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Il Castiadas cerca la scintilla, Piccarreta: «Ci manca quel risultato importante che accenda il nostro cammino»
Il mister: «Sfortunati, giochiamo ma non vinciamo»

Il Castiadas cerca la scintilla, Piccarreta: «Ci manca quel risultato importante che accenda il nostro cammino»

La vittoria di Coppa Italia nel derby? Un brodino caldo per il Castiadas che cerca ancora il primo acuto in campionato. Il 2-0 di mercoledì, contro un Muravera imbottito di Juniores e coi soli Mesina, Massessi e Galasso in campo come senior, interrompe una striscia di quattro sconfitte di seguito dei biancoverdi. Il tecnico Andrea Piccarreta dà il giusto peso al successo: «Meglio vincere che dover incassare un'altra sconfitta, abbiamo meritato non rischiando nulla, in questo momento la squadra ha bisogno di risollevare il morale dopo una serie di gare sfortunate in campionato».

 

Andrea Piccarreta ha passato il turno in Coppa ItaliaInfatti, dopo il pareggio all'esordio, proprio contro il Muravera, sono arrivate le sconfitte contro Olbia, Arzachena, Cynthia e Albalonga. All'orizzonte, poi, c'è la proibitiva trasferta di Viterbo. «Il calendario non ci sta dando una mano - continua il tecnico dei biancoverdi - non c'è una domenica dove puoi respirare un attimo perché le avversarie sono importanti. La Viterbese fa parte di quel lotto di squadre partite per vincere il campionato e ha una rosa vasta e di qualità». Il tutto si fa poi pesante se non si muove la classifica: «Ci sta mancando quel risultato che accenda il nostro cammino, non stiamo giocando male e corriamo fino al 96' eppure raccogliamo nulla. In casa con Arzachena e Albalonga non meritavamo di perdere e nemmeno a Genzano ma gli episodi ci vanno contro e non ci aiutano. Domenica, ad esempio, sull'1-1 abbiamo colpito un palo e una traversa, gli avversari invece ci puniscono al minimo errore. Ci manca una punta che la butti dentro, speriamo che il transfert del brasiliano Schumacher arrivi al più presto». Il tecnico di origine ligure, ma da un ventennio trapiantato in Sardegna, sprona la squadra in settimana e la domenica, a volte anche in modo duro: «Abbiamo dei giovani validi ma che tendono ad accontentarsi del livello che hanno raggiunto. Io mi arrabbio perché devono porsi il traguardo di crescere e migliorare sempre, la serie D d'altronde è una vetrina importante che va sfruttata a dovere». Per il futuro la fiducia resta intatta: «Serve un risultante importante, che dia autostima e poi diremo la nostra». Magari proprio a Viterbo, sarebbe il miglior viatico verso il derby col Budoni dell'11 ottobre.

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