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Conti e Agostini, compagni di viaggio in rossoblù: «Matri? Il Cagliari è la nostra Juve»
Bisoli, Matri, e il Chievo, ce n'è per tutti

Conti e Agostini, compagni di viaggio in rossoblù: «Matri? Il Cagliari è la nostra Juve»

Viaggiano sempre insieme. In macchina, in trasferta. Persino le interviste le fanno insieme. Tantomeno prendono imbarchi diversi da quello rossoblù, come vorrebbe De Gregori in “compagni di viaggio”. I due marinai in questione sono Daniele Conti e Alessandro Agostini. Roba da leader: consolidati nella squadra rossoblù ormai da tanti anni sono la voce dello spogliatoio. Stesse idee e filosofia. E di solito sono l’aiuto e lo “scanner” anche per i nuovi arrivati. All’epoca, Bisoli compreso. A volte va bene altre no.

Bisoli, Matri e la Nazionale, ce n'è per tutti - E siccome ai bambini non sfugge nulla la domanda sul fallimento dell’ex allenatore è arrivata immediata. «Era un momento nel quale i risultati non arrivavano, e purtroppo in questi casi l'allenatore paga per tutti. Sono cose che capitano, nel calcio», ha tagliato corto Conti. Come puntuale è stato il commento richiesto sul passaggio di Matri alla Juventus. «Giocare in una grande squadra può essere il sogno di molti. Personalmente la mia ambizione è quella di essere al Cagliari», ha detto ieri Agostini ai bambini della scuola “Segni” di Burcei, più o meno le stesse parole di Conti. Un messaggio ben distinto da quello che ha voluto dare Matri. «Ognuno fa le scelte che ritiene opportune. Siamo professionisti. Per me non esiste altra squadra al di fuori del Cagliari», continua Conti. Che non è sembrato neanche mai appeso al sogno della Nazionale: «Thiago Motta con la maglia azzurra? Indifferente». La testa tutta nel Cagliari. Facile quando a capo c’è un signore come Donadoni. Misura gesti, parole e rispetta gli equilibri di squadra.

 

Il Chievo, la salvezza e il sogno Europa League - Così si pensa tranquillamente al Chievo. «È una partita dura. Dobbiamo scendere in campo con la voglia di fare risultato – ha detto il capitano – La salvezza è il nostro traguardo, vogliamo raggiungerlo nel più breve tempo possibile. Poi con una punta o due lo sceglie il mister, e noi giocatori ci adeguiamo». Con Donadoni un grosso balzo in classifica: «Credo sia un caso, però è vero che cerchiamo sempre di vincere. A volte ti va bene, altre meno», ha detto Agostini. Che sul cambiamento di modulo ha ricordato: «L’importante è che ci sia il sacrificio di tutti». Quello che serve domenica contro il Chievo. Il sogno? «L’Europa League», confessa il terzino. Ma poi deve ridimensionare tutti: «Ma noi – ha aggiunto – pensiamo alla salvezza». Manca poco. Sperando stavolta in un finale più divertente delle passate stagioni.

Virginia Saba

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2010/2011
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