Bomber Amadin: «Dedico la rete a Badalamenti»
L'Iglesias al traguardo, Marras: «Finalmente in Prima dopo tanta attesa, è un sogno»
Vittoria e ritorno in Prima Categoria dopo dieci anni per l’Iglesias. Una promozione svanita per due volte, sempre all’ultimo respiro, quando il traguardo era ad un passo e il sogno stava per diventare realtà. È questo il riassunto della stagione dei minerari prima della gara di domenica contro l’Oristanese sul neutro di Monastir: un pareggio, quello contro il Sarroch all’ultima giornata di campionato, che aveva costretto la squadra di Andrea Marras a giocarsi tutto nei playoff. Iniziati con un successo (sempre sul neutro di Monastir) con un rocambolesco 4 a 2 contro il Borgo Sant’Elia, frutto di una pazzesca rimonta grazie a due reti di Fabio Oddo, mandato in campo nella ripresa e capace di cambiare il verso della gara. Per i minerari, dopo l’ostacolo cagliaritano, c’è la Villacidrese, pronta a far ritorno nelle categorie maggiori. Nella gara contro i ragazzi del mister Carracoi è arrivata la sconfitta per 2 a 1 che, per la seconda volta in poche settimane, ha costretto a giocarsi il tutto e per tutto in un ulteriore spareggio, quello contro l’Oristanese. Il match è stato dominato per tutto il primo tempo dai biancorossi, ma come nella sfida con il Borgo Sant’Elia, il “vero” Iglesias è uscito nella ripresa, con una prestazione eccellente, nella quale ha concesso pochissimi spazi agli avversari. Prima il pareggio ad inizio ripresa di Mattia Caria e poi, come un delitto perfetto, il gol al sesto minuto di recupero da parte di Julius Amadin, neo entrato al 12’ al posto di Pintus. L’attaccante senegalese è stato il più veloce ad arrivare sul pallone e ad anticipare il portiere in uscita, mandando in delirio i compagni, l’allenatore e tutti i tifosi accorsi a Monastir per sostenere la propria squadra. I festeggiamenti appena dopo il fischio finale, hanno come immagine simbolo Andrea Marras portato in trionfo dai suoi ragazzi, a dimostrazione del solido e grande rapporto tra allenatore e giocatori.
Nel dopogara, il tecnico Andrea Marras si è lasciato andare ai festeggiamenti: «È il coronamento di un sogno. Dopo lunghissimi anni di attesa, finalmente siamo riusciti a tornare in Prima Categoria. La società ha lavorato per tanto tempo dando il massimo in modo da poter far ritorno nei palcoscenici che merita questa squadra. Il merito va, senza dubbio, ai miei ragazzi che hanno dato anima e corpo per raggiungere l’obiettivo che c’eravamo prefissati ad inizio stagione». L'ex selezionatore della Rappresentativa Juniores si conferma abile nell’intuire il momento giusto per effettuare i cambi e, come con Oddo contro il Borgo Sant’Elia nel primo turno, anche questa volta la rete decisiva è arrivata dalla panchina: «I miei giocatori sono tutti all’altezza della situazione nella quale vengono chiamati, e per l’ennesima volta l’hanno dimostrato. I ragazzi della panchina ci hanno sempre dato una grossa mano d’aiuto». Dopo un primo tempo sofferto, c’è stato il cambio di marcia che ha dato una svolta al match: «La partita è stata a parer mio equilibrata, è stato difficilissimo giocarla con questo caldo e in questo periodo, visto che è normale che a giugno si faccia fatica ad avere ancora tutte le cartucce cariche. Faccio i complimenti agli avversari, anche loro meritano la promozione e spero arrivi tramite ripescaggi».
Tantissima l’emozione sul volto di Julius Amadin, autore del gol che ha spedito in Prima Categoria i rossoblù: «È un’emozione indescrivibile, sono contentissimo, finalmente ce l’abbiamo fatta. Ringrazio tutta la squadra e in particolare il mister per avermi dato tanta fiducia in questo campionato». Il giocatore, fa una dedica speciale: «Personalmente, dedico la rete e la promozione al mio compagno di squadra Benedetto Badalamenti, che ha avuto insieme alla sua compagnia il figlio Nicolò». Andrea Melis, presidente dell’Iglesias, elogia la propria squadra: «Posso dire che i tanti sacrifici che abbiamo fatto sono stati ripagati appieno. I ragazzi sono dei volontari del calcio, hanno dedicato tutto il loro tempo per la squadra e, sottolineo, senza prendere alcun stipendio o rimborso». Il presidente, si aspetta ora l’aiuto del Comune: «Abbiamo giocato per un anno intero senza il nostro campo, spero che la giunta comunale ci dia una mano da questo punto di vista, anche perché pure l’altra squadra della città, la Monteponi Iglesias, ha raggiunto la promozione».
Pietro Piga