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Calangianus
Vicino ad una svolta il club giallorosso dopo l'addio di Sassu

Il Calangianus prova a riorganizzarsi, per la panchina il nome forte è quello di Massimo Brundu

Si parte dal fatto che 112 anni di storia non possono svanire all'interno di un'estate calda e di un silenzio tombale caduto dopo la finale playoff persa con il Budoni. Il Calangianus, infatti, si sta attrezzando per ripartire, con l'orgoglio di chi sfoggerà ancora una volta una matricola immacolata da fallimenti, fusioni e restyling societari. Vero è che, all'indomani della gara di Sa Rodia, le dimissioni del tecnico Alessandro Sassu e dell'intero gruppo dirigenziale, che nell'ultimo biennio ha ridato un tono alle ambizioni giallorosse sfiorando appunto l'ingresso agli spareggi nazionali per la serie D, ha gettato un velo di incertezza sul futuro del club ma è altrettanto vero che c'è chi è pronto a riavviare il motore e far sì che Calangianus sia la portabandiera del calcio gallurese in Eccellenza.

Se giugno ha portato all'addio di alcuni protagonisti in campo dell'ultima stagione, come i centrocampisti Alessio Bruno e Paolo Gancitano e il fantasista brasiliano Leo Del Soldato approdati al Tonara insieme con mister Sassu, con l'arrivo di luglio si stanno sviluppando alcune manovre di "mercato" che fanno ben sperare per chi ha a cuore i colori giallorossi. Nei prossimi giorni potrebbero esserci novità importanti, così come potrebbe arrivare l'ufficializzazione del nuovo allenatore il cui identikit porta al nome di Massimo Brundu, classe 1976, ex difensore e capitano dei giallorossi, sposato a Calangianus, già collaboratore di Alessandro Sassu e con esperienze alla guida del Karagnanj e della Calangianese.

In questo articolo
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2016/2017