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Leonardo Del Soldato, attaccante, Tonara
«Non si è mai visto il vero Leo. Peccato, stavo entrando in forma»

Del Soldato, gol dell'ex ma con infortunio: «Dispiace per i miei amici di Calangianus ma sono tre punti importanti per la salvezza del Tonara. Ho rischiato di rompermi il ginocchio»

«A Tonara non hanno mai visto il vero Leo Del Soldato, mi dispiace perché avrei voluto fare molto di più ma quest'anno gli infortuni mi perseguitano». C'è una verità condita da una punta di amarezza nelle parole dell'attaccante brasiliano che domenica scorsa ha aperto le marcature a Calangianus, firmando il gol dell'ex, salvo poi uscire a 5' dal termine per una entrata dura di Tusacciu. «Proprio adesso che stavo entrando in forma - dice l'ex San Teodoro, giunto a dicembre coi barbaricini - Mi hanno messo nove punti di sutura per un taglio sullo stinco della gamba destra ma poteva andare peggio, se non avessi saltato mi sarei rotto il ginocchio. Gianmario è un amico, l'entrata è stata decisa ma ci sta quando sei in una certa situazione di classifica. Dopo la gara con lo Stintino avremo due settimane di sosta, ho il tempo per riprendermi e finire alla grande la stagione». 

 

Il taglio nello stinco
Il taglio nello stinco

Il gol, su punizione, bello e importante ma probabilmente da non goderselo appieno?  

«Ho calciato bene, aggirando la barriera. Poi ho rubato palla a Melino e ho fatto l'assist per il 2-0 di Littarru. Da una parte mi è dispiaciuto per gli amici ed ex compagni che stanno vivendo una situazione non bella, io lì mi sento a casa, la mia compagna è di Calangianus, e non ho esultato per rispetto al paese e ai tifosi che mi hanno dato molto. Dall'altra, però, sono molto contento perché ho il dovere di dare il massimo per la maglia rossonera, per la dirigenza e la gente di Tonara che da me si aspettava molto. Ho segnato 2 gol in campionato e 2 in Coppa Italia, con la Dorgalese ne avevo fatto altri 4, spero nel finale di campionato di toccare la doppia cifra totale, giusto per mantenere la media delle precedenti annate con Calangianus e San Teodoro»

Con questa vittoria ormai è fatta per la salvezza?

«Sapevamo dell'importanza gara ed è stata una partita molto combattuta su un campo pesante. Noi avevamo bisogno di questi tre punti, fondamentali per affrontare bene gli altri incontri. Non c'è la matematica ma i risultati dagli altri campi ci hanno permesso di staccarci dalla zona playoyu, questa vittoria ci ha aiutato molto ad avvicinarci al nostro obiettivo ma il calcio è strano»

Contro lo Stintino ci sarà un Tonara concentrato?

«Affrontiamo una squadra che lotta per mantenere un posto playoff, non li ho affrontati perché all'andata arrivai nella partita successiva col Muravera. Siamo al "Su Nuratze" e faremo una grande partita, per cercare di vincere e riscattarci dopo l'ultima prova opaca in casa contro il Ghilarza e persa 2-0. Vogliamo chiudere il discorso salvezza e regalare una soddisfazione ai nostri tifosi dopo quello che hanno fatto seguendoci numerosi a Pomezia nella trasferta di Coppa Italia. L'unico rammarico è che non saremo al completo»

Il gol nella finale di Coppa Italia è il momento più bello della stagione?

«Tenevo molto alla gara contro l'Atletico Uri, da me la società si aspettava molto e avevo promesso alla squadra e alla dirigenza che avremmo vinto la Coppa Italia. Per fortuna ho fatto il gol-partita, una emozione che mi porterò per sempre dentro. Il popolo di Tonara si meritava questa gioia, il paese si è letteralmente fermato in quel giorno, chi non c'era a Oristano ci ha aspettato in piazza, con una tavolata gigantesca per mangiare e bere tutti insieme. Avremmo voluto continuare a fare festa ma la domenica avevamo una gara importante col Guspini, uno scontro diretto contro una squadra tra le più in forma»

Il futuro di Del Soldato sarà a Tonara?

«Ancora non si sa niente, anche perché non siamo sicuri nella salvezza. Io mi trovo bene qui ma a luglio vivrò un grandissima gioia che mi ha cambiato la vita, nascerà mio figlio; d'estate lavoro a San Teodoro e con la famiglia allargata non potrò spostarmi. Di sicuro starò in Sardegna, qui ho trovato la serenità. Sono stato in Veneto ed ero felice di giocare in Italia ma in questa meravigliosa Isola il calore umano e l'ospitalità dei sardi è molto simile a quella dei brasiliani. La mia vita è qua»

Ecco spiegata l'esultanza per il gol in Coppa col pallone sotto la maglietta

«Esattamente. Il giorno prima della finale ho saputo che sarà un maschietto, nascerà quindi un nuovo bomber. Ero veramente felice e in tribuna c'era anche la mia compagna Giusy col pancione, lei sa quello che ho sofferto, tre infortuni di fila e per me è brutto non riuscire a ricambiare chi mi ha dato fiducia e sostenuto in questa mia esperienza a Tonara»

Che spiegazione dare a questi infortuni? 

«Non so cosa sia successo. Ho iniziato la stagione al San Teodoro in serie D, poi sono andato alla Dorgalese in Promozione con ritmi diversi, a dicembre sono arrivato a Tonara in una squadra con ragazzi giovani e che corrono molto, forse per stare al passo coi compagni e il freddo a cui non sono abituato hanno determinato questi problemi muscolari»

Il tecnico Prastaro ha sempre creduto in te 

«Infatti mi dispiace anche per lui non aver fatto vedere il massimo di Del Soldato. Il mister ci ha messo la faccia per volermi, è un professionista ed è molto bravo tatticamente. Può allenare in categorie ancora più importanti. Ma devo ringraziare anche il direttore Angelo Farci, è lui che ha fatto di tutto per portarmi a Tonara»


 

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2017/2018
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