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Nicola Manunza, allenatore, Monastir
«Bello ricominciare, mancava l'adrenalina della gara»

Il Monastir piace già, Manunza: «Noi giovani e con grandi potenzialità, difficile capire ora dove arriveremo»

Nicola Manunza ritrova il Monastir e i campidanesi ritrovano il tecnico delle due salvezze ottenute sia nell'ultimo campionato disputato interamente (2018-19) che in quello fermato dal Covid dopo 23 giornate (2019-20). Nella stagione scorsa è stato fermo ai box e ora riparte dai biancazzurri ma con un gruppo quasi esclusivamente nuovo, con molti giovani di talento dal potenziale non ancora misurabile: «Ricominciare è stato bello, mancava l'adrenalina della partita». Agguantare la Ferrini a pochi minuto dal 90' ha premiato una prova complessivamente gagliarda: «Sono contentissimo della prestazione, al di là del risultato. Venivamo da venti giorni di preparazione con una squadra completamente nuova, abbiamo fatto un'ottima partita contro un ottimo avversario che, tra l'altro, ha meccanismi e automatismi consolidati da tre anni con Pinna. La Ferrini avrà una dimensione di alta classifica e farà un campionato da protagonista».

Il rinnovato Monastir deve scoprirsi cammin facendo: «Bisogna capire chi siamo, era un test molto difficile e ci è servito, così come ci servirà la gara di ritorno. I ragazzi hanno grandi potenzialità ma devono capire dove possiamo arrivare. Sono giovani, hanno qualità e vogliono di mettersi in mostra, vedremo quale sarà il nostro campionato ma in questo momento è difficile capirlo». Sul match di ritorno: «È una partita secca, il passaggio del turno non è fondamentale sia per noi che per la Ferrini, conta fare un'altra partita ufficiale per prepararci al campionato».

In questo articolo
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2021/2022
Tags:
Coppa Italia