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Mario Draghi
Stanziati per i tamponi 6,8 mln alla serie D e 1,5 mln per l'Eccellenza

Decreto Sostegni Bis, le "Misure al settore sportivo": 61 milioni per il Fondo ristoro spese Covid e 50 milioni per rifinanziare il Fondo perduto ASD

Slitta alla prossima settimana l'approvazione del decreto legge Sostegni bis da 40 miliardi. Il provvedimento composto da 48 articoli deve essere ancora messo a punto per la parte del meccanismo dei ristori alle imprese che dovrebbe drenare la metà e più della somma complessivamente messa a disposizione tramite uno scostamento di bilancio già approvato dal Parlamento.

 

Secondo la bozza circolata nei giorni scorsi, all'articolo 39, sono previste le "Misure di sostegno al settore sportivo" attraverso l'istituzione di un Fondo ristoro spese Covid e attraverso  il rifinanziamento del Fondo perduto ASD.

Nel primo caso, vi è una dotazione di 61 milioni di euro al fine di riconoscere un contributo a "Fondo perduto a ristoro delle spese sanitarie" per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da Covid-19, in favore delle società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI operanti in discipline ammesse ai Giochi olimpici e paralimpici.

Nel secondo caso, per far fronte alla crisi economica determinatasi in ragione delle misure di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, viene incrementata la dotazione del “Fondo unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche” (già istituito dal decreto legge dello scorso 28 ottobre 2020 e convertito in legge il 18 dicembre 2020) di altri 50 milioni di euro per l'anno 2021 a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno sospeso l’attività sportiva.

 

Sulla base di una puntuale rilevazione effettuata per il tramite delle principali Federazioni e Leghe interessate sono stati stimati dei costi per le spese sanitarie di 60.272.353 milioni di euro per i quali vengono previsti gli indennizzi ai club sportivi che hanno proseguito le competizioni sportive con questa suddivisione: 

► 27.748.582 milioni di euro alle 116 società sportive professionistiche di calcio e basket. Ai 20 club della serie A di calcio sono stati destinati 10 milioni di euro, perciò in media ciascun club come il Cagliari avrà speso non più di 500 mila per i tamponi. Ai 20 club della serie B di calcio sono stati destinati 6 milioni di euro. Ai 60 club di serie C di calcio sono stati destinati 10.048.582 milioni di euro, perciò in media ciascun club come l'Olbia avrà speso non più di 167.476 mila euro. Ai 16 club della serie A di basket sono stati destinati 1,7 milioni di euro, perciò in media ciascun club come la Dinamo Sassari avrà speso non più di 160.250 mila per i tamponi. 

► 32.523.771 milioni di euro alle 444 società sportive dilettantistiche di calcio a 11, calcio a 5, pallacanestro, pallavolo e altri sport di squadra, iscritte al Coni, per le spese sostenute per effettuare i tamponi necessari per garantire la prosecuzione delle gare. Ai 166 club della serie D di calcio sono stati destinati 6,8 milioni di euro, perciò in media ciascun club come Arzachena, Lanusei, Latte Dolce, Muravera, Torres avrà speso non più di 41mila euro per i tamponi. Ai club di Eccellenza maschile e femminile di calcio, invece, sono stati destinati 1,5 milioni di euro

Tali spese rappresentano una significativa ed ineliminabile componente di costo per i soggetti sportivi che svolgono la propria attività in competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, in ossequio alle previsioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24.10.2020, e sono necessarie al fine garantire il regolare svolgimento delle competizioni sportive in linea con i protocolli sanitari emanati dalle rispettive Federazioni sportive. Viene demandato ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dell’autorità politica delegata in materia di sport, da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la definizione delle modalità di erogazione del contributo, ovvero i termini di presentazione delle richieste di erogazione del beneficio, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione, nonché le procedure di verifica, di controllo e di rendicontazione delle spese in oggetto, fermo restando il limite di spesa di 61 milioni.

 

Per quanto riguarda l'incremento del Fondo unico per il sostegno delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, la misura reitera il sostegno economico già previsto dall’art. 217 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ripresa già nel decreto-legge 137/2020 e nel decreto-legge 157/2020 e si rende necessaria in conseguenza del perdurare fino al 30 aprile delle misure di precauzione sanitaria adottate con il DPCM del 24 ottobre e successivi le quali prevedono la chiusura di palestre, piscine, centri natatori e la limitazione in generale dell’attività sportiva di base. La misura è stata predisposta per fornire un supporto specifico rivolto all’attività sportiva di base individuando un contributo a fondo perduto alle ASD/SSD iscritte al registro del CONI/CIP e affiliate presso un organismo sportivo riconosciuto dal CONI o dal CIP, in ragione degli specifici canoni di locazione a carico di quest’ultime o del numero di tesserati affiliati.

Infatti, è stato individuato un contributo a fondo perduto destinato sia a ciascuna delle ASD/SSD titolari di un canone di locazione in qualità di parti conduttrici di un contratto di locazione, e un diverso contributo a fondo perduto destinato alle ASD/SSD che non avevano a carico canoni di locazione ma sulle quali, tuttavia, pesavano le spese di mantenimento e di gestione delle strutture:

♦ alle prime è stato corrisposto un contributo a fondo perduto - per un totale di 26 milioni di euro - commisurato ai canoni di locazione dichiarati, rispettivamente per i mesi da marzo a maggio 2020 e per i mesi di novembre e dicembre 2020, regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate. Il contributo a fondo perduto per un valore pari a una mensilità di canone locativo dichiarato ha un tetto minimo pari a € 400 e un tetto massimo pari a € 4.000 a favore delle ASD/SSD già beneficiarie dei contributi a fondo perduto erogati dal Dipartimento dello Sport nel 2020.

♦ alle seconde è stato corrisposto un contributo a fondo perduto forfettario - per un totale di 24 milioni di euro - in considerazione del numero di tesserati affiliati come riscontrati con i rispettivi organismi sportivi affilianti. In ragione del numero complessivo delle associazioni e società sportive dilettantistiche presenti nel Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche, istituito per conferire il riconoscimento ai fini sportivi, che ammonta a circa 120.801 unità e alla luce delle attività istruttorie svolte dagli uffici nell’ambito delle precedenti finestre di erogazione, è stimata un’ulteriore platea residua di ASD/SSD che non hanno ancora usufruito di alcun tipo di contributo a fondo perduto derivante dal Fondo Unico in parola, per le quali è necessario aprire un’ulteriore finestra di erogazione.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021