibilità di crescere insieme. È un successo di tutti: le politiche, le parole e le volontà si sono finalmente concretizzate in atti. Tuttavia, è bene sottolineare come questo evento non sia soltanto un volano di promozione, bensì dia una speranza a tutti, grazie allo sport. Esso rappresenta un messaggio universale, rivolto a tutti, senza far distinzioni. Sono i concetti di unione, di squadra e di collaborazione a costituire un esempio per tutti. È un’occasione ed una speranza per tutti, da non sottovalutare: avvicinandosi allo sport si dà vita ad un circolo virtuoso che consente al disabile di vivere in maniera migliore, con un fisico migliore e più allenato ed in parallelo agli enti di risparmiare in costi di assistenza. Sport e benessere non sono mai stati a braccetto come in questa occasione. E non dobbiamo dimenticarci – conclude Pancalli – come l’Italia sia stata un precursore in questo campo: i primi giochi paralimpici, infatti, furono organizzati a Roma nel 1960 grazie alla forte volontà dell’INAIL. Ed è proprio per questo che, oggi, questo evento assume una connotazione ancor più importante: da questa ricongiunzione che dà vita ad una nuova collaborazione, si potrà dar vita a nuovi ed entusiasmanti progetti, i quali pongano il diritto globale allo sport per tutti, maggiormente per i disabili. Oggi, inizia un nuovo capitolo per tutti e sono proprio le federazioni a dare il primo esempio, facendo squadra e collaborando per un futuro migliore». SEGUI L'EVENTO SUL SITO UFFICIALE

Emanuela Comella, fresco presidente regionale del CIP, ha sottolineato il successo della kermesse alla sua prima edizione: «Siamo molto soddisfatti della risposta che abbiamo avuto. É stato un duro lavoro, un percorso durato oltre tre mesi che ha coinvolto la sottoscritta ed i miei collaboratori. Ma i nostri sforzi sono stati premiati dalla presenza di oltre 650 atleti: il trend è andato oltre le nostre aspettative e ci attendiamo una sostanziale crescita in vista dei futuri eventi. Tutto ciò, comunque, non sarebbe stato possibile senza la collaborazione tra enti e federazioni».

Le ha fatto eco Adamina Barbone, dirigente INAIL Sardegna: «Siamo felici di poter vedere realizzati i progetti concordati con il CIP. È stata premiata la nostra scelta di destinare fondi ai nostri assistiti in attività ricreative. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla politica di risparmio di gestione attuata dalla regione ed alla destinazione dei fondi in servizi fruibili che coinvolgono atletici paralimpici e non. Si tratterà del primo di quattro campus organizzati in collaborazione con il Comune di Orosei: questa è la nostra intenzione e rientra nell’ambito della collaborazione con il CIP».

Ai lavori è intervenuto anche Sergio Milia, assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna ed ex cestista professionista: «Siamo molto vicini a manifestazioni del genere. La nostra regione, difatti, ha investito oltre cinquanta milioni di euro nell’ultima triennio in attività sportive. I risultati sono ottimi, sia dal punto di vista degli sport olimpici che paralimpici: sono stati promossi numerosi tornei, negli ambiti più svariati, con il preciso obiettivo di dare a tutti la possibilità di trovare soddisfatti i propri desideri. Inoltre, ci stiamo impegnando nel progetto di dotare di mezzi tecnici per favorire i disabili tutte le scuole sarde. Il mio auspicio è che, un giorno, le scuole diventino luoghi propulsori per lo studio e lo sport multidisciplinare». 

Andrea Delpin, presidente dal 2010 dell’ISF (International Schoolsports Federation) ha posto l’attenzione su un aspetto talvolta eccessivamente sottovalutato: «Alla scuola non viene rivendicato il giusto ruolo come veicolo di promozione della cultura sportiva. Quello che dovrebbe un luogo preminentemente posto a questa funzione, si riduce ad un semplice contenitore. L’auspicio è che questa priorità venga recepita anche dalle famiglie stesse dei ragazzi: troppo spesso, purtroppo, ciò non avviene ed è per questo che la nostra campagna di sensibilizzazione sta muovendo sostanziali passi verso una vera e propria presa di coscienza su scala globale».

Dopo alle parole del sindaco di Orosei, Francesco Paolo Mula, il quale si è detto onorato ed orgoglioso di poter ospitare nel proprio comune la manifestazione da qui al prossimo triennio e dinanzi alla sala del centro convegni del Marina Beach Resort gremita in ogni ordine di posto, è stato dato il “via ufficiale” alle attività. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming dalla troupe di SardiniaTV sui portali di DiarioSportivo, Tiscali ed Isola24Sport, con il supporto di SOS Sardegna di Raimondo Piras.

Vedi l’intervista a Luca Pancalli (Presidente CIP Italia)
Vedi l’intervista ad Emanuela Comella (Presidente CIP Sardegna)
Vedi l’intervista ad Adamina Barbone (Dirigente INAIL Sardegna)
Vedi l’intervista a Franco Sergio Pisano (Consigliere Regione Sardegna)
Vedi l’intervsita ad Ugo Storetti (Direttore Sanitario ASL 8 Cagliari)
Vedi l’intervista a Marco Giulio De Sanctis (Segretario Generale CIP Italia)

In questo articolo
Stagione:
2013/2014