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I derby vanno a Olbia e Arzachena, belle imprese per Latte Dolce e Selargius
Gran riscatto della Sardegna, Budoni sfortunato

I derby vanno a Olbia e Arzachena, belle imprese per Latte Dolce e Selargius

Un bello scossone per dire "non molliamo". La riscossa delle squadre sarde si sente eccome nella 26esima giornata, un crocevia importante per orientare il finale di stagione. Vincono Arzachena (quasi scontato nel derby col Porto Torres) e Selargius (exploit ad Anzio) che raggiungono l'obiettivo di coinvolgere anche il Palestrina nella lotta per evitare l'altro posto che porta dritto in Eccellenza; vince alla grande anche il Latte Dolce che si permette il lusso di superare in rimonta nientemeno che la Lupa Roma e si porta a +4 dalla zona playout, dove è ormai pienamente dentro il Budoni al sesto ko di fila, quest'ultimo giunto nell'altro derby di giornata che ha visto l'Olbia consolidare la sua quarta posizione e i playoff (portati a 7 i punti di vantaggio sulle seste in classifica).

 

OLBIA 1905-BUDONI 1-0

Derby sentito, tirato ed emozionante, deciso dal gol di Molino al 40' che ha spinto in rete un bell'assist di Pozzebon al termine di una cavalcata poderosa del bomber dei bianchi, a secco di reti ma pur sempre decisivo. La squadra di Oberdan Biagioni torna così alla vittoria al Nespoli dopo quasi due mesi, l'ultimo successo interno risaliva al 19 gennaio scorso - 2-0 contro l'Astrea - e anche in quell'occasione la gara fu sbloccata da Molino, sempre più bomber di scorta dell'Olbia con i suoi 8 centri stagionali, la metà di Pozzebon. I bianchi confermano l'ottimo girone di ritorno (20 punti in 9 gare e miglior difesa) e allungano sulla sesta piazza (+7) occupata da Fondi e Anziolavinio. La sconfitta, invece, non fa che aggravare la posizione in classifica del Budoni (resta comunque a 1 solo punto dalla salvezza diretta) che colleziona il sesto ko di fila ma dimostra di voler uscire fortemente da una crisi di risultati e non di gioco come dimostra il secondo tempo del Nespoli quando ha messo alle corde l'avversario sfiorando il pareggio con Pinna e Mastinu che pure l'aveva trovato ma non per l'arbitro che l'ha annullato per fuorigioco. Per la squadra di Raffaele Cerbone diventa fondamentale domenica prossima battere l'Anziolavinio in casa e riprendere la marcia verso la salvezza interrotta il 19 gennaio scorso dopo l'1-0 al Sora.

LATTE DOLCE-LUPA ROMA 2-1

I sassaresi non finiscono di stupire e ottengono il terzo successo di fila, l'ultimo dei quali contro una delle corazzate del girone e reduce da sei successi di fila fuori casa. Apoteosi per la giornata biancoceleste con oltre 500 tifosi ad applaudire la squadra di Pierluigi Scotto capace di rimontare il gol di Tajarol al 20' con la doppietta del sempre più decisivo Andrea Usai: due sassate dal limite dell'area al 60' e al 90', (con tanto di esultanza con dito in bocca, per la nascita del figlio) e un conto aperto con gli avversari già puniti all'andata. In mezzo all'impresa c'è la parata da campione di Garau che evita il raddoppio di Neri ad inizio ripresa e il nuovo vantaggio dei lupacchiotti con Morini al 73'. Il Latte Dolce scala così la classifica, agguantando l'Isola Liri all'ottavo posto a quota 35 e portando a 4 i punti di vantaggio sulla zona playout. Con entusiasmo, gioco e qualità Delizos e compagni si stanno sempre più avvicinando al traguardo salvezza che avrebbe del miracoloso se si pensa che la matricola del presidente Roberto Fresu è uscita vincitrice dal confronto con un avversario che ha investito non meno di un milione di euro per vincere il campionato.

 

ANZIOLAVINIO-SELARGIUS 0-1

Tre punti d'oro in un momento della stagione fondamentale per i granata, una vittoria di spessore perché ottenuta sul campo di uno degli avversari più in forma del girone di ritorno (era 2° dietro il San Cesareo con 17 punti in 8 gare) e in piena corsa per un posto playoff. In un sol colpo il rigore magistralmente battuto da Farci ha riportato il sorriso in casa selargina dopo 6 giornate (3 punti) e, soprattutto, dopo 3 sconfitte di fila che avevano fatto allontanare il gruppo di squadre che lotta per la salvezza diretta. Inoltre, la vittoria è servita a tenere dietro l'Arzachena che aveva i tre punti in tasca affrontando il Porto Torres, un aspetto che dal punto di vista psicologico è determinante in vista dello scontro diretto con gli smeraldini di domenica prossima. Gli altri aspetti positivi della trasferta di Anzio sono quelli di aver legittimato la vittoria con i due legni colpiti dall'inarrestabile Sanna, che si è anche procurato il rigore decisivo, e l'aver mantenuta per la prima volta in stagione la difesa imbattuta, a conferma di un equilibrio tattico raggiunto nella fase decisiva della stagione. Come l'anno scorso la squadra di Vincenzo Fadda resta nel vivo del torneo e si prepara allo sprint lungo trovando nuove energie in Primavera.

 

ARZACHENA-PORTO TORRES 3-0

I tre punti non erano in discussione e non si può certo gioire nell'aver superato un avversario che da 12 turni conosce solo sconfitte ma era importante muovere la classifica, schiodarsi da quota 22 e cancellare immediatamente quello 0-3 di una settimana prima col Cynthia che ha poi portato il club smeraldino a tornare sul mercato. Mister Infantino non ha utilizzato né Pastore (in panchina) e né Giaracuni (attesa per il transfer dal Belgio) ma ha registrato la squadra che ha sofferto nei primi minuti la solita verve dei turritani (Ruzittu salva su Muscau) salvo poi togliere ogni imbarazzo con l'uno-due di Hasa (23') e Spano (39'), il tris finale è firmato da Siazzu (75') che completa la giornata prolifica dell'attacco biancoverde. L'Arzachena resta penultima perché il Selargius ha vinto ad Anzio e ora prepara il derby in casa dei cagliaritani sperando anche che il Palestrina non faccia punti contro l'Isola Liri.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
9 Ritorno
Girone G