«Club organizzato, posso lavorare al massimo»
Il Fonni imbattuto, Cucca: «Soddisfatto di questi due mesi, dispiace per lo stop ma era inevitabile»
Il nuovo stop ai campionati arriva proprio nel momento in cui il Fonni stava incominciando a prendere il giusto ritmo, discorso che vale anche per molte altre formazioni, a dire la verità.
I ragazzi allenati da mister Sergio Cucca, in occasione dell'ultima uscita interna in campionato contro il Porto Cervo, si sono fatti scippare, letteralmente, i tre punti dalle mani proprio allo scadere, per il secondo pari consecutivo dopo quello rimediato nella trasferta contro il Valledoria. Per il riscatto, però, bisognerà aspettare almeno sino al 24 novembre, stando a quanto si legge nell'ultimo DPCM, con i giochi che rimarranno spenti, come minimo, per le prossime quattro domeniche. Il tecnico comunque può assolutamente ritenersi soddisfatto per l'ottimo avvio messo in piedi dai suoi, che tra l'altro risultano ancora imbattuti, al pari delle due capolista Usinese e Stintino, e hanno già messo al sicuro un bottino di tutto rispetto composto da 11 punti, che valgono per il terzo posto in classifica.
«I primi due mesi sono stati assolutamente positivi — ammette soddisfatto mister Sergio Cucca — non mi posso lamentare, anzi. Sono molto contento per la disponibilità con cui i ragazzi si sono messi al lavoro, per la grande attenzione con cui si stanno allenando, a partire dal 17 agosto, giorno in cui ci siamo messi in moto con la preparazione. Certo, dispiace tantissimo fermarsi proprio adesso, perché stavamo iniziando a prendere un buon ritmo, però lo stop è inevitabile: ogni domenica venivano rinviate troppe gare, non aveva molto senso continuare ad andare avanti così».
Il tecnico poi aggiunge: «Speriamo di ripartire il prima possibile, anche se ho la sensazione che lo stop si prolungherà oltre la data del 24 novembre. Possiamo solo aspettare, con pazienza, e stare a guardare come si svilupperanno le cose».
Uno dei problemi più grandi riguarda la condizione atletica dei calciatori.
«Come società e come gruppo giocatori abbiamo deciso di fermarci, in attesa di capire meglio quando e come si potrà ripartire. Ora la responsabilità passa ai singoli ragazzi: dovranno avere tanto buon senso, per farsi trovare pronti nel momento in cui potremo rivederci tutti assieme al campo, sperando davvero che si riesca a riprendere con lo sport. Io non posso che augurarmi che la pausa non sia troppo lunga: in questo caso, infatti, saremo costretti a dover fare un'altra mini-preparazione atletica, però qui a Fonni non è facile lavorare la sera, con la temperatura che scende spesso sino a 0 gradi. Sappiamo già che potremmo andare incontro a delle difficoltà, insomma, ma non ci tireremo indietro».
Con il campionato che ora si fermerà per almeno quattro domeniche, è facile ipotizzare una seconda parte del torneo piuttosto densa, con una gara ogni tre giorni.
«Spero che le società si troveranno tutte d'accordo su questo punto: per i dilettanti non è assolutamente possibile giocare così spesso di mercoledì, sia per una questione legata agli infortuni muscolari e fisici in genere, e sia per una questione legata al lavoro. Puoi prendere un giorno di permesso, magari due, ma se i turni infrasettimanali diventassero una costante, si arriverebbe ben presto ad una situazione insostenibile, a meno che non si abbia a disposizione una rosa estremamente numerosa. Non è pensabile neppure immaginare la fine dei campionati oltre il mese di maggio, limite ultimo previsto inizialmente dal calendario. Ripeto: per ora non possiamo fare altro che stare a vedere come andranno le cose, poi agiremo di conseguenza».
Nell'ultima uscita il Fonni si è dovuto accontentare soltanto di un punticino, ottenuto nel match interno contro il Porto Cervo.
«Certo, rimane un po' di rammarico, è ovvio, considerando che abbiamo incassato il pareggio al 93', ma la nostra prestazione, a differenza delle altre partite, non è stata particolarmente brillante, soprattutto per quanto riguarda la fase arretrata, un discorso che peraltro coinvolge tutta la squadra e non soltanto il pacchetto difensivo. Abbiamo commesso troppi errori, troppe disattenzioni, concedendo ai nostri avversari molte più occasioni del previsto. Noi invece non siamo riusciti a chiudere il match quando ne abbiamo avuto la possibilità. Il Porto Cervo ha fatto la sua onestissima gara, ci ha messo in difficoltà in diversi frangenti e tutto sommato credo che abbia strameritato il punto».
Cucca spende parole importanti per la compagine guidata da mister Spano.
«Hanno incontrato notevoli difficoltà, all'inizio della stagione, a causa della pandemia, ma possono comunque contare su tantissimi ottimi giocatori».
Il Fonni, comunque sia, ha diversi motivi per cui rallegrarsi, come ad esempio il terzo posto in classifica. «La prestazione opaca fornita domenica non cancella assolutamente quanto di positivo fatto in questi due mesi. Ci dispiace aver mancato la qualificazione al turno successivo della Coppa Italia: la gara di ritorno, contro il Tonara, non è stata sicuramente positiva per quanto ci riguarda, ma paradossalmente da quel momento in poi i ragazzi hanno cambiato marcia, crescendo parecchio su tutti i punti di vista. Siamo consapevoli del fatto che il nostro percorso è appena iniziato, c'è ancora molto lavoro da fare e i margini di miglioramento sono ampissimi».
Gli undici punti messi in cassaforte sino ad ora sono un'ottima base da cui ripartire.
«Sono tanti, è vero, ma il nostro obiettivo principale è chiarissimo, parlo anche a nome della società ovviamente: puntiamo per prima cosa alla salvezza, e non sarà assolutamente facile raggiungerla. Ci aspetta un percorso pieno di insidie e molto impegnativo, perché dovremo lottare con tante squadre validissime. Allo stesso tempo, lo dico senza presunzione, ci piacerebbe poterci confrontare ad armi pari in tutte le singole partite, a prescindere dal nome dell'avversario, cercando soprattutto di giocare un buon calcio».
Cucca ha trovato l'ambiente ideale. «Ci tengo a ringraziare la società del Fonni: quest'anno mi hanno accolto davvero nel migliore dei modi, sono arrivato in un club molto organizzato, composto da persone semplici ma allo stesso tempo molto professionali, una cosa che ti permette di lavorare al massimo, curando ogni dettaglio. Importantissimo, in questo senso, è il gruppo di persone che mi aiuta sul campo: penso a Claudio e Salvatore Murroccu, senza dimenticare assolutamente il nostro magazziniere, Paolo, sempre precisissimo, che non ci fa mai mancare niente».