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Promozione
La Villacidrese beffa l'Arbus, poker interno per il Bari Sardo di Curreli, il Siliqua vince e convince

Il Samassi tenta l'allungo decisivo con Congiu e Cacciuto; il Carbonia perde il passo, Foddi non basta per piegare un'eroica Monteponi; colpo esterno per il Guspini di Flumini: play-off più vicini

L'ottava giornata di ritorno potrebbe essere ricordata come la tappa in cui la capolista Samassi tenta la fuga decisiva verso l'Eccellenza: i ragazzi di Busanca si sbarazzano, con un secco 2 a 0 casalingo, del volenteroso Quartu 2000 e sfruttando il mezzo passo falso dei minerari, fermati sul pari da una Monteponi Iglesias tutta cuore e orgoglio, volano a +5 in classifica. Questo campionato ci ha però abbondantemente abituato a continui scossoni: con sette giornate ancora da giocare non si può sicuramente mettere la parola fine al discorso per il salto diretto di categoria, ma è anche vero che, nel momento decisivo della stagione, ogni più piccolo passo falso rischia di pesare il doppio, e in questo senso il Carbonia potrebbe aver buttato alle ortiche parte delle proprie chance.
Colpo esterno anche per il Guspini di Pinna che dopo aver conquistato l'accesso alla finalissima di Coppa Italia di Promozione, avversaria la Dorgalese, ribaltando il 2 a 0 rimediato all'andata ad opera del Seulo, incornicia la sua settimana perfetta con una prova attenta e gagliarda al cospetto della San Marco di Zottoli, battuta con un sontuoso 3 a 1. Solo un punto per il Seulo di Grudina, ancora convalescente dopo una settimana non proprio fortunatissima, in cui ha rimediato diverse sberle nelle due trasferte contro Carloforte e, appunto, lo si ricordava poco fa, Guspini: lo 0 a 0 contro la Frassinetti vale per l'aggancio all'Arbus al quarto posto, con il terzo posto distante ora sette lunghezze, un gap non da poco.
In chiave salvezza, da sottolineare le imprese di Villacidrese, 2 a 1 all'Arbus, con mister Agus costretto ad incassare il primo grosso dispiacere della stagione, Barisardo, clamoroso poker interno al Carloforte, oltre al Siliqua, che grazie al 3 a 1 rifilato alla Tharros consolida un settimo posto che, considerando il girone di andata, sa di piccolo miracolo sportivo, firmato, ovviamente, Vittorio Corsini.

Il Samassi è pronto per il momento decisivo della stagione: nelle prossime tre sfide infatti, i bianco-celesti affronteranno, dopo la Frassinetti, Guspini e Carbonia: la sensazione è che la corsa al titolo stia entrando nella sua fase cruciale, con i campidanesi che si presentano allo sprint finale in ottima forma, soprattutto dal punto di vista psicologico: contro il Quartu 2000 era importante non fallire l'appuntamento con i tre punti, e così è stato: compito svolto alla perfezione dall'undici di Busanca che non abbassa la guardia e continua a condurre con grandissima personalità in testa. I quartesi, dal canto loro, hanno fatto di tutto per rimanere in partita sino all'ultimo ed opporre una valida resistenza allo strapotere della capolista, impresa riuscita per buona parte del match, ma alla fine Madau e soci tornano a casa con zero punti e una buona dose di complimenti.

Già dalle prime battute si capisce quale sarà l'andazzo del match, con il Samassi chiamato a fare la partita e il Quartu 2000 abbottonato dietro pronto a difendersi con i denti e le unghie: Carta viene subito messo alla prova dai tentativi di Serpi prima e Nonnis poi, ma il numero uno ospite non si fa trovare impreparato; alla mezz'ora, gli ospiti si affacciano dalle parti di Pillittu con Cocco, ma la sua conclusione termina di poco alta sopra la traversa; il Samassi quando riparte mette paura: ci prova ancora Serpi, tra i più intraprendenti in assoluto, ma la fortuna non è dalla sua parte; la prima frazione si chiude con due pericolosissimi calci piazzati, prima quello battuto da Atzeni, poi è il turno di Dessì, ma gli esiti sperati non arrivano.
Nella seconda frazione le cose non cambiano, con i padroni di casa sempre a caccia del gol spacca partita: sale in cattedra bomber Cacciuto, che non trova però il bersaglio grosso in due occasioni; al 23' però il fortino del Quartu crolla: combinazione stretta tra Cacciuto e Congiu con quest'ultimo che trova il tempo per lasciar partire un diagonale chirurgico che non lascia scampo a Carta. Gli ospiti non si scompongono e provano a reagire: la punizione di Cocco viene controllata da Pillittu. Il cronometro scorre veloce senza particolari sussulti, ma nel finale il match regala altre emozioni: Marci lascia gli ospiti in dieci uomini, Cacciuto invece trova la zampata che vale per il gol numero 20 in stagione, capitalizzando al massimo un bell'assist di Nonnis, che chiude di fatto il discorso.

Pomeriggio dalle tinte profondamente diverse per il Carbonia, secondo, che deve mettere momentaneamente in pausa la propria rincorsa alla vetta: niente è ancora definitivamente perso, le distanze dalla prima piazza sono appena cinque, considerando che in palio ci sono ancora 21 punti, ma la sensazione è che i ragazzi di Marongiu non siano riusciti ad esprimersi con la disinvoltura solita mostrata in passato, pagando forse più del dovuto il gol del pareggio dei rosso-blu che nel loro piccolo smuovono la classifica ma sono ancora lontani dal risolvere tutti i problemi legati all'ultimo posto in classifica, aggravati dal successo esterno della Villacidrese: per mister Cuccu il lavoro da fare è tantissimo.
I derby sono sempre gare particolari ed intensissime, e quello andato in scena ieri ad Iglesias ha rispettato in pieno tutte le premesse e le aspettative della vigilia: tanto pubblico, che equivale ad una dose ulteriore di adrenalina per i ragazzi in campo. Partono meglio gli ospiti, che offrono un gioco brillante e spumeggiante, trascinati da un Guberti in grande spolvero: prima lo stesso ci prova con un'azione personale, poi innesca l'azione da cui nascerà il momentaneo vantaggio: scambio con Contu che premia l'inserimento di Foddi, piazzato millimetrico e Asunis battuto.
Il Carbonia cerca il raddoppio, ma la Monteponi reagisce con uno degli uomini di maggior esperienza: spetta infatti a bomber Piludu rimettere in carreggiata i suoi con una conclusione forte e precisa. Gli ospiti accusano il colpo, Piludu si trova fra i piedi la palla del raddoppio, ma Bove chiude tutto in extremis; dall'altra parte Asunis replica, con un pizzico di affanno, alle iniziative del Carbonia che non sembra però avere lo smalto dei giorni migliori.
Nella ripresa, l'espulsione rimediata da Corona complica notevolmente i piani per mister Marongiu: la sua squadra è costretta a scoprirsi per insediare la porta difesa da Asunis, rischiando qualcosa di troppo in occasioni delle ficcanti ripartenze della Monteponi; nel finale, rosso per Cosa e Sireus, con la tensione che sale alle stelle, ma il punteggio non cambierà più.

Il Guspini corre sempre più forte: dopo il netto 3 a 0 ottenuto in casa contro il Seulo nel ritorno delle semifinali di Coppa rifila altri tre gol alla San Marco e consolida il terzo posto in classifica, mettendolo al riparo, almeno per il momento, dagli attacchi, sempre meno convinti, a dire il vero, delle dirette inseguitrici; per Zottoli e soci, che hanno ormai poco da chiedere alla stagione, un passo falso che cambia poco e che può starci, considerando la differenza di motivazione tra le due compagini. Perchè il Guspini scende in campo con la furia tipica delle grandi squadre e sblocca la gara in avvio con Flumini che sfrutta al massimo un lancio dalle retrovie e una volta di fronte a Daddi lo brucia con un tiro secco e potente. La San Marco prova ad imbastire una reazione degna di nota, ma gli ospiti stanno benissimo e si vede: il raddoppio firmato Serpi è una conseguenza, con il talentuoso giovane che brucia l'intero pacchetto arretrato avversario partendo sul filo del fuorigioco. La San Marco comunque rientra prepotentemente in partita grazie al calcio di rigore trasformato da Picciau, per un fallo subito da Farci. Proprio Farci, poco dopo, mette più di un brivido a Pisano, colpendo in pieno un clamoroso palo. Nella ripresa il Guspini scende in campo voglioso di chiudere l'incontro per evitare spiacevoli contrattempi, ma l'allarme suona ancora in casa Pisano quando Farci, ancora lui, fa tremare nuovamente il legno della porta difesa dal numero uno ospite. Nel calcio, si sa, chi sbaglia paga, e a presentare il conto per la compagine di casa ad Assemini è ancora Flumini, che non perdona, nella più classica delle ripartenze. I ragazzi di Zottoli hanno il merito di crederci sino alla fine, ma il Guspini riesce a condurre in porto una delle vittorie più gustose della stagione.

Termina a reti inviolate il confronto tra Seulo e Frassinetti, con i padroni di casa che devono fare i conti con diverse assenze e un morale non proprio alle stelle dopo le ultime uscite, sicuramente non fortunatissime. Anche nel confronto andato in scena ieri contro l'undici di Perra la dea bendata non ha aiutato i locali, che ci provano in tutti i modi a superare Epis, ma a uscire vincitore sarà proprio il numero uno ospite. La prima conclusione della gara parte dai piedi di Murgia, alla mezz'ora ci prova Milia con una bordata dal limite, ma Epis risponde presente e si supera, ancora su Milia, per l'ultima chance della prima frazione. Nella ripresa si vede in avanti anche la Frassinetti: Melis si affaccia dalle parti di un attento Ollano, che non si fa sorprendere. Poco dopo, la premiata ditta Trogu – Murgia confeziona un'altra azione interessante, ma l'epilogo è sempre lo stesso, con la sfera che si perde sul fondo. La Frassinetti non sta a guardare: Piras chiama in causa Ollano, che non cade; il match viene deciso in pratica dall'ottimo stato di forma dei due estremi difensori; la conferma in questo senso arriva nel finale, quando Palmas spara a botta sicura da pochi passi, trovando la clamorosa opposizione di Epis, che si rifugia in calcio d'angolo.

Mister Agus in settimana era stato abbastanza chiaro: l'Arbus, ancora convalescente ma comunque in netta ripresa, avrebbe dovuto prestare particolare attenzione nei confronti della Villacidrese, in una partita dalle mille insidie, ma gli avvertimenti dell'allenatore evidentemente non sono bastati ai granata per evitare lo scivolone casalingo. I ragazzi di Costa si presentano in buona forma, dimostrando di essere vivi, e sicuramente determinati, nella corsa ad una salvezza che mai come ora appare possibile, con il terzultimo posto distante appena una lunghezza.
Il confronto è intenso, con le due squadre che tentano di superarsi in tutti i modi: in palio tre punti pesantissimi. Gli ospiti partono con il turbo e dopo 10' passano in vantaggio, grazie alla zampata di Sanna; poco prima del riposo però, i locali agguantano il momentaneo pari: ci pensa Tomasi, ben imbeccato dal collega di reparto Martinez, a scardinare il fortino capitanato da Piroddi.
Nella ripresa, arriva l'episodio che di fatto decide il match: stacco aereo di Pinna, la palla termina sulle mani di Damiano, con l'arbitro che non può fare altro che decretare il penalty: dal dischetto Congia non fallisce e spedice in paradiso i suoi. All'Arbus non rimane altro che buttarsi in avanti a caccia del pari, ma la Villacidrese non si distrae.

Settima vittoria stagionale per il Bari Sardo di mister Mereu che si aggiudica l'incontro verità contro il lanciatissimo Carloforte di Poma: un successo prestigioso per i locali, perchè gli avversari venivano da un filotto di risultati positivi a dir poco incredibile e una condizione davvero buona, ma perdere in casa dei bianco-celesti, soprattutto se si esprimono con la brillantezza ed il cinismo offerti ieri, può starci. La partita si infiamma sin dalle prime battute, dove emerge la grande furia agonistica degli ogliastrini, che dopo appena tre minuti conducono già per 1 a 0: il gol lo firma il giovanissimo Pischedda, che deve soltanto appoggiare in rete il cross al bacio firmato Curreli. Bari Sardo vicino al raddoppio con Renato Mereu e Curreli, che saggia i riflessi di Grosso con una bordata dalla distanza. Nel finale di frazione, i tabarchini si affacciano dalle parti di Masia con Rojas; il rosso rimediato da Mura in chiusura è l'epilogo più amaro per i rosso-blu ospiti, costretti a giocare tutta la ripresa in inferiorità numerica. Al rientro in campo, sale in cattedra Curreli, che si inventa di sana pianta il raddoppio con un'azione travolgente, che manda nel panico l'intera retroguardia avversaria.
Tuttavia, il Carloforte è ben lontano dallo sventolare la bandiera bianca: il gol di Lazzaro riapre il match, ma Curreli prima, grazie all'ennesima punizione capolavoro, e Semino allo scadere mettono definitivamente al sicuro i tre punti.

Colpo grosso, l'ennesimo, per il Siliqua di Corsini, che piega di fronte al proprio pubblico la resistenza della Tharros, sorpresa per 3 a 1: per i bianco rossi suona l'allarme rosso, con il Barisardo quartultimo distante appena due lunghezze. Servono appena due minuti a Cossu per siglare il punto del vantaggio, con l'attaccante che si libera agevolmente di due avversari e deposita in fondo al sacco alle spalle di Mele. Cossu ancora protagonista poco dopo, ma in versione assist man, nello scambio vincente con Munzittu che cala il raddoppio. Nel finale di frazione, il Siliqua trova la forza per chiudere, virtualmente, la contesa: protagonista, manco a dirlo, ancora Cossu, innescato dall'ispiratissimo Cordeddu, che si presenta a tu per tu con il portiere avversario, lo salta e infila la palla in fondo al sacco per la terza volta.
Nella ripresa arriva il rosso, diretto e pesantissimo, per Fiori, che lascia i suoi in 10 uomini: la magia su punizione di Atzeni serve a poco, con gli oristanesi che ora non possono più sbagliare.

Il Sant'Elena si prende i tre punti nel confronto di centro classifica con il Selargius e aggancia proprio gli uomini di Spini a quota 30: il 2 a 1 finale matura soltanto nella ripresa, con i locali che si portano in vantaggio grazie alla prodezza balistica firmata da Perinozzi; Atzori tiene a galla gli ospiti trasformando un calcio di rigore, ma cinque minuti più tardi Farris trova il guizzo giusto, con tocco morbido annesso a superare Dessalvi, che vale per il definitivo sorpasso.

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Stagione:
2016/2017
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Girone A