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Angelo Marci, centrocampista, Guspini
«L'Eccellenza ci compete, nel 2018 spero di segnare»

Il Guspini riprende quota, Marci: «Qualcuno ci dava già per spacciati, con l'Uri è stata una grande vittoria, abbiamo una mentalità diversa»

Il Guspini Terralba ha chiuso l'anno col botto, le ultime tre gare giocate a dicembre hanno portato 7 punti in casa della matricola proprio in corrispondenza del cambio della guida tecnica con Marco Piras che ha sostituito Riccardo Spini. In 270' i biancorossi hanno ottenuto più di quanto non siano riusciti a fare nelle precedenti 13 giornate (6 punti), ritrovando la via del gol (5 reti) dopo una astinenza che durava da otto partite. Prima di Natale i mediocampidanesi sono stati autori di un risultato sorprendente, sconfiggendo 3-2 l'Atletico Uri che arrivava da sei successi di fila ed era andata al riposo avanti 2-1. Nella ripresa l'uno-due nel finale targato Corona-Viani.

Angelo Marci è arrivato al Guspini nel dicembre 2015 ed è uno dei veterani della squadra insieme con il capitano Simone Uccheddu. Il centrocampista classe 1986, che ha conosciuto il professionismo con la Pro Patria (serie C1) e che in serie D è stato con Nuorese, Villacidrese, Sanluri ma anche Sanremese, Sestri Levanti e Civitanovese, torna sulla gara di sabato scorso contro l'Atletico Uri: «Siamo partiti bene e, dopo aver sbloccato la gara con Manuel Uliana, potevano fare subito dopo anche il 2-0. Poi abbiamo commesso due errori che abbiamo pagato a caro prezzo anche perché Matteo Tedde è bravo e non perdona. Nella ripresa non si aspettavano la nostra reazione, stavamo creando tanto mentre loro iniziavano a lanciare e si stavano infastidendo anche perché non è facile per chi è abituato al sintetico giocare nel nostro campo. Abbiamo segnato il pareggio con Corona e fatto il sorpasso con il grandissimo gol di Viani in semirovesciata. Nel frattempo era uscito Ezeadi per infortunio, elemento fondamentale per il nostro gioco, e abbiamo finito con l'uomo in meno per l'espulsione di Lai, sono entrati Oliva e Uccheddu, io sono passato davanti alla difesa e abbiamo difeso quella che è stata una grande vittoria, per l'importanza e la forza dell'avversario. Tra tutte le avversarie che abbiamo incontrato l'Uri è quella che gioca meglio, gioca a calcio e si conoscono a memoria, anche all'andata mi fecero una grande impressione. Averli battuti ci ha dato molto morale e la consapevolezza del nostro valore in questa lotta-salvezza». Che vede i biancorossi rilanciare le proprie quotazioni: «Ci siamo fatti un bel regalo di Natale levandoci dagli ultimi due posti, ora non siamo fenomeni ma prima non eravamo bidoni o una squadra da buttar via. A Guspini ci sono da tre campionati, ci tengo tanto a fare bene, siamo arrivati in Eccellenza sputando sangue e soffrendo tanto, retrocedere al primo anno mi farebbe girare le scatole. Qualcuno ci dava già per spacciati, di sicuro non sarà facile batterci e ce la giocheremo contro tutti per mantenere una categoria che ci compete. Abbiamo una mentalità diversa, le vittorie aiutano molto».

 

Il Guspini ha cambiato decisamente marcia in corrispondenza del cambio in panchina: «Spini era bravo e rimane bravo, siamo stati sfortunati, anche quando perdevamo giocavamo meglio degli altri. Per otto partite non siamo riusciti a segnare, diverse occasioni le ho avute io e Viani. Adesso pensiamo al presente, mister Piras ci ha dato la scossa che la società intendeva dare, ci sono nuove motivazioni e siamo più agguerriti. Lui è un bravissimo allenatore, serio e con le palle quadrate. Poi sa togliere il meglio dai giocatori. Nella sua prima settimana a Guspini, quando c'era fuori per squalifica Antonio Lai, mi ha detto: "Per me i giocatori bravi sanno fare tutti i ruoli e tu il centrocampista centrale lo puoi fare tranquillamente". Nelle altre due partite ho fatto il trequartista anche perché è arrivato a darci una mano in attacco Corona». Per il baruminese ex Carloforte e Carbonia, due partite e due gol. «Giuseppe non lo scopro certo io - dice Marci - abbiamo giocato insieme due anni nel Muravera, l'ho trovato motivatissimo nonostante fossimo ultimi ed è contentissimo di giocare con me e Viani. Si sta rimettendo in gioco dopo due stagioni e mezza in Promozione, è a completa disposizione del gruppo e quando sta bene fa la differenza. Io conosco bene i suoi movimenti e con l'Uri gli ho fatto l'assist del gol. Ma anche Claudio Pillitu mi piace e Iacopo Damiano si è inserito subito bene, mi dispiace siano andati via Ciccio Ennas, per me un fratello, e Gemiliano Pisano col quale siamo diventati amici in questo anno e mezzo».

 

L'inizio del 2018 sarà difficile per la matricola. «Abbiamo lo scontro diretto a Valledoria - ricorda il trentunenne di Settimo San Pietro - e ci sono in palio punti-salvezza pesantissimi. Una gara che non possiamo fallire. Poi c'è il Castiadas del nostro ex mister Sebastiano Pinna, sono molto contento dei risultati che sta ottenendo, ci conosce benissimo come noi sappiamo tanto di lui. Carrus e compagni sono una corazzata e ora stanno proprio volando, meritano il primo posto, proviamo a testarci e vedremo anche con il Sorso di che pasta siamo fatti. Il calcio è strano e ogni gara fa storia a sé». Per l'anno nuovo Angelo Marci vuole riprovare vecchie abitudini: «Nel girone d'andata sono rimasto a secco, devo tornare al gol, ci tengo e se devo dire la verità un po' mi manca. Vediamo se la ruota gira anche se la fortuna bisogna andarsela a cercare». Le vacanze per recuperare diversi infortunati: «Siamo un po' acciaccati, questo è dovuto al fatto che la domenica giochiamo in un terreno fangoso e molto pesante mentre in settimana ci alleniamo in terra che è quasi cemento. Speriamo di trovare una soluzione».

 

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2017/2018
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