Donadoni: «Sarà gara vera». Max: Bello rivedersi
Il Cagliari invitato alla festa scudetto del Milan di Allegri
Ipotizzare che il Cagliari rovini la festa al Milan di Allegri è un’idea suggestiva ma che non trova alcun riscontro nell’ultimo mese di campionato dei rossoblù. Proprio domenica scorsa, nel ko al Sant’Elia contro il Cesena, si è toccato il fondo al punto che il presidente Massimo Cellino ha annunciato una mini-rivoluzione a fine stagione. Certo è che la gara è particolare per molti motivi, a partire dal fatto che l’ex rossonero Donadoni renda omaggio all’ex rossoblù Allegri.
Milan-Cagliari è festa scudetto - «Che Allegri celebri il titolo proprio contro il Cagliari è una coincidenza simpatica – ha detto Donadoni prima della partenza per Milano – Ammetto che mi ha fatto un grande piacere la vittoria del campionato da parte del Milan, che rappresenta una parte importante del mio passato, ma domani sera sarà comunque una partita vera». Lui, Max, incrocia il Cagliari per la seconda volta e racconta un aneddoto di fine luglio scorso quando riuscire a mangiare il panettone a Milano non era in cima ai suoi problemi: «Alla consegna dei calendari avevo pensato di poter festeggiare proprio con il Cagliari. Sarà così e sono felice. Saluterò con piacere il Presidente e i ragazzi, che mi hanno dato la possibilità di arrivare al Milan con quello che hanno fatto nei due anni che siamo stati insieme. È bello rivedersi in questo momento: noi festeggeremo lo scudetto, loro la salvezza, anche se l'hanno guadagnata da tempo».
Sarà partita vera per rossoneri e rossoblù - Domani la festa inizia prima della partita. Giro in bus scoperto nel pomeriggio per il bagno di folla a Milano, poi dritti a San Siro per la passerella di fronte agli 80mila tifosi e poi la partita. Che sarà vera. Donadoni sa cosa gli aspetta: «Non credo ad un Milan appagato: al contrario, vorranno riscattare la sconfitta subita in Coppa Italia dal Palermo. E noi non saremo arrendevoli, ci teniamo a fare risultato, anzi mi sarebbe piaciuto presentarmi a San Siro con 4-5 punti in più che avremmo potuto avere tranquillamente». Allegri non vuole rilassamenti: «Dobbiamo fare il nostro dovere fino in fondo, così come domenica prossima con l'Udinese, che si sta giocando il quarto posto. I ragazzi ci tengono a chiudere nel migliore dei modi la stagione in casa davanti ai loro tifosi. Sappiamo che la concentrazione non sarà quella delle partite migliori, ma domani sicuramente non possiamo fare brutta figura. A questo punto della stagione è soprattutto importante avere la testa sul campo e fare le cose giuste».
Torna Cossu, solo due dubbi per Donadoni - Il tecnico rossoblù prova a spiegare la frenatona della squadra nelle ultime cinque partite (2 punti): «La squadra ha dato molto e, quando è arrivata la certezza della salvezza, forse è iniziato a mancare quel pizzico di concentrazione e determinazione che fa la differenza. Nelle ultime partite non siamo riusciti ad avere continuità tra un tempo e nell'altro. Siamo stati bravi nei primi 45 minuti, ma poi siamo calati nella ripresa. Emblematico il dato statistico della gara di domenica scorsa contro il Cesena: 13 tiri in porta nel primo tempo, appena 2 nella ripresa. È qualcosa che deve farci riflettere». Sempre indisponibili Nenè e Pisano ma torna Cossu dopo il turno di stop. Astori e Lazzari di fronte al club che potrebbe essere loro nel futuro immediato. «Nove maglie sono assegnate – chiarisce Donadoni – mi riservo ancora due dubbi. Devo valutare anche le condizioni di qualche giocatore un po’ acciaccato».