«Siamo un gruppo molto importante sotto l’aspetto umano»
Il Latte Dolce ha il passo giusto, Molino: «Consapevoli della nostra forza»
Il Latte Dolce vince e convince. Lo è stato in casa contro la Nuova Florida e così pure in casa dell'Arzachena. Sette gol e due vittorie come risposta al ko di Latina che già di per sé aveva dato ottime indicazioni sul piano della prestazione. L'undici di Stefano Udassi sta mostrando qualità, propensione offensiva e meccanismi sempre più rodati, il tutto con l'aggiunta di un bomber come Virdis a segno con una doppietta e già col feeling giusto col compagno di reparto Daniele Molino (nella foto a sinistro col compagno Nuvoli), al quale spetta il compito di analizzare il derby vinto al Biagio Pirina: «Siamo arrivati all'appuntamento con l'Arzachena sicuramente carichi e con il morale alto dopo la vittoria contro il Nuova Florida. Poi però ci siamo trovati ad affrontare una partita inizialmente non semplice, perché comunque i derby sardi sono molto delicati e l'avversario non era da sottovalutare. Dopo il primo gol abbiamo dimostrato di poter far male in qualsiasi momento, rispettosi di chi avevamo di fronte ma consapevoli della nostra forza». Al vantaggio di Virdis è seguito il raddoppio di Molino: «Sul cross dalla sinistra di Tuccio, Pinna è stato molto bravo a fare la sponda e io mi sono ritrovato solo, a due passi dal portiere, ad insaccare in rete».
Una vittoria mai messa in discussione: «Abbiamo dominato per tutta la gara, siamo stati bravi a continuare a giocare nonostante il doppio vantaggio. Sicuramente potevamo fare qualcosa in più sotto porta ma la cosa importante era fare risultato portando a casa più punti possibile: ci siamo riusciti. Quattro reti realizzate e due, seppure ininfluenti, subite: probabilmente si potevano evitare, con il mister faremo l’analisi sugli episodi in settimana e cercheremo di non commettere più certi errori».
Il gruppo continua la crescita: «Penso sia sotto gli occhi di tutti, settimana dopo settimana continuiamo a migliorare, grazie al lavoro del mister e del suo staff. Da parte mia, dico che il mio inserimento è stato molto semplice, in primis perché conoscevo già la maggior parte dei grandi e poi perché stiamo parlando di un gruppo molto importante sotto l’aspetto umano, elemento fondamentale per poter far bene».