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Contro il Bologna una vittoria per sognare

Il Cagliari al bivio per l'Europa sulla via Emilia

Bologna-Cagliari innanzitutto è un derby mancato, quello tra presidenti sardi. E se Massimo Cellino cavalca l'onda dal 1992, per Sergio Porcedda è stata una toccata e, soprattutto, fuga, con tanto di doppio deferimento e inibizione di sei mesi + altri sei, che è costata al club emiliano un quasi fallimento e 3 punti di penalizzazione per mancati pagamenti di stipendi e contributi Irpef. Quei tre punti che ora rappresentano il distacco tra le due squadre, a vantaggio dei rossoblù isolani.

 

Il sogno dell'Europa, come negli ultimi due anni - ll Cagliari di Donadoni viaggia senza conoscere pareggi e con un sogno nella valigia, ricorrente da due anni a questa parte, che è quello dell'Europa. La vittoria sulla Lazio e le crisi d'identità di Palermo e Juventus hanno portato il settimo posto a soli 3 punti. Visto il lotto delle semifinaliste della Tim Cup, Inter-Roma e Milan-Palermo, la finale meneghina porterebbe in Europa League la settima squadra del campionato.

 

Lo spauracchio Di Vaio, il più decisivo della A - L'avversario è dei peggiori, lo sa bene Donadoni: «Servirà una partita di grande intensità». Perché il Bologna ha tratto forza dalle disgrazie societarie e ha reagito con una straordinaria compattezza di spogliatoio, merito del tecnico Malesani e del capitano Di Vaio, il giocatore più decisivo delle serie A: 25 punti dei 38 reali (il 65.8%)conquistati sul campo dai felsinei portano la firma del bomber romano che ha segnato 16 dei 29 gol messi a segno dalla squadra emiliana. Festeggerà contro il Cagliari la presenza numero 100 in maglia rossoblù e, con 53 reti messe a segno, vuol dire fare centro una partita su due. Avendo fatto la doppietta alla Juve contro Agazzi e compagni dovrebbe stare all'asciutto.

 

Per Acquafresca la 100esima in rossoblù - Nel Cagliari, invece, ci sono due centenari. Robert Acquafresca vestirà per la 100esima volta la maglia rossolù, la 94esima in serie condita da 28 gol, perché il 29esimo è rimasto in carico al laziale Dias. Bobo non l'ha presa bene e vuole rifarsi al Dall'Ara anche se potrebbe andare in ballottaggio con Nenè nel caso in cui il modulo sarà ad albero di Natale. Donadoni, invece, è alla ricerca del 100° risultato positivo da tecnico con un bilancio di 55 vittorie e 44 pareggi. Non sarà facile ottenerlo perché «senza la penalizzazione - ricordo il tecnico cagliaritano - il Bologna avrebbe gli stessi nostri punti e, come ha detto recentemente Viviano alla stampa, trae grande forza dalla coesione dello spogliatoio: è un gruppo solidissimo, come d'altronde lo è il nostro».

 

I dubbi di formazione, in vantaggio i due trequartisti - Una certezza che non va di pari passo con la formazione da schierare. E se In difesa le scelte sono obbligate, Perico per l'infortunato Pisano e Ariaudo per lo squalificato Canini, per il resto occorre anora una notte. «Forse mai come questa volta - ha rivelato Donadoni prima di partire per Bologna - ho dubbi sulla formazione e sul modulo, ma per domani avrò le idee chiare: come al solito valuterò le condizioni di tutti al risveglio in ritiro». La voglia di riproporre i due trequartisti, Cossu e Lazzari, alle spalle di una sola punta è forte, si rinuncerebbe ad un attaccante ma avrebbe spazio dal 1' Nainggolan, il belga che nella gara d'andata realizzò il suo primo gol in serie A e che a Genova con la Sampdoria regalò un'importante vittoria.

Fabio Salis

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Stagione:
2010/2011
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