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Ignazio Cambosu, direttore sportivo, Guspini
«Mai detto di voler vincere il campionato, la finale ci ripaga di tanti sforzi»

Il Guspini è pronto a giocarsi il tutto per tutto, il ds Cambosu: «Affrontare il Sorso è un onore, sarà una gara molto tattica, la spunterà chi avrà più fame ed entusiasmo»

La finale play-off è realtà e il Guspini ci arriva con la determinazione di chi sente il traguardo tanto agognato ormai ad un passo: dopo un finale di stagione esaltante, otto risultati utili di cui sei vittorie, che ha consentito ai bianco-rossi di piazzarsi al terzo posto alle spalle del Carbonia, la banda terribile di Pinna ha sferrato uno dei colpi più grossi dell'anno andando a vincere in casa dei minerari grazie ad una prestazione praticamente perfetta. L'Eccellenza è distante appena 90', ma per conquistarla sarà necessario avere la meglio sull'ostico Sorso, compagine solida e compatta, che sta attraversando un momento di forma magico. Con il tecnico concentratissimo a preparare la gara che vale una stagione intera, spetta al Direttore Sportivo del club, Ignazio Cambosu, fare il punto della situazione.

«La cosa più importante in questo momento è fare i complimenti al Carbonia, perchè si è confermato un avversario leale e sportivo. Domenica è andata in scena una vera e propria festa di sport, terminata soltanto a tarda serata con un terzo tempo in cui hanno partecipato entrambe le squadre più tantissimi tifosi di casa, davvero splendidi. Si son meritati ampiamente il secondo posto, frutto del grande lavoro di Andrea Marongiu, un'ottima persona oltre che un tecnico preparatissimo».
Il Ds ritorna sulla gara. «Penso proprio che il Guspini abbia meritato il passaggio del turno, probabilmente il fatto che i nostri avversari avessero due risultati su tre a disposizione li ha paradossalmente un po' penalizzati; sono una squadra molto giovane, seppur con valori tecnici elevatissimi; non li considero più come una sorpresa, ormai sono una bella e solida realtà in Promozione. Considerando le premesse, era ovvio che facessero un campionato così importante. Per il resto, è stata una partita bella e tirata: noi abbiamo costruito almeno 4-5 palle gol nitide, l'esperienza in queste gare pesa tantissimo».

L'Eccellenza è nel mirino; Cambosu traccia il punto a 90' dal termine della stagione. «Non siamo partiti per vincere il campionato, non l'abbiamo peraltro mai dichiarato, ma per migliorare il piazzamento ottenuto lo scorso anno. E' stata una stagione densa di vicissitudini, a dicembre poi abbiamo capito che potevamo giocarcela alla pari con altre 5-6 squadre, così abbiamo deciso di aggiungere qualcosa alla rosa».
Gli infortuni sono stati la nota meno lieta dell'intera faccenda. «Ezeadi ha dovuto saltare cinque partite di seguito, un vero peccato considerando che nelle prime tre uscite aveva realizzato ben quattro gol, seppur non fosse stato acquistato per questo; Mainas, uno dei giovani con maggior esperienza, si è fatto male il secondo giorno di preparazione per tornare solo a dicembre. Per fortuna l'ottimo parco di fuori quota ci ha permesso di sopperire alle assenze, è stata una soddisfazione aver lanciato ben due classe 2000, quattro '99, tre '98».
Il Guspini ha raccolto quanto seminato. «Merito del grande lavoro del mister Pinna, ma credo che il Samassi abbia stravinto, con merito, il torneo. Noi siamo felici di aver battuto la concorrenza di compagini come Arbus, Seulo, Carbonia e Sant'Elena; c'erano altre rose ben attrezzate, non si trattava sicuramente di una corsa a due. Per vincere servono tante componenti, ora siamo lì e ce la vogliamo giocare, divertendoci sino alla fine. Abbiamo sulle gambe ben 40 partite ufficiali, qualcosa si paga dal punto di vista atletico e nervoso». L'unico rammarico: la finale di Coppa Italia persa contro la Dorgalese. «Abbiamo realizzato due gol, ma uno non è stato visto dall'arbitro. Peccato. E' stata comunque una bellissima giornata all'insegna dello sport, non voglio innescare nessuna polemica, ci mancherebbe altro, ormai è andata così».

Domenica è in programma un'altra sfida importantissima. «Affrontare una nobile decaduta come il Sorso non può che farci piacere e darci tantissimi stimoli. Penso sarà una partita molto tattica, non sono un allenatore, non vorrei sbilanciarmi troppo ma ho visto tante finali e penso che le cose andranno così anche questa volta. Bisognerà stare attenti al caldo, sono previste temperature tra i 30 e i 32 gradi. Le due squadre si somigliano: grande compattezza in difesa, centrocampo con valori fisici importanti e un attacco imprevedibile e letale. La spunterà chi avrà più fame ed entusiasmo, per il resto ci conosciamo poco, considerando che veniamo da due gironi diversi; so che mister Pinna ha allenato tre o quattro di loro ai tempi del Porto Torres, ma ormai sono passati diversi anni. Sono una compagine che mi è piaciuta molto, non lo dico per falsa cortesia, speriamo che sia una bella partita, con una buona cornice di pubblico».
Il Guspini potrà contare, tra l'altro, su Serpi, in gran forma dopo il gol siglato nell'ultima uscita. «Arriva dagli allievi, mister Pinna è stato bravo a gestirlo e coccolarlo per tutto l'anno; una bella realtà, classe '98, che si è distinto sul piano tecnico e comportamentale; non è facile trovare dei ragazzi che mostrano la sua maturità. Siamo contentissimi di averlo con noi, discorso che vale per tutti gli altri giovani: Piovaccari, Melas, Pinna, Vacca, Frongia hanno ben figurato».

In questo articolo
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2016/2017
Tags:
Promozione
finale play-off