Ferrini, Antinori si dimette: «Un passo indietro per dare uno scossone, la salvezza è ancora possibile»

«Ho deciso di fare un passo indietro per permettere alla società e alla squadra di salvare la categoria». Così motiva Bebo Antnori le dimissioni presentate alla dirigenza della Ferrini nell'immediatezza della sconfitta di domenica a San Teodoro e confermate nella giornata odierna dopo le interlocuzioni che ci sono state tra allenatore e società.  

Il tecnico cagliaritano era stato chiamato ad inizio novembre in sostituzione del dimissionario Sebastiano Pinna, ora alla guida della Costa Orientale Sarda, e nei due mesi sulla panchina dei biancorossoblù la tanto auspicata svolta non c'è stata. Lo score è deficitario con una sola vittoria all'attivo (l'1-0 alla Nuorese dell'8 dicembre), un solo pareggio (a Ghilarza) e sette sconfitte che hanno portato la Ferrini all'ultimo posto in solitaria con 11 punti in 17 giornate. Ciò che ha dato speranze in queste dieci giornate sono state alcune prove di gran livello, specie contro le grandi del campionato come Budoni, Tempio e Ossese, ma a pesare sul tentativo di risalita della Ferrini sono state le sconfitte negli scontri diretti contro Barisardo, Carbonia e, appunto, San Teodoro in cui i punti in palio valevano doppio. 

«In questi due mesi di lavoro - prosegue mister Antinori - e di grandissima dedizione da parte mia e dei ragazzi, purtroppo, non siamo riusciti ad ottenere i risultati sperati pur facendo anche delle ottime prestazioni. Nel calcio e, soprattutto nella situazione attuale della Ferrini, contano più che mai i risultati. Io come allenatore mi sono messo per primo in discussione e ho comunicato alla società le mie dimissioni nella speranza che trovino subito un sostituto che possa dare quel qualcosa in più alla squadra che non sono riuscito a dare io. Da parte mia non è sicuramente un abbandonare la nave, ho avuto tante manifestazioni d'affetto e di attaccamento da parte dei giocatori. Sono stati tutti splendidi perché mi hanno dato fiducia e sostegno anche in queste ore e ci tengo tanto a ringraziarli. Ma, ripeto, è giusto che la società provi ora una nuova strada e vagli altre soluzioni. Spero che a questa mia decisione ne consegua uno scossone affinché i ragazzi tirino fuori le potenzialità che hanno dentro per cercare di portare la nave in porto».

La Ferrini si trova, dunque, ad affrontare un secondo cambio in panchina in quella che sembra essere la classica stagione-no ma con ancora spazio per raddrizzarla visto che i playout sono lontani quattro lunghezze e la salvezza diretta è distante sei punti quando mancano 13 partite da disputare e diversi scontri diretti da affrontare. I massimi responsabili del settore calcio come Pietro Caddeo e Chicco Ruggeri si sono attivati per trovare il terzo tecnico della stagione, Bocche cucite in viale Marconi e la presa d'atto che «non sarà facile» può voler dire che la soluzione non sia imminente.