«A Nuoro una prestazione di livello e di carattere»
Il Carbonia in vetta ma coi piedi per terra, Meloni e Angheleddu: «Campionato equilibrato, ci aspetta un cammino lungo e faticoso»
Il Carbonia inizia bene il 2020. Dopo aver chiuso l'anno con la prima sconfitta, peraltro cocente, la prima uscita del girone di ritorno è stata la vittoria a Nuoro con il primato ritrovato sebbene in compagni di Nuorese e Ossese. Giuseppe Meloni, un ex di lusso, non ha fatto gol ma ha partecipato al successo: «È stata una vittoria molto importante, dopo la sconfitta di Castiadas quando vincendo 2-0 e abbiamo preso una bella batosta che ci aveva stordito. Dovevamo reagire subito e l'abbiamo fatto». È mancato solo gol al bomber: «Peccato non sia arrivato per pochi centimetri nei passaggi e per qualche decisione mia sbagliata in area avversaria. Avevo detto ai miei compagni che, se anche non avessi fatto gol, andava bene lo stesso perché bastava portare a casa la partita. Abbiamo fatto una prestazione di livello e di carattere, a volte non si è giocato a calcio ma ci abbiamo messo quel qualcosa in più per vincere». Al Frogheri qualche applauso e fischio al temuto ex attaccante: «Io ho bei ricordi di Nuoro, sono nato qui e tengo tantissimo a questa squadra. Il calcio, per tanti motivi e vicissitudini, non mi ha riportato a casa ma da qui è iniziata la mia carriera con le giovanili e l'esordio in Eccellenza con Goveani». A Carbonia l'inserimento è stato perfetto: «Conoscevo già i miei nuovi compagni, giocatori che hanno vinto in tutte le categorie ed è per questo che ho fatto la scelta. A Muravera comunque stavo benissimo e non mi mancava nulla se non il campo, perciò ho preferito scendere di categoria per giocare di più, ho ancora tanti stimoli». Coi biancoblù può vincere il secondo campionato di fila: «Spero di fare il bis, quello è l'obiettivo ma è ancora lunga».
Marcello Angheleddu, esperto regista dei sulcitani, riconosce l'importanza della vittoria al Frogheri: «Ci premeva portare a casa i tre punti, siamo andati a Nuoro con la convinzione di poterlo fare pur avendo di fronte una squadra forte ed organizzata che arrivava da 10 risultati utili di fila tra cui 9 vittorie. Queste partite si affrontano con umiltà, essendo anche brutti in certi frangenti, portando a casa il massimo con un grande sforzo». Il capitano torna sul 4-2 di Castiadas: «Abbiamo passato la sosta di Natale ad analizzare la sconfitta. Il Castiadas è una squadra molto forte, organizzata e fuori categoria per certe caratteristiche avendo una struttura fisica e una gamba diversa in tanti interpreti. Ci siamo trovati sul 2-0 per noi, fuori casa, e abbiamo commesso errori imperdonabili che in un campionato come l'Eccellenza possono starci». Ora il Carbonia ha due match in casa da sfruttare: «All'andata eravamo una squadra in fase di costruzione ed evoluzione, avevamo pareggiato contro Ghilarza e Ossese ma sono stati due punti guadagnati. Da quelle trasferte siamo andati via con la consapevolezza che potevamo dir la nostra in questo campionato, non so se per vincerlo ma comunque per stare in alto». I giocatori non avvertono la pressione di vincere: «Non ci sono state particolari richieste da parte della società e della piazza, se non di dare sempre il massimo in campo. L'acquisto di Meloni dà una impronta come squadra e non mi sorprende che siamo in quattro squadre racchiuse in due punti perché è un campionato livellato, anche le squadre di bassa classifica si sono rinforzate e sarà difficile fare punti. Ci aspetta un cammino lungo e faticoso».