Ds e tecnico: «Contro la Nuorese una gara d'orgoglio»
Il Sorso si ricompatta, Manunta: «Società in difficoltà ma stabilità ritrovata, siamo fiduciosi». Scotto: «Abbiamo tenuto duro, servono due rinforzi»
Ultima in classifica con un punto ma avendo giocato due gare ed entrambe fuori casa. L'avvio del Sorso non era di quelli pronosticati e auspicati, perché un punto tra Bosa (1-1) e Taloro (sconfitta per 2-0) è un po' poco per la squadra di Pierluigi Scotto, partita con l'ambizione perlomeno di riconfermare l'ottimo risultato dello scorso campionato quando, da matricola dell'Eccellenza, aveva raggiunto la semifinale playoff. Zoppica la squadra biancoceleste in campo e lo fa perché riflette in pieno l'andamento incerto a livello societario che però, negli ultimi giorni, ha avuto delle schiarite importanti in vista del big-match contro la capolista Nuorese. Come conferma il direttore sportivo Beniamino Manunta, ex presidente e allenatore del Sorso tra i fautori del rilancio del calcio romangino: «Abbiamo vissuto un periodo abbastanza difficile ma ora siamo un po' più sereni. Avevamo stabilito un certo budget coi maggiori azionisti ma, all'ultimo, uno si è tirato indietro destabilizzando la società. Attorno al club si è creato una negatività proveniente dall'esterno ma, grazie alla tenacia e al senso di responsabilità di dirigenti come Fabio Polo, Antonello Zappino, Piermario Fenu, Tore Leoni, unitamente al prodigarsi del mister Scotto, il suo staff e la squadra, si è ritrovata la strada maestra e una soluzione che stabilizzi la società». Che ora vede l'organigramma chiuso, con tutti gli incarichi affidati e una presidenza pro-tempore affidata a Piermario Fenu, con al fianco i due vicepresidenti Polo e Zappino. «Qualcosa potrebbe cambiare più avanti - aggiunge Manunta - ma perlomeno ora c'è più stabilità e siamo fiduciosi che la cosa si stabilizzi sempre più. Noi ci appelliamo sempre a chi ha a cuore le sorti della squadra e alle persone di buonsenso di mettere da parte tutto e di riportare in primo piano il bene del Sorso. Che se sta in Eccellenza avendo un ruolo di primo piano dev'essere un motivo d'orgoglio per tutta la cittadinanza, questo è un momento in cui il Sorso ha bisogno dell'apporto di tutti, anche del Sindaco e la sua amministrazione. Poi si può anche passare la mano, perché tutte le cose hanno un inizio e una fine ma non avere più la squadra a certi livelli significherebbe tornare indietro di 40 anni e questo non deve accadere».
L'incertezza delle settimane precedenti sul futuro societario ha inciso nel rendimento della squadra che ha una rosa ancora da completare. «Hanno influito eccome ed è normale che sia così perché dietro una squadra forte c'è sempre una società forte. Queste vicissitudini, unite al problema del campo La Piramide, che ci ha portato anche a dover chiedere di giocare le prime due gare di campionato in trasferta e fare l'esordio in casa a Usini, sono state vissute non bene dai giocatori ma abbiamo ragazzi maturi e consapevoli che le cose si stanno sistemando. Questo è il momento di compattarsi tutti insieme e togliere il meglio da una gara difficile come quella contro la Nuorese». La ritrovata armonia societaria porterà il Sorso a tornare sul mercato degli svincolati anche per i problemi non risolti del tesseramento dell'attaccante camerunense Raphael Kooh Sohna. Il diesse Manunta è operativo: «Mancano due giocatori, una prima punta e un difensore centrale che farebbe di noi una squadra tra le più competitive del campionato. Senza sbilanciarci tanto dico che ancora vogliamo fare le cose per bene».
Le parole di Pierluigi Scotto. Il tecnico sassarese ha dovuto lavorare tanto sul campo quanto sulla testa di Giacomo Cocco (nella foto) e compagni. «La società ha avuto grosse difficoltà con degli scossoni interni in un momento importante della stagione. Ora si sta ricomponendo il tutto ma si è rischiato tanto in queste settimane e i programmi sono diversi. Leggo spesso che si dice che il Sorso è una squadra importante ma non possiamo dare fastidio alle squadre che si stanno contendendo il campionato, ci sono dei grossi problemi con un organico che non si è potuto completare com'era negli intendimenti iniziali. Magari lo si riuscirà a fare al più presto e allora cercheremo di fare un campionato importante. Nel frattempo, io e il mio staff, con il preparatore atletico Mascaro, abbiamo tenuto duro cercando di non far pesare niente alla squadra minata da questi problemi e dal fatto che, non avendo la nostra casa, stiamo andando in giro a cercare il campo per la domenica. Abbiamo giocato a Tergu in Coppa e domenica saremo a Usini, per la prima in casa, senza dimenticare l'handicap di iniziare fuori casa le prime due giornate». Scotto non ha potuto ancora schierare Elie Ngangue, centrocampista del '98 ex Valledoria, per impegni lavorativi che termineranno a fine settembre; non potrà nemmeno utilizzare Raphael Sohna per problemi di tesseramento ed è mancata quella prima punta che esaltasse il lavoro degli esterni rapidi e tecnici come Pulina, Alessio Delrio e Altea. Per l'esordio a Bosa mancava per squalifica anche il centrale di difesa Chessa ed è stato arretrato Luca Tedde che, peraltro, era in forse fino all'ultimo. Il Sorso va comunque alla ricerca della prima vittoria in campionato dopo aver passato brillantemente il turno di Coppa: «La Nuorese, insieme con il Muravera, è stata costruita per vincere - chiosa Scotto - ed è una realtà importante in Sardegna. Venderemo cara la pelle e sono certo che la squadra giocherà con grande orgoglio».