I rossoblù si consolano con Cossu in azzurro
Il Cagliari butta via un'altra occasione, i 3 punti al Chievo
Il Cagliari arranca, tira fuori la lingua, sta a ruota del Chievo ma poi si stacca nel finale. I rossoblù escono ancora sconfitti dalla seconda trasferta di fila questa volta contro i veronesi, non proprio trascendentali, ma che hanno avuto il merito di crederci fino alla fine. I ragazzi di Allegri fanno un altro passo indietro e accantonano, per ora, i sogni di gloria anche perché all’orizzonte spunta un Catania in grande forma. L’unica consolazione, non di poco conto, è la convocazione (meritatissima) di Cossu in Nazionale insieme con il compagno Marchetti.
C’è da dire che nel momento dell’allungo in classifica il Cagliari paga una serie di interminabile di infortuni che non ha permesso ad Allegri il giusto ricambio. Anche al Bentegodi la disastrata difesa rossoblù deve rinunciare a Canini e, così, tocca a Biondini immolarsi lungo la fascia destra che continua a mietere vittime. Prestazione sufficiente.
In avvio di gara il Cagliari mantiene il pallino del gioco e, seppur non producendo grossi strappi, va alla conclusione pericolosa con Lazzari. Poi Matri tenta, senza riuscirvi, un pregevole colpo di tacco su cross rasoterra di Cossu. Al 33’ arriva, inaspettato, il vantaggio del Chievo: il brasiliano De Paula, su sponda di Yepes, lascia sul posto Ariaudo e anticipa di sinistro Marchetti un po’ troppo lento nell’uscita a terra.
L’inizio della ripresa fa ben sperare perché, dopo soli 5', arriva il pareggio anche in questo caso da palla inattiva: punizione battuta da Cossu, prolunga la traiettoria Nenè e Astori mette dentro di pancia. La partita sembra prendere la piega giusta per il Cagliari quando al 14' Marcolini si fa cacciare per somma di ammonizioni. Allegri fiuta l’odore della vittoria ed inserisce Nainggolan al posto di un Lazzari al quanto impreciso. Ma l’ex giocatore del Piacenza gioca male le sue carte beccandosi due gialli in nemmeno 8’ di gioco e vanifica il vantaggio numerico dopo appena 10’. Il Chievo prende fiducia, il Cagliari più stanco pare accontentarsi. Di Carlo si gioca le carte Granoche e Bentivoglio col primo ad essere determinante al 32’ quando è il più lesto di tutti a ribattere a rete una palla respinta dal palo dopo il maldestro intervento di testa di Astori che sorprende Marchetti.
Il Cagliari è sulle gambe, ci prova con Larrivey me è il Chievo con grinta e caparbietà a portarsi a casa una vittoria che vale trequarti di salvezza. Agostini e compagni vedono allontanarsi l'Europa e sperano ora di ritrovare energie ed entusiasmo in questo finale di campionato.