«Stimoli? Infermeria vuota, questo spiega tutto»
Donadoni: «L'Inter insegue lo scudetto ma noi vogliamo tanti altri punti»
L'Inter sarà pure favorita, ma solo a sentire "San Siro" resuscitano gambe e teste malandate. In soldoni, gli stimoli per cercare la vittoria li hanno anche i rossoblù, e non solo i nerazzurri alla rincorsa del vertice della classifica. Donadoni pensiero, che col sorriso ammette: «Il lettino dei massaggi è rimasto vuoto, questo fa capire quanta voglia abbiano i ragazzi di giocare questa partita. Poi l'Inter è una grande squadra, ma noi, pur non parlando di Europa League, pensiamo solo a fare altri punti». Se da una parte a preoccupare Leonardo è l'atteggiamento "a viso aperto" con il quale il Cagliari ama presentarsi contro chiunque, dall'altra Donadoni parla della vivacità del gioco dell'Inter: «Noi cercheremo di avere un atteggiamento positivo, ed è vero che una vittoria contro una grande manca ancora alla nostra squadra. Noi giocheremo come sempre, sapendo che al minimo errore possono farci male».
Squadra completa, ma ancora resta qualche dubbio sulla formazione. «È vero che Nainggolan ha ripreso ma mi resta un allenamento per decidere. Il modulo dovrebbe rimanere lo stesso». In campo ci sarà anche un po' di rossonero. «Gli anni al Milan con Leonardo restano indimenticabili: per lui conservo tuttora un grande affetto e come allenatore lo stimo molto e sta facendo buone cose all'Inter. Non so se riuscirà a vincere lo scudetto ma glielo auguro». Chissà se è vero, visto che Donadoni nell'animo è sempre stato un po' milanista.
Domenica si festeggiano i 25 anni dell'era Berlusconi-Galliani. «Quanto tempo è passato. Fui proprio il primo acquisto». Strappato alla Juventus. «In realtà scelsi Milan perché era la squadra che amavo e sognavo fin da bambino...». Matri invece ha scelto la Juventus. E Cellino che l'ha visto segnare così tanto con la maglia bianconera storce il laso e se lo riprenderebbe. «Ero certo e si sapeva che avrebbe fatto bene, sennò la Juve non l'avrebbe preso»: E Donadoni non ci pensa più. «Abbiamo due attaccanti giovani che hanno già dimostrato qualcosa. Ragatzu stesso può ritagliarsi più spazio, dipende solo da lui». La parola al campo, a quel San Siro che lui conosce bene. «Non mi farà nessun effetto - taglia corto - per me è solo un nuovo capitolo di questo campionato del Cagliari».
Virginia Saba