Il Lanusei annuncia l'addio a Gardini: «Protagonista di pagine indimenticabili della storia sportiva della nostra comunità»

Un "quasi" biennio ricchissimo di soddisfazione si conclude. Il tecnico Aldo Gardini non sarà l’allenatore del Lanusei Calcio per la stagione 2020/21 e, come recita una nota del club, "si chiude così il rapporto professionale con un grande allenatore che è stato protagonista di pagine indimenticabili della storia sportiva della nostra comunità. La società saluta il professionista e soprattutto l’uomo al quale augura i migliori e meritati traguardi professionali. Aldo Gardini a Lanusei sarà sempre di casa". 

Il 52enne tecnico nativo di Maccarese, ma dai profondi rapporti con la Sardegna sia da giocatore (Olbia, Calangianus, Tempio e Macomer), che da tecnico (vice di Mario Petrone alla Nuorese nel 2005-06), ha portato alla ribalta nazionale il nome del Lanusei facendo vivere agli ogliastrini il grande sogno dell'approdo in serie C. Nel primo anno ha condotto per diversi mesi il girone G di serie D salvo poi non resistere alla rimonta dell'Avellino conclusasi con l'aggancio alla penultima giornata e lo spareggio di Rieti a decretare il ritorno nei professionisti dei campani. Ma la favola biancorossoverde ha entusiasmato la Sardegna e non solo, una stagione vissuta coi gol di Bernardotto, la classe cristallina di Ladu, le incursioni di Demontis e le parate di La Gorga ma, soprattutto, col gran gioco di un collettivo che si muoveva a memoria trascinato in casa da un Lixius sempre in ebollizione.

L'aver toccato vette inimmaginabili per una realtà come Lanusei, ha portato il club a dover rifondare una squadra piena di gioielli ambiti da diversi club ma con Gardini pronto a raccogliere la seconda sfida di fila ed essere pronto a ricostruire una squadra con una identità precisa intorno alla regia dell'altro riconfermato Ladu. Risultati diversi ma bravura intatta per l'ex tecnico del Trastevere capace di portare gli ogliastrini all'11° posto ed evitare che la cristallizzazione della classifica, al momento dello stop per l'emergenza Coronavirus, non coinvolgesse i biancorossoverdi nelle decisioni del Consiglio Federale sulle retrocessioni (le ultime quattro).