Il Samugheo si gode il primato, mister Deias svela il segreto: “C'è grande spirito di sacrificio da parte di tutti, attaccanti compresi”

Dopo 4 giornate, il Samugheo guidato da mister Deias è in testa alla classifica del girone F; un primato conquistato meritatamente sul campo, frutto di quattro vittorie, per un totale di 12 punti.
Si tratta sicuramente di un bel bottino per una squadra che, per stessa ammissione del tecnico, non punta alla vittoria del campionato ma a disputare una stagione positiva e ricca di soddisfazioni.
Cresce intanto la curiosità degli addetti ai lavoti attorno al Samugheo, che dovrà confermare, già dalla prossima sfida casalinga contro l'Oristanese, di avere la forza e le capacità per confermarsi a questi livelli.

Mister Deias, domenica è arrivato l'ennesimo successo, in trasferta, contro la Freccia Mogoro. Immagino sia decisamente soddisfatto, è così?
«Son soddisfatto soprattutto perchè c'è il sacrificio di tutta la squadra, attaccanti compresi.
Quando non si subisce gol, di solito, si tende a vantare la difesa, invece in questo caso è la squadra nella sua totalità che riesce a coprire bene tutti gli spazi e a fare una buona fase difensiva.
Domenica ci siamo trovati di fronte ad uno degli attacchi più forti del girone e la difesa ha retto bene.
Nel primo tempo non abbiamo offerto una prestazione brillante secondo me, forse a causa del campo in terra battuta, visto che noi siamo abituati al sintetico e il rimbalzo del pallone cambia completamente; nel secondo tempo invece siamo riusciti a ripartire bene e a contrattaccare, oltre che a difenderci.
Siamo riusciti a bloccare le loro due punte, che secondo me, sino a questo momento, sono le migliori del girone.
Siamo quindi soddisfatti anche perchè siamo partiti con l'obbiettivo di fare un discreto campionato, e non di vincerlo; e mi pare che sino a questo momento stiamo rispondendo bene alle attese; noi comunque continueremo a giocare per puntare a posizioni di classifica non consone per noi, considerando almeno il livello del nostro organico e confrontandolo con quello delle altre pretendenti alla vittoria.»

Quattro vittorie, frutto di altrettanti 1 a 0: analizzando i numeri date l'impressione di essere una squadra estremamente cinica.
E' d'accordo con questa interpretazione?
«Solo in parte, perchè le occasioni son tante e spesso non riusciamo a concretizzarle tutte al meglio; spesso siamo troppo impulsivi e non siamo sufficientemente freddi di fronte alla porta.
Anche domenica, ad esempio, le occasioni nel secondo tempo sono state tante ma non siamo riusciti a segnare il due a zero.
La squadra a parer mio sta giocando bene ma pecca ancora in fase realizzativa; probabilmente gli attaccanti mancano di lucidità al momento della conclusione perchè, come dicevo prima, si sacrificano tantissimo in fase di copertura.»

E' un aspetto che state cercando di risolvere? Pensa che la squadra abbia margini di miglioramento importanti in questo senso?
«Si, sicuramente. Soprattutto se consideriamo che domenica mancavano tre titolari, che secondo me sono in grado di fare la differenza.
Nonostante questo siamo riusciti ugualmente a portare a casa il risultato e a sopperire a queste assenze.
Stiamo lavorando proprio per risolvere questo problema, che secondo me è di natura psicologica: quando non si riesce a segnare è la testa del giocatore che da i problemi più grandi.»

Domenica siete attesi dalla sfida contro l'Oristanese in casa; che partita si aspetta?
«Ci attende un'altra sfida difficilissima: la difesa dovrà raddoppiare gli sforzi perchè al momento sono l'attacco più forte e davanti hanno due elementi che giocano molto bene.
Mi aspetto, soprattutto inizialmente, che loro abbiano il pallino del gioco in mano, mentre noi studieremo le loro mosse; cercheremo poi con il passare del tempo di fare la nostra partita.»

Come arriva la squadra a questo confronto, sotto il profilo della condizione atletica?
«La squadra a livello atletico secondo me sta benissimo: a conferma di quanto sto dicendo basti pensare che, a parte domenica, i gol li abbiamo fatti sempre al secondo tempo e di solito creiamo di più nella seconda frazione di gioco; è un segno evidente del fatto che la squadra risponde bene ed è in un discreto stato di forma.
In questo periodo stiamo puntando molto sulla velocità, un aspetto che tra l'altro caratterizza un po' tutti i nostri elementi.
Penso che questo lavoro specifico stia dando i suoi frutti: c'è da verificare comunque la tenuta dei ragazzi e vedere se reggeranno nel tempo o se avranno un calo.»

Avete assenze particolari in vista del prossimo impegno?
«No, la fortuna è proprio questa: io posso scegliere da una rosa di 23 giocatori gli 11 da mandare in campo e quelli che partono dalla panchina; tutti e 23 sono presenti agli allenamenti e lavorano regolarmente con il gruppo; questo è molto importante per una squadra, e speriamo proprio di continuare così.»