«Pronti alla messa in mora»
I giocatori dell'Olbia reclamano gli stipendi
Non vedere soldi dall’inizio della stagione, ascoltare promesse non mantenute che, di fatto, creano tensione e incertezza sul futuro. I giocatori dell’Olbia incrociano le gambe per diramare un comunicato contro il presidente Franco Rusconi, minacciano di intraprendere tutte le azioni a tutela del diritto a ricevere lo stipendio (leggasi messa in mora, ndr) e sottolineano un impegno e una professionalità mai mancata finora e nel prossimo futuro.
Oggi, dopo la consueta seduta di allenamento guidata dal tecnico Carmine Gautieri, i giocatori dell’Olbia, senza stipendio da tre mesi, hanno diramato il seguente comunicato: «La squadra dell’Olbia vuole chiarire l’attuale situazione. Ad oggi il sodalizio non ha corrisposto alcun compenso riferibile a questa stagione. Tale circostanza coinvolge non solo gli atleti ma pure i dipendenti, quelle persone che permettono ogni giorno il regolare svolgimento dell’attività regolare. Le ripetute promesse non hanno trovato riscontro, determinando ulteriore tensione e incertezza sui programmi e sulle prospettive della società. Per questo noi giocatori abbiamo già interessato l’associazione italiana calciatori e, qualora non vengano onorati nei prossimi giorni gli impegni sottoscritti, saranno poste in essere azioni a tutela dei nostri diritti. Ribadiamo con maggiore vigore, il nostro impegno e la professionalità che mai verranno a mancare, anche a fronte delle difficoltà prospettate».
Non è a rischio la presenza degli atleti per la delicata sfida di domenica al Nespoli contro la Sambonifacese. La società, per ora, tace ma non mancherà certo la risposta del patron Rusconi, chiamato in causa dai propri dipendenti ad onorare quanto prima gli impegni economici presi tre mesi fa.