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Coppa Italia
I tecnici Marongiu, Piras, Paba e Prastaro commentano le sfide

Coppa Italia, è caccia alla finalissima: Carbonia e Atletico Uri partono con un leggero vantaggio, ma Arbus e Nuorese ci credono

La Coppa Italia di Eccellenza scoprirà le finaliste. Mercoledì pomeriggio (ore 15) vanno in scena le gare di ritorno delle semifinali coi pronostici apertissimi sebbene Carbonia e Atletico Uri partano con un leggero vantaggio che Arbus e Nuorese sono pronte a toglierlo per guadagnare il pass per l'ultimo atto in programma sabato 8 febbraio 2020. I quattro tecnici ci raccontano come affronteranno gli ultimi 90' ricordando che, in caso di parità nel punteggio, si andrà direttamente ai calci di rigore. 

 

CARBONIA-ARBUS (andata 1-1) arbitra Gian Piero Gatta di Sassari (Francesco Serusi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari)

Il pareggio con gol del Santa Sofia pone il Carbonia avanti nei pronostici perché prima al fischio iniziale dell'arbitro Gatta lo 0-0 premierebbe i sulcitani i quali, per di più, potranno contare sulla gara in casa. Sono perciò attesi numerosi tifosi allo Zoboli perché i biancoblù potranno tornare a giocare una finale 10 anni dopo quella persa ai rigori contro il Porto Torres. Il tecnico Andrea Marongiu, però, non si sente avvantaggiato: «Abbiamo ancora il 50% di probabilità di passare il turno, il risultato dell'andata ci dà un leggero vantaggio perché potremmo essere premiato con lo 0-0 e se anche dovessimo fare un gol e gli avversari fare altrettanto si andrebbe ai calci di rigori. Le due squadre si sono affrontate a distanza di 4 giorni in Coppa e in campionato e, nelle due gare, è stato dimostrato che sono molto vicine. Non c'è una differenza, lo dico con sincerità e non per distogliere l'attenzione su un vantaggio che è davvero minimo». Il tecnico conosce la forza ritrovata dell'Arbus: «Dopo la vittoria contro il Ghilarza sicuramente avranno il morale alto, avrei preferito un altro risultato che avrebbe tenuto loro la testa impegnata più al campionato. Mi aspetto una gara equilibrata, come quella in campionato di dieci giorni fa dove, tra l'altro, sono stati anche più pericolosi della stessa gara d'andata. Hanno osato di più, forse per la presenza di Viani in attacco che fa salire la squadra e con D'Agostino che sta crescendo fisicamente dopo il periodo di assenza. Hanno attaccato con più uomini, si sono proposti in avanti anche con Sogus e Scioni e li ho visti più concreti, specie al primo tempo, quando ci portavamo via palla».

L'Arbus sa bene che, per ambire ad una finale che manca da vent'anni in casa granata, dovrà compiere un'impresa. Il tecnico Marco Piras affila le armi: «Siamo nelle condizioni in cui se non facciamo almeno un gol sicuramente siamo fuori. Ad ognuno di noi e al club stesso non capita spesso di giocare una semifinale di Coppa Italia con ancora prospettive di centrare la finalissima. Non so nemmeno quante possibilità abbiamo ma fosse anche una su cento ce le giocheremo tutta. Siamo consapevoli della difficoltà che andremo ad incontrare, il Carbonia non ha mai perso in stagione e sta dominando il campionato. Ma qualche arma ce l'abbiamo anche noi, Siamo pronti a tutto. L'1-1 è un risultato strano, non ti puoi mai fidare e se anche dovessimo subire un gol resteremmo in gara fino alla fine. L'esito dipenderà molto dalle strategia che noi tecnici metteremo in campo, noi abbiamo la nostra. Questa sfida non ha nulla a che vedere con le altre due giocate, all'andata e in campionato, sarà come una finale secca e il vantaggio dell'1-1 per loro è relativo».

 

 

NUORESE-ATLETICO URI (andata 1-2) arbitra Alberto Enrico Argiolas di Cagliari (Giacomo Sanna e Francesco Meloni di Cagliari)

Un anno dopo Nuorese e Atletico Uri si ritrovano contro a giocarsi la finale di Coppa Italia. Nella scorsa edizione andarono avanti i barbaricini che poi conquistarono anche il trofeo, il primo della loro storia. I sassaresi, invece, per due volte hanno raggiunto l'atto conclusivo e in entrambi i casi hanno ceduto le armi prima al Tortolì e poi al Tonara, guidato allora da Antonio Prastaro, ora tecnico dei barbaricini: «Dobbiamo ribaltare la sconfitta dell'andata, ci aspetta una partita difficile perché incontriamo una buona squadra nonostante la classifica in campionato dica cose diverse. A Uri ce la siamo giocata, il gol nel finale di Ragatzu è stato molto importante perché ci dà più probabilità ma la gara di ritorno sarà molto diversa, per il terreno di gioco e per le energie da mettere in campo. Noi abbiamo delle assenze negli over (Chessa, Meloni, Manca, ndr) e, con la rosa ristretta, stiamo spremendo i soliti. Ma questi siamo, ce li teniamo stretti e vogliamo trarre il meglio possibile da questa gara. Rispetto alla gara di domenica contro la Ferrini recuperiamo Caboni».  

L'Atletico Uri parte da un vantaggio che il tecnico Massimiliano Paba non considera: «Siamo consapevoli di andare ad incontrare una squadra che sta facendo molto bene in campionato. Sarà una gara complicata, loro hanno l'esigenza di ribaltare il risultato dell'andata ma sarà gara aperta perché andremo a giocarcela senza speculare sul 2-1 a nostro favore. Prevedo una partita bella e intensa, scenderemo in campo con tutta l'intenzione di non accontentarci. A questo punto della stagione, viste le difficoltà dell'ultimo periodo che ci hanno allontanato dalle prime posizioni, all'obiettivo della Coppa Italia ci tiene la società, ci tengo io e i ragazzi. Una ipotetica finale sarebbe un grandissimo risultato che vogliamo ottenere con tutte le forze ed energie. Mancherà per squalifica Mereu, Fadda è infortunato ma non disporre mai della rosa al completo è una nostra costante, siamo sempre scesi in campo con una formazione diversa».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
Coppa Italia