«Vincere ci ha dato la consapevolezza di ciò che potremo diventare»
Iglesias, da una capolista all'altra, Murru: «Era importante battere il Ghilarza, con l'Ilva l'umore sarà diverso»
La prima vittoria in campionato per l'Iglesias ha un sapore doppio perché, oltre a chiudere la serie negativa di tre sconfitte di fila, è stata ottenuta contro il Ghilarza, capolista dell'Eccellenza imbattuta fino a domenica. I rossoblù di Giampaolo Murru hanno cercato la rete nel primo tempo con Doneddu (palo su tiro ravvicinato), Cancilieri (pallonetto fuori di poco) e ancora Doneddu (tocco impreciso sull'uscita del portiere Matzuzi), nella ripresa hanno provocato l'espulsione del guilcerino Laconi con Cancilieri che, all'esordio, ha segnato il vantaggio per poi lasciare spazio a Kouadio a segno nel raddoppio. Il gol nel recupero dei giallorossi non ha tolto la festa al triplice fischio dei minerari.
«Sono molto contento per i ragazzi - dice mister Murru - ci tenevamo tantissimo a fare una vittoria, finalmente è arrivata e direi anche meritata sia per la prestazione al primo tempo, creando tre-quattro palle-gol, che per il secondo. Speriamo sia la svolta e che abbiamo imboccato la strada giusta. Un po' di paura c'è stata quando abbiamo preso gol al 90' nell'unico errore fatto. Nell'ultimo periodo ci stava girando sempre male, con errori individuali che stavamo pagando. ma era solo una questione di tempo, per trovare la quadratura e la differenza l'ha fatta chi ha giocato dall'inizio e chi è subentrato come Isaia che ha lottato come un leone o Kouadio che ha fatto un gol bellissimo. Ci stava mancando il gol e ne sono arrivati due ma l'importante è creare e avere intensità poi ci sono periodi in cui sbagli e lo paghi e in altri la palla ti sbatte addosso e fai gol. Noi ci siamo e possiamo giocarcela con tutti».
Il calendario mette l'Iglesias ancora contro una capolista, questa volta l'Ilva: «L'importante era battere il Ghilarza per andare a La Maddalena con un umore diverso e una consapevolezza di ciò che potremo diventare, perché ora siamo ancora nessuno. Incontriamo la squadra allestita per essere la più forte, ma ce la giocheremo».