Il difensore argentino Fausto Gomez
«Ho giocato con Lavezzi, ora vinco col Porto Corallo»
Un difensore che segna più di un attaccante con una media pazzesca di un gol a partita. Fausto Gomez Varas sta diventando il terrore dei portieri avversari mentre al Porto Corallo è considerato l’amuleto visto che, da quando è in squadra, i gialloneri sono imbattuti da cinque gare.
Ha giocato con Lavezzi nell'Under 20 argentina - Classe 1985, l’argentino ex Pula si ritrova in Promozione solo per caso o per sfortuna. Cresciuto nel Colon di Santa Fe, sua città natale, era considerato uno dei talenti del suo paese. Nel 2004 giocava nella Nazionale Under 20 argentina insieme a campioni come Ezequiel Lavezzi (Napoli), Pablo Barrientos e Cristian Llama (Catania), Gabriel Paletta (Parma). E poi il portiere Oscar Ustari (Getafe) ed Ezequiel Garay (Real Madrid). Insomma, la squadra che poi vinse il Mondiale Under 20 nel 2005 (nella foto a lato, Gomez è l'ultimo a destra in un'amichevole contro la Nazionale A di Crespo in maglia bianca), per intenderci. «Purtroppo non giocai quel Mondiale – ricorda Gomez – ero infortunato ma non credo che mi avrebbero convocato, gli altri miei compagni erano troppo piu forte di me...». Fausto sminuisce il suo valore forse per non ricordare quel sogno spezzatosi, come il suo ginocchio, e una carriera che prende un’altra piega: «Mi sono rotto il legamento anteriore del ginocchio destro e c'è da dire che mi è mancata anche un po’ di fortuna, quella che nel calcio serve». Giocherà successivamente nel Central Cordoba prima dello sbarco in Europa, precisamente Spagna, tappa intermedia come spesso capita ai suoi connazionali che giocano in Sardegna. «Lì sono stato un anno e mezzo, nel Pozuelo de Alarcon, in Terza divisione». L’anno scorso, invece, arriva la chiamata del Pula tramite il procuratore Juan Manuel Aiello: «In Sardegna mi trovo molto bene, mi piace la gente, il clima, come si mangia. Tutto in generale».
Ora sei nel Porto Corallo. Con te in campo 4 vittorie di fila e il pareggio di domenica a Pirri che ha frenato la vostra rimonta verso il primato. Il Pula e Quartu 2000 sono in fuga?
«Per me possiamo ancora raggiungerli, io penso sempre a vincere e mi aspetto di poterli agguantare. Il campionato è ancora lungo»
Il Porto Corallo può vincere il campionato?
«Il nostro obettivo è pensare partita dopo partita, poi alla fine si vedrà dove saremo. Io spero sempre di arrivare il più in alto possibile»
Quali sono i punti di forza della tua squadra?
«Il gruppo. Sappiamo tutti quello che dobbiamo fare; abbiamo la grinta giusta, la forza e la testa. Ecco, quello che manca è che magari siamo una squadra nuova che ha bisogno di altro tempo per migliorare, però ci siamo quasi»
Tu e gli altri argentini Longo, Cadelago e Viani vi siete integrati col resto del gruppo?
«Sì, da subito. Merito della società, dell’allenatore e dei compagni. Poi Viani in Sardegna ormai c’è sei anni e a me è servita tanto l’esperienza fatta l’anno scorso a Pula»
Ma perché un giocatore forte come te non è rimasto con la squadra che ora sta dominando il campionato?
«Mah, la società ha deciso di prendere altri giocatori e io ora sono contento di essere al Porto Corallo. I miei ex compagni sono forti e ormai si conoscono bene dall’anno scorso, non come noi che siamo tutti nuovi»
Che differenza hai trovato nel passaggio di allenatore tra Zaccheddu e Marco Cossu?
«Nessuna, sono grandissime persone tutt’e due. Come tecnici sono preparati e ci mettono passione. Io ho imparato e sto imparando molto da loro»
Hai già segnato 5 gol, più del tuo compagno Viani. Vuoi fare l’attaccante?
«Assolutamente no, Christian è troppo forte e se non ha segnato tanto finora è perché ha fatto segnare gli altri. Io rimango volentieri dietro, voglio vincere e per me è indifferente chi segna»
Sui calci d’angolo sei quasi immarcabile, domenica farai un gol anche al Lanusei?
«Magari potessi continuare a segnare. So che non sarà sempre così, finora ho avuto solo un po’ di fortuna e forse perché i miei compagni crossano bene...»
Domani c’è la partita contro il Quartu 2000, ci tieni alla Coppa Italia?
«Sì, è una partita che voglio tanto giocare. Nella prima giornata di campionato contro di loro abbiamo perso 4-2 ed ero assente per infortunio, quindi ci tengo a vincerla. Poi il cammino in Coppa è lungo e si vedrà.
E domani c'è anche il Napoli di Lavezzi a Cagliari
«Peccato che non possa andare a salutare il Pocho, mi avrebbe fatto tanto piacere rivederlo»
Fabio Salis