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Riccardo Spini, allenatore, Selargius
«Per la salvezza manca tanto, mi aspetto di più da questo gruppo»

Il Selargius riprende a correre, Spini: «Con la San Marco una gara particolare, noi lavoriamo per raggiungere la giusta continuità di risultati»

Il girone di ritorno del Selargius prosegue nel migliore dei modi: la vittoria in casa della San Marco, in una partita pesantemente determinata, tra l'altro, dalle decisioni del direttore di gara, proietta i granata a quota 24, all'ottavo posto in compagnia di Tharros e Frassinetti, con un margine di sette punti di vantaggio dalla zona calda. Per raggiungere il traguardo della salvezza, però, c'è ancora molto da fare, e il tecnico Riccardo Spini, dall'alto della sua grande esperienza, lo sa bene: le prossime due sfide, contro Guspini e Samassi, metteranno i selargini di fronte a due delle formazioni meglio allestite del torneo, ma Atzori e soci hanno già dimostrato di potersela giocare con tutti, a patto di limitare al minimo i vari black-out che sono un po' il tallone d'Achille di questa squadra.

«C'è da sottolineare assolutamente il fatto che la partita di domenica ha preso, sin dai primi minuti, una piega particolare – ammette Spini –. Il confronto poi si è chiuso con qualche secondo di anticipo, perché i nostri avversari sono rimasti, a causa delle espulsioni, in numero insufficiente per proseguire. A loro mancavano diversi titolari, diciamo pure che le cose ci sono andate piuttosto bene». Si tratta di un risultato importante, che permette al Selargius di allontanarsi ulteriormente dalla zona calda, ma il tecnico non nasconde un pizzico di rammarico. «Potevamo esprimerci con maggiore sicurezza, a dire il vero, considerando che in alcuni tratti siamo stati anche in doppia superiorità numerica. Invece abbiamo permesso alla San Marco di rimanere in partita, è paradossale, ma è un problema che ci portiamo dietro ormai da diverso tempo: fatichiamo a gestire le varie fasi della gara».

Sul piano mentale invece la squadra ha mandato ottimi segnali dopo le due sconfitte contro Frassinetti e Carbonia. «La discontinuità di risultati e prestazioni sta caratterizzando la nostra stagione; è dalla prima giornata che ci capita di inciampare e ripartire, ma lavoriamo per risolvere questo problema. Nello specifico, contro i primi abbiamo disputato un'ottima partita, siamo passati meritatamente in vantaggio ma nell'arco di due minuti sono arrivati un'espulsione e il gol del pari; a tempo scaduto, su palla inattiva, hanno trovato la rete della vittoria, mentre noi eravamo ridotti in nove». Discorso diverso per la sconfitta rimediata in casa contro la seconda forza del torneo. «Nella prima mezz'ora ci hanno letteralmente sovrastato, non siamo entrati sicuramente in campo con la mentalità giusta e con queste premesse è difficilissimo recuperare la partita. E' sulla differenza di rendimento che emerge quasi all'improvviso, da una domenica all'altra, che ci confrontiamo continuamente con i ragazzi; è il nodo principale su cui ci concentreremo da qui alla fine». Il tecnico esclude che il problema derivi da aspetti fisici. «La condizione atletica è l'ultimo dei miei pensieri, nel calcio di oggi non si trovano più squadre meno preparate delle altre, gli allenamenti si svolgono in maniera piuttosto professionale anche nelle categorie minori. Punto invece l'attenzione sulla capacità di mantenere l'intensità della manovra sempre allo stesso livello. Amiamo giocare la palla, ma non lo facciamo sempre bene. Evidentemente serve ancora del tempo per trovare i meccanismi ideali per le varie combinazioni, oltre alla personalità che ti permette di leggere al meglio le varie situazioni; forse siamo un po' in ritardo in questo senso, ed aver perso alcune pedine importanti nel corso della stagione non ci ha agevolato».

I granata stanno attraversando comunque un buon periodo. «Sarebbe bello approfittarne per chiudere il discorso salvezza senza particolari sofferenze, non sarà facile, ma il nostro obbiettivo al momento è questo». I 24 punti in classifica sono un'ottima base da cui partire per completare l'opera. «Siamo in linea con i programmi stilati dalla società. Non dimentichiamo che questo club era praticamente scomparso, ma grazie allo sforzo enorme fatto dal presidente e dalla dirigenza è stato possibile iscrivere la squadra e riorganizzarla in tutti gli ambiti. Una volta raggiunta la stabilità si può pensare di lavorare, nel corso degli anni, per rilanciare il Selargius in quei palcoscenici che merita, ma conservare la categoria è una priorità in un discorso di questo tipo».

Spini pretende di più dai suoi ragazzi. «Sono sicuro, possiamo e dobbiamo crescere ancora molto. Accettiamo i risultati, ma con un pizzico di autocritica troveremo le risorse necessarie per dare lo strappo finale alla stagione, senza presunzione, con grande umiltà, anche perché non abbiamo fatto ancora nulla: le tre compagini che occupano il penultimo posto sono a 7 punti da noi, bastano due passi falsi per compromettere quanto di buono fatto sino ad ora. Barisardo e Villacidrese sono in grado di raggiungere la salvezza senza problemi, non possiamo permetterci il lusso di rilassarci e prendere gli impegni sotto gamba».

Per la prossima sfida interna contro il Guspini non sarà difficile trovare le giuste motivazioni, considerando il prestigio dell'avversario. «All'andata disputammo una mezz'ora straordinaria: conducevamo per 2 a 0, contro una squadra costruita per vincere il campionato. Peccato però che nell'arco di un quarto d'ora, a cavallo tra il primo e secondo tempo, abbiamo incassato 4 gol. Mi sono arrabbiato molto, non sopporto cali di concentrazione così evidenti, ma il gruppo ora è cresciuto molto in questo senso. Siamo consapevoli di tutte le insidie che incontreremo domenica: di fronte avremo una squadra allestita per orbitare nelle prime posizioni, che propone un calcio moderno; Pinna è preparatissimo, cura nel dettaglio ogni singolo aspetto. Come se non bastasse, nel mercato di dicembre si sono rinforzati, compiendo un ulteriore salto di qualità. Accusano un po' di ritardo nei confronti delle prime, ma non hanno nulla da invidiare a nessuno».
Il Selargius non ha particolari problemi di organico. «Ci arriviamo al completo, con tutti gli scongiuri del caso, visto che mancano ancora alcuni giorni. Ci sarà il rientro di Mazzei, che ha rimediato la squalifica contro la Frassinetti; per il resto siamo in buone condizioni. Sono fiducioso, ma ho il massimo rispetto nei confronti di una rosa nettamente superiore alla nostra».
Il turno successivo prevede poi la sfida nella tana della capolista Samassi. «Se vogliamo viaggiare con la continuità di risultati di cui parlavamo prima dobbiamo per forza di cose andare a punti, ma non sarà facile contro due corazzate del genere».

Il duello finale per la prima piazza si annuncia già molto interessante. «Peserà tantissimo lo scontro diretto, ma penso proprio che la questione si risolverà soltanto nelle ultime battute. Il Samassi ha qualcosa in più per individualità e scelte a disposizione, ma due settimane fa ho visto un Carbonia molto motivato, consapevole della propria forza e determinato a vendere a caro prezzo la pelle. A volte non essere i favoriti può essere un vantaggio, il peso del pronostico spesso di trasforma in un pesante fardello. Per quanto riguarda il Guspini, difficilmente potrà rientrare in corsa per la prima piazza, ma se le altre rallenteranno dovrà essere pronto a cogliere l'opportunità».

In questo articolo
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2016/2017
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Promozione
Girone A