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Giuseppe Silvetti, difensore, Coghinas
Il difensore: «Abbiamo dieci finali, daremo battaglia»

Il Tempio torna al Demuro dopo 34 anni, arriva il Coghinas degli ex Silvetti e Spano

Due settimane fa era stato annunciato il ritorno del Tempio dopo quasi 34 anni al “Bernardo Demuro” ma la caduta copiosa delle neve fece rinviare il match casalingo contro il Bonorva. Domani i galletti ospitano il Coghinas e, questa volta, il teatro dell'incontro sarà proprio il rinnovato impianto nato negli anni Cinquanta e poi diventato terreno amico per la scalata ai vertici del calcio regionale con la conquista del professionismo e il primo anno in serie C2 nella stagione 1987/88. Successivamente si passò al Nino Manconi, utilizzato anche nelle sette gare casalinghe disputate dalla squadra di Giuseppe Cantara in vetta alla classifica del girone C di Promozione.

 

Per la capolista un match importante per ribadire il primato contro un avversario in lotta per non retrocedere (terzultimo con 10 punti) e che, da dicembre, si avvale anche delle prestazioni di Giuseppe Silvetti, lo scorso anno protagonista con la maglia dei galletti che hanno sfiorato il salto in Eccellenza. L'esperto difensore classe 1985 si divideva la fascia di capitano con Nicola Ferraro poi, a fine stagione, l'addio. «Non sono stato chiamato per la conferma - dice con una punta d'amarezza Silvetti - e ci può stare che si sia cambiato molto per tentare l'assalto all'Eccellenza. Una società come il Tempio ambisce sempre alla vittoria in campionato, quest'anno l'obiettivo è stato programmato nei tempi giusti mentre l'anno scorso si è pagato il ritardo con l'arrivo in società del presidente Sechi ad inizio agosto. Io stesso fui chiamato ad una settimana dall'inizio del campionato, a dicembre si è cercato di fare mercato ma, di fatto, la squadra era giovane e come esperti figuravamo io, Stechina Valenti e poi da febbraio anche Acosta. Credo che con la guida di msiter Nativi e del suo staff si sia fatto un bel lavoro, siamo stati la miglior difesa chiudendo il campionato a tre punti dal Calangianus. La differenza per la mancata vittoria sono stati i due scontri diretti persi, quello di ritorno con l'errore grossolano della terna arbitrale che ci ha annullato un gol a Valenti per un fuorigioco inesistente salvo poi subire il gol-partita per un infortunio del portiere. Il Tempio di oggi è una squadra tecnica, forte in tutti i reparti e che può battere tutti in qualsiasi campo. Conosco la struttura del Demuro, l'anno scorso ci andavamo spesso ad allenarci quando pioveva a dirotto e non si poteva entrare al Manconi. Adesso può essere utilizzato per le gare ufficiali, è stata data l'agibilità per le tribune che sono molto vicine alla rete di recinzione coi tifosi, con cui ho avuto e mantengo un ottimo rapporto, che sono quasi in campo. Sarà una bella battaglia». 

 

Che il Coghinas vuole giocarsi senza partire battuti in partenza. «Siamo obbligati a far punti ogni domenica - ricorda Silvetti - ci aspettano dieci finali, la prima delle quali contro la capolista e non possiamo permetterci passi falsi in queste cinque trasferte e cinque gare in casa. Scenderemo in campo col coltello fra i denti e si va a cercare di vincere e non essere certo la vittima sacrificale di un avversario che, per suo conto, punta ovviamente a mantenere la testa della classifica». L'ex capitano degli azzurri ha iniziato la stagione alla Paulese per poi trasferirsi a Coghinas nel mercato di riparazione: «Sono arrivato a dicembre con la squadra ultima in classifica e che aveva appena vinto la prima gara in Promozione. Poi abbiamo perso di misura con Bonorva e Macomerese, vinto segnando 4 gol contro Oschirese e Ozierese, poi altra sconfitta di misura a Stintino, che è vicecapolista, abbiamo pareggiato col Thiesi e perso 4-1 in casa col Sennori ma giocando tutta la ripresa in dieci col risultato in bilico e sbagliando un rigore. Non siamo stati molto fortunati ma lotteremo per salvarci, la società è seria e organizzata, c'è una struttura eccezionale. Dal Porto Torres in giù sono tutti in gioco per mantenere la categoria, l'obiettivo immediato è entrare nei playout, distante due lunghezze».

Il Coghinas ha appena cambiato l'allenatore, dopo le dimissioni di Cristian Mura e la squadra guidata domenica dal tecnico delle giovanili Ignazio Cau la matricola ha chiamato Nicola Spano, ex allenatore di Luogosanto, Badesi e Santa Teresa ma, soprattuto, ex centrocampista del Tempio protagonista negli anni anni della vittoria in serie D e della prima salvezza in C2.

In questo articolo
Giocatori:
Campionato:
Stagione:
2022/2023
Tags:
17ª giornata