«Vietato fare calcoli, giocheremo per vincere»
Il Tempio è pronto per la battaglia finale; Cassitta: «La testa e il cuore saranno decisivi più delle gambe»
Il 4 a 1 rifilato nell'ultimo turno allo Stintino è il modo migliore per il Tempio per presentarsi all'appuntamento che vale una stagione: domenica infatti andrà in scena il vero e proprio spareggio play-off con l'Usinese, e i ragazzi allenati da mister Amedeo Cassitta ci arrivano da secondi in classifica, con un punticino di vantaggio nei confronti degli avversari diretti, ma non c'è spazio per i calcoli, perchè il Sorso, a quota 52, appaiato proprio con la compagine di Salaris, potrebbe, in caso di pareggio tra le due litiganti, beffare tutti e piazzare il colpo perfetto. Il tecnico fa il punto della situazione dopo una seconda parte di stagione assolutamente brillante, da prima della classe, con un totale di 30 punti ottenuti in quattordici gare: ora, però, resta da compiere il passo più importante.
«Domenica è andato tutto per il verso giusto – ammette Cassitta -, ma non era facile: più ci si avvicina alla fine del campionato e più la tensione si fa sentire. Non siamo partiti benissimo, un po' contratti a dire il vero, cosa che ci sta considerando l'importanza che il match aveva per noi, incassando il gol dello svantaggio in avvio, ma le motivazioni diverse tra le due squadre hanno fatto la differenza. La squadra è riuscita a reagire nel migliore dei modi, trovando prima il pareggio e poi il sorpasso. Ci siamo espressi piuttosto bene, arriviamo alla sfida contro l'Usinese con il morale a mille». E con un Kozeli in forma smagliante, che dopo la tripletta messa a segno domenica sarà una delle armi in più di questo Tempio. «Romino è il finalizzatore principale delle nostre azioni, proprio per questo i meriti vanno estesi anche al resto dei compagni che lo supportano con un impianto di gioco adeguato. A questo proposito, spendo due parole per il suo partner di reparto Milia, che lotta e libera gli spazi; sono due giocatori estremamente diversi, ma si completano molto bene l'uno con l'altro. La condizione atletica del gruppo è buona, dobbiamo solo verificare lo stato di alcuni acciaccati che in settimana si sono sottoposti a delle visite specialistiche, poi faremo tutte le valutazioni del caso».
Nelle ultime cinque gare, gli azzurri hanno conquistato ben 13 punti, frutto di quattro vittorie ed un pareggio. In questo senso, la svolta è rappresentata dal successo esterno contro la capolista Ilva.
«Eravamo consapevoli della nostra forza, e i risultati ci stanno dando ragione. Possiamo giocarcela in ogni campo, contro chiunque: la tranquillità fa la differenza, non abbiamo nessun assillo per raggiungere l'obbiettivo. La prestazione a La Maddalena è stata brillantissima, una delle migliori dell'anno, contro la squadra probabilmente meglio attrezzata del girone. Non penso si sia trattato di un caso, anzi; una vittoria cercata e ottenuta con il cuore e la determinazione, che ha riaperto il campionato e ci ha permesso di capire che potevamo fare davvero il salto di qualità».
Con il Porto Torres in casa però qualcosa è andato storto. «Non mi sento di rimproverare nulla alla squadra, abbiamo tentato l'impossibile per strappare il bottino pieno, ma se avessimo giocato per altri due giorni non avremmo risolto niente (ride). Loro hanno trovato il vantaggio con un tiro incredibile di Serra, dopo di che ci siamo buttati in avanti, per tutti i 90', sbagliando un calcio di rigore nel primo tempo che poteva davvero cambiare gli scenari: Kozeli, nonostante sia il nostro goleador principe, in quell'occasione è stato poco lucido, può capitare. Nel Porto Torres c'erano molti ex, ci tenevano a fare bella figura: ci hanno creato più problemi del previsto, ma le gare spesso vengono decise dalla fortuna e dagli episodi. Noi abbiamo chiuso in dieci uomini, ma l'importante è che i miei ragazzi abbiano dato tutto e siano usciti dal campo a testa alta».
Probabilmente al Tempio servirebbe un pizzico di cinismo in più. «E' vero, ma è un problema legato all'età e dunque all'esperienza; se si esclude Tore Pinna, ho a disposizione un gruppo piuttosto giovane, molti di loro si stanno affacciando in Promozione per la prima volta, ma i contrattempi sono stati diversi: Kozeli, ad esempio, ad inizio stagione ha dovuto smaltire un infortunio che non gli ha permesso di partire di slancio. Sono convinto che si possa ancora crescere tanto, ma serve del tempo. Mi auguro solo che nell'ultima sfida i ragazzi riescano ad essere più spietati, potrebbe risultare fondamentale». All'andata finì 2 a 1 per gli uomini di Cassitta, un dato incoraggiante. «L'Usinese è davvero un'ottima squadra, composta da tanti ragazzi promettenti e preparati, che da diversi anni sfiorano il salto di categoria. Noi invece siamo partiti con un progetto nuovo. Per il resto, la testa conterà più delle gambe; avranno il vantaggio di giocare in casa, di fronte al loro pubblico, noi non possiamo fare calcoli anche se abbiamo un punto in più perchè in caso di pareggio il Sorso potrebbe sorprendere tutti, considerando che la sfida contro lo Stintino sembra abbordabile. Non sto prendendo in considerazione l'Ilva: anche se l'Alghero matematicamente, in caso di vittoria, può ancora raggiungere i play-out, credo che la capolista al 99.9% riuscirà a strappare almeno un punticino».
A prescindere da come andranno le cose, si tratta di uno dei campionati più entusiasmanti degli ultimi anni. «Con il cambio del regolamento, che ora premia soltanto la seconda, la lotta è ancora più pressante. Per tutti gli attori protagonisti si tratta di una situazione entusiasmante e bella; è un onore poter giocare e vivere queste partite, poi spetta al campo, come sempre, esprimere il verdetto. Io per ora non posso che essere fiero di quello che abbiamo fatto, ne approfitto anzi per ringraziare la società e i ragazzi che hanno dato il massimo per arrivare sino a qui».