«Torneo lungo e stressante, abbiamo pagato i tanti infortuni»
Il Li Punti conserva l'Eccellenza, Salis: «Tre volte battuto il Guspini, salvi meritatamente»
Sempre all'inseguimento da ultima della classe, spesso quasi spacciati dai giochi e, infine, agguanta i playout e li vince ottenendo la salvezza. Il Li Punti festeggia la permanenza nella categoria al termine di una stagione che sembrava storta ma che è stata raddrizzaata giusto in tempo per non leccarsi le ferite di una retrocessione. I biancocelesti di Cosimo Salis hanno vinto entrambe le sfide di playout sebbene accompagnate da tanti episodi contestati dal Guspini a più riprese: «Credevo ciecamente a questa salvezza ed è ancora più importante che sia arrivata senza che nessuno ci abbia regalato niente. Abbiamo lottato su tutti i campi e non con le scene brutte viste in campo ma, quando la posta in palio è molto alta, qualche cosa non va nel verso giusto. Ci prendiamo l'Eccellenza che, credo, sia meritata per noi. Abbiamo incontrato il Guspini tre volte nelle ultime cinque partite, vincendo in campionato, a Sassari e sul loro campo, questa la dice lunga e credo che la salvezza sia legittimata per noi. Purtroppo per gli avversari le variabili della retrocessione erano diverse e ha penalizzato loro e non noi».
Sugli episodi contestati dagli avversari: «Le immagini sono una prova indelebile e si vede che il rigore all'andata era legittimo e assolutamente sacrosanto, l'arbitro di Sassari ha espulso il nostro centrocampista e, al contrario, il loro portiere ha toccato palla con la mano fuori area e non è stato espulso. Non possiamo colpevolizzare l'arbitro a Guspini, che è stato molto all'altezza della situazione e ha tenuto bene in mano una partita spigolosa. Il gol dello 0-1? Credo sia stato un infortunio dell'ottimo portiere del Guspini che ha fatto delle parate strepitose altrimenti il risultato sarebbe stato più ampio».
Il Li Punti ha cambiato marcia nel girone di ritorno facendo 25 punti dopo gli 8 del girone d'andata: «Abbiamo pagato a caro prezzo tutto il periodo del lockdown e, alla ripresa, questo ha causato molti infortuni importanti in almeno 5/6 quindicesimi della squadra. Sono stati fuori due-tre mesi precludendo varie gare del girone d'andata. Nel ritorno non abbiamo fatto altro che recuperare gli elementi e aggiunto i "vecchietti" arrivati nella campagna acquisti, diventati fondamentali per la crescita mentale della squadra. Il campionato è stato lungo e stressante, la tensione era altissima in ogni gara, ora cercheremo di programmare la prossima stagione da trascorrere in modo più tranquillo»