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Il punto sulla Liga

Il Barça si consola con il Villareal, ma il Real non molla la rincorsa

Reduce dalla brutta caduta con l’Inter (nel risultato e anche nello stile), il Barça si rialza con una partita fra le migliori della stagione, per la qualità di gioco e anche per il contesto nel quale è maturata. Il Villarreal era fra le squadre più in forma della Liga, una delle più scomode da anni per i blaugrana, e la mazzata della Champions lasciava pensare a un Barça con tutte le carte per perdere la supremazia anche nella Liga. Invece, i blaugrana hanno giocato di pura volontà, andando anche oltre le circostanze apparentemente sfavorevoli (vedi Xavi che gioca una partita sublime anche se mezzo infortunato: e non mancano, da che Spagna è Spagna, le polemiche oziose sul catalano infido che preferisce forzare per giocare col club perché tanto di rischiare di perdere il Mondiale con la nazionale spagnola non gliene importa…), rispolverando il miglior ritmo nella circolazione di palla e la grande mobilità fra tutti i reparti. La doppietta di Messi, sempre più Pichichi a quota 29, fa notizia solo relativamente; va sottolineata invece la buona prestazione e il gran gol di Bojan, che parte a sinistra nel tridente ma spesso si scambia con Messi, falso centravanti.

Bojan ha pagato sinora uno status più da mascotte che da giocatore vero: nonostante rappresenti già da un quadriennio un talento annunciato (e di anni non ne ha ancora compiuti 20), Guardiola lo ha centellinato in impieghi limitati alla Copa del Rey o a spezzoni a risultato già acquisito che non ne hanno certo aiutato la crescita, già resa difficile da una personalità non proprio da leone e dalle carenze nel corpo a corpo con i difensori avversari. Con Bojan sotto una campana di vetro anche il pessimo Ibrahimovic della seconda metà di stagione non ha avuto una concorrenza reale, e questa auto-imposta limitata possibilità di scelta ha anche inciso sulle prestazioni offensive del Barça nelle due partite più importanti della stagione, contro l’Inter. Ora l’ispano serbo, con il "castigo" ad Ibra, ha una chance d’oro.

È un colpo fortissimo per il Barça, perché rimane una sola trasferta difficile, a Siviglia, anche se il Real Madrid resiste a –1, anche dopo una partita oggettivamente brutta con l’Osasuna. Molto disordinati i merengues, son parsi in calo atletico, poco aggressivi e deconcentrati difensivamente (primo erroraccio stagionale del sin qui impeccabile Albiol, che spalanca lo 0-1 ad Aranda), anche meno motivati diremmo. Ha comunque risolto il solito Cristiano Ronaldo con una doppietta. Da segnalare pure Kaká, tornato su buoni livelli dopo l’infortunio (anche se più per i movimenti senza palla intelligentissimi che per le cavalcate cui ci aveva abituato al Milan). Clamorosa l’occasione divorata dall’Osasuna sul 2-2, con Masoud (spassoso giocoliere iraniano, ma mai giocatore di calcio al 100%) che fallisce un tap-in a porta vuota. Braccino corto?

Meritati e pesantissimi i tre punti ottenuti a Bilbao dal piccolo Mallorca da Champions, chirurgico nello sfruttamento delle palle inattive e del contropiede, il miglior viatico per il Real Madrid questo mercoledì. Sempre più aggrovigliata la situazione in zona-salvezza: l’Almería deve prendersi a schiaffi da solo per come ha buttato via la partita sul campo del Xerez: in 11 contro 10, dominando ma sciupando una serie di contropiedi facili e beccandosi il gol della beffa allo scadere. Ora anche gli andalusi, solo a +3, rischiano, dopo che Lillo sembrava aver garantito anticipatamente una classifica tranquilla. Il Tenerife non è mai stato così vicino alla salvezza, a –1 dopo la vittoria nello scontro diretto col Racing, ma al tempo stesso rischia di trovarsene più lontano di tutti, con le trasferte di Barcellona e Valencia che incombono. Il catenaccione di Clemente stavolta non paga, e si fa durissima per il Valladolid (a –5 e atteso anch’esso dal Barcellona), anche se Málaga (a pari punti col Tenerife terzultimo, ma salvo per la differenza reti e con uno scontro col Real Madrid alle viste) e Sporting (a +3) pareggiano nello scontro diretto e quindi restano ancora lì alla portata.



ITALIANI NELLA LIGA:
Impreciso e poco incisivo Osvaldo (Espanyol) nella sconfitta casalinga col Valencia, idem Rossi (Villarreal), assente invece Contini (Zaragoza).

Valentino Tola

In questo articolo
Stagione:
2009/2010