«Lazzaro è l'uomo in più, io farò di tutto per segnare ancora»
Il Carloforte attende l'Arbus al varco, Bodano: «Turno decisivo per la corsa all'Eccellenza e noi non possiamo più sbagliare»
Il mese di aprile non si è chiuso sicuramente nel migliore dei modi, con la sconfitta di misura, per 1 a 0, rimediata in casa del Seulo, un brutto stop che ha complicato la rincorsa del Carloforte alle prime posizione, con i tabarchini che però sono riusciti a ripartire subito, e piuttosto forte, come testimonia il netto 3 a 0 inflitto domenica scorsa al Selargius.
I rosso-blù dunque sfruttano al massimo il momento opaco del La Palma, raggiunto al terzo posto, con la corsa per l'ultimo piazzamento play-off disponibile che si infiamma proprio quando i giochi sembravano ormai chiusi. Il calendario ora riserva un match a dir poco fondamentale: al Comunale arriva l'Arbus capolista, per un confronto ad altissimo tasso adrenalinico, considerando che nessuna delle due contendenti può permettersi il lusso di lasciare i tre punti nel piatto. Mattia Bodano, arrivato nella sessione invernale di mercato dal Monastir per aumentare il tasso di esperienza e qualità di un gruppo piuttosto giovane, presenta la sfida e fa il punto sullo stato di forma della sua squadra.
«Avevamo l'obbligo di sperare e lottare per questo riscatto — dichiara Bodano — io tra l'altro ero molto fiducioso, perché il calendario era forse più agevole rispetto a quello delle nostre dirette rivali, che avevano in programma molti scontri diretti e dunque la possibilità di incappare in qualche passo falso. Siamo stati bravi ad approfittarne».
La sensazione comunque è che si sarebbe potuto tranquillamente lottare per il primo posto sino alla fine. «Le cose ce le siamo complicati da soli, con le nostre mani, andando a perdere con il Gonnos, ad esempio. Dopo la partita contro il Sant'Elia però ci siamo trovati a fare i conti con diverse assenze, una cosa che pesa soprattutto perché la nostra rosa non è mai stata particolarmente ampia. Le espulsioni, davvero rocambolesche, rimediate da Pape Diop e Giacomo Sanna si sono fatte sentire, non è stato facile fare a meno di loro».
Ora splende di nuovo il sereno: conquistare il bottino pieno contro il Selargius era una questione fondamentale, e Bodano ha tra l'altro lasciato il suo segno nella vittoria dei suoi siglando una rete. «È stata una buona prestazione, anche a livello personale. Faccio davvero di tutto per dare qualcosa in più a questo Carloforte e credo che, almeno per il momento, ci sto riuscendo piuttosto bene. La partita di domenica per noi era la classica finale che non puoi sbagliare, alla luce di quei tre passi falsi che non ci hanno lasciato nessuna scelta: dobbiamo vincerle tutte se vogliamo ancora continuare a correre per i play-off. È stata una gara gestita al meglio, dal primo all'ultimo minuto, dove non abbiamo mai rischiato niente, per poi chiuderla con Lazzaro, che sta attraversando un momento di forma incredibile, un bel vantaggio per noi».
Per Bodano si tratta del settimo centro stagionale: niente male, considerando che la sua avventura con i tabarchini è incominciata soltanto nel mese di dicembre.
«Ho iniziato la stagione a Monastir, piazza che ho lasciato per alcune incomprensioni, ma senza tensioni particolari, ci tengo a sottolinearlo. Poi c'è stata una piccola parentesi di tre settimane con la Torres, però non abbiamo trovato l'accordo così ho lasciato Sassari. Subito dopo mi è arrivata la chiamata di Beppe (Buzzo, il presidente n.d.r.) e non ho rifiutato: mi piaceva l'idea di tentare di vincere un campionato, purtroppo però dopo il mio arrivo sono andati via tre giocatori che per me erano importantissimi. Ora comunque siamo pronti a giocarci tutte le nostre carte per accedere alla fase finale».
Tappa decisiva, in questo senso, la sfida d'altissima quota contro la capolista Arbus. «È una gara fondamentale per tutti: loro si giocano il campionato e non possono distrarsi nemmeno per un secondo, perché la San Marco insegue staccata di appena tre lunghezze. Noi vogliamo approfittare dell'incrocio tra gli asseminesi e il La Palma, senza dimenticare però che l'Arborea ci tallona da vicino». La corazzata di mister Agus sta mantenendo un ruolino di marcia impressionante. «Noi però dobbiamo pensare esclusivamente a noi stessi. Il gruppo è davvero molto giovane, se si esclude qualche elemento più esperto come me, Recano, Lazzaro e Pancotto. Proveremo a fare la nostra partita, per il resto dobbiamo incrociare le dita, la fortuna incide tanto».
La sensazione è che i prossimi 90' possano decidere un'intera stagione, perché il Barisardo, ultimo avversario sul cammino dei rossoblù, non ha più nulla da chiedere alla stagione. «Loro sono già retrocessi, è vero, eppure questo non significa nulla. Dovremo andare li senza sottovalutarli, affrontando l'impegno nella stessa identica maniera rispetto a quanto fatto sino ad ora con tutte le altre; il rischio, altrimenti, è quello di rimediare delle brutte figure». Il livello di forma è praticamente al top. «Ci siamo tutti e il lavoro settimanale prosegue nel migliore dei modi. Meglio così, è una fortuna presentarsi al massimo nel momento decisivo del torneo».
Domenica i tifosi potrebbero rappresentare un valore aggiunto. «Certo, è fuori discussione, ma non avendo una tribuna al coperto spesso il maltempo diventa un ostacolo insormontabile. Chiediamo uno sforzo a tutti i nostri sostenitori; questa squadra è in lizza per un obbiettivo clamoroso, storico direi: sono ormai da vent'anni che non giocano un play-off e non vedono l'Eccellenza». Bodano è andato a segno con buona regolarità nell'ultimo periodo: il sogno, nemmeno tanto velato, è quello di ripetersi ancora. «Ci proverò in tutti i modi possibili. Fare gol è sempre un piacere, anche in partitella con gli amici, figurarsi in occasioni così importanti».