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Pierluigi Scotto, allenatore, Sorso 1930
«Al completo loro torneranno in gioco, ho un grande organico e devo sfruttarlo»

Il Sorso si avvicina alla vetta, Scotto: «Col Samassi una vittoria importantissima ma questo non è il momento decisivo del campionato»

Tanti spunti positivi per il Sorso e per il suo tecnico Pierluigi Scotto che vince 2-1 contro il Samassi all'ultimo assalto e in un campo come quello di Monastir che non aveva portato bene al tecnico sassarese quando aveva guidato per un mese la Kosmoto o c'era tornato da avversario con il Castiadas (sconfitta in Coppa Italia e in campionato). «Non avevo mai gioito in questo campo ma di Monastir ho buoni ricordi e ho salutato e sono stato salutato sempre cordialmente. È stata una vittoria importantissima da cogliere in un momento in cui il Samassi era in difficoltà con l'organico, noi non siamo stupidi dal non pensare che quando saranno al completo diranno la loro al 100%. La chiave della gara sta nei primi 35', abbiamo fatto un buon calcio e creando due o tre palle-gol importanti e un po' per pigrizia e un po' perché piace farci male ogni tanto facciamo questi numeri e ancora non chiudiamo le partite con maturità. Sapevo benissimo che con questo vento contro nella ripresa sarebbe stato un assalto a "Forte Apache" perché salti una linea di gioco, con Manis che ha un gran calcio. Le difficoltà le stavamo affrontando anche molto bene, poi c'è stato l'episodio del rigore nato probabilmente da un fuorigioco di Nurchi. Sono rimasto perplesso, un rigore atipico con palla lontana e non sapevo cosa dire. Ero nero, invece la squadra sapeva di aver subito una ingiustizia e ha reagito alla grande, considerando poi che in questi casi ci vuole sempre un briciolo di fortuna ed è arrivata la zampata di Chelo». L'attaccante che il tecnico ha gettato nella mischia dal 1' al posto di Pulina e non ha tolto nella ripresa sostituendo Falchi: «Chelo è rimasto in campo perché ha grande fame, a volte l'ho sacrificato ma in settimana l'avevo visto alla grande e ho tenuto fuori un giocatore come Pulina ma anche Cacace, Mirko Delrio e Altea. Devo riconoscere che abbiamo un grande organico e bisogna sfruttarlo. Caddeo? L'ho voluto io e so il suo valore, fa ancora degli errori, ogni tanto si incaponisce e abbassa la testa cercando il dribbling in mezzo a tre o quattro avversari, voglio lavorare sui suoi difetti e migliorarlo perché è nettamente superiore a questa categoria». La classifica del Sorso a due punti dalla vetta occupata ancora dallo Stintino «fa piacere, ma questo non è il momento decisivo del campionato, sono sicurissimo che lo stesso Samassi tornerà in gioco non appena recupererà giocatori importanti come Congiu, Porcu, Frongia, Sogus e Dessena, perché è una corazzata. La mia esperienza mi dice di non esaltarci affatto, ogni vittoria va festeggiato ma poi bisogna mettere immediatamente i piedi a terra, giocheremo subito contro il Tonara che non molla un centimetro. Con grande umiltà senza neanche deprimerci se va male una partita perché in questo campionato chiunque può farti lo sgambetto, bisogna essere consci di questo e lavorare per migliorare, siamo ancora al 40% del percorso, stiamo sbagliando sul piano della manovra, facciamo belle cose e in altri momenti meno».

In questo articolo
Squadre:
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2017/2018
Tags:
7 Andata