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Raffaele Cerbone, allenatore, Budoni
«La filosofia non cambia: mantenere la categoria col gioco»

Il Budoni ko a Cassino, Cerbone: «Timidi all'inizio ma nella ripresa meritavamo il pari. Niente drammi, il nostro scudetto è la salvezza»

Una sconfitta che sulla carta può starci perché l'avversario si chiama Cassino e perché la trasferta è stata affrontata senza due difensori titolari (Farris e Varrucciu), senza la prima punta (Villa) e con due 2001 in campo (Moro e Musu) e un 2000 (Valerio). Ma il Budoni è rimasto sempre in partita, avvicinandosi al pareggio con un secondo tempo che ha soddisfatto il tecnico Raffaele Cerbone: «Siamo partiti timidi perché avevamo i due centrali di difesa e l'attaccante di riferimento fuori, eravamo in totale emergenza e siamo stati costretti a mettere in campo due 2001 e un 2000. Tutto questo alla lunga lo puoi pagare ma, soprattutto, l'abbiamo pagato ad inizio gara, quando eravamo abbastanza tesi ed insicuri e il Cassino ci ha messo in difficoltà sui falli laterali e nelle palle inattive. Nella ripresa, però, abbiamo fatto bene e meritavamo il pareggio per gli sforzi fatti e la mole di gioco prodotta. Siamo arrivati sul fondo tante volte e abbiamo segnato un gol che ci è stato annullato, sarei curioso di vedere se fosse fuorigioco o meno. In ogni caso siamo stati sempre in partita e questo mi fa ben sperare, nel secondo tempo ho ritrovato quella che è la mia squadra e i nostri concetti di gioco, ma non dimentichiamoci anche che di fronte avevamo una squadra forte ed importante, in avanti ha giocatori che fanno la differenza».

 

Il turno infrasettimanale ha prodotto qualche risultati imprevisto, come la fragorosa caduta dell'Avellino col Flaminia, la sconfitta interna dell'Aprilia ad opera del Ladispoli e, se vogliamo, il successo in rimonta del Lanusei con l'Atletico e il pareggio interno del Latte Dolce con l'Anagni. «Chi dà per scontato i risultati in serie D di calcio ne capisce poco - osserva Cerbone, da una decina d'anni in questa categoria - non basta il nome o il blasone ma conta quello che fai. Sarà un campionato durissimo per tutti, per chi deve salvarsi e per chi vuole vincerlo, con 4 o 5 squadre veramente attrezzate per farlo. Secondo me il Cassino, guardando la rosa, può togliersi delle belle soddisfazioni». L'obiettivo del Budoni è sempre lo stesso: «Il nostro scudetto è la salvezza, prima lo facciamo e meglio è ma non facciamo drammi per la sconfitta, come sempre analizziamo nel dettaglio tutto quello che succede e cerchiamo di porre rimedio a degli errori fatti. La nostra filosofia è quella di far crescere i nostri giovani, cercando di mantenere la categoria attraverso il gioco».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2018/2019
Tags:
8ª giornata