«Piazza ferita dalle due retrocessioni, ci salveremo bene»
Il Tortolì si ritrova in casa, Ruggiu: «Con la Villacidrese bravi e fortunati; ora c'è la capolista Idolo, un derby sentito e daremo battaglia»
Dopo due mesi esatti dal successo ottenuto contro il Tonara, il primo dicembre scorso, il Tortolì concede, finalmente, è proprio il caso di dirlo, il bis ai propri tifosi, aggiudicandosi la seconda vittoria interna in campionato, grazie al 2 a 1 maturato nella delicatissima sfida contro la quotata Villacidrese. Una bella iniezione di fiducia per i rosso-blu, che incominciano a raccogliere i frutti del loro lavoro anche tra le mura amiche e ora si augurano, come è ovvio, di continuare su questa strada, perché la salvezza è ancora tutta da conquistare e la concorrenza in questo senso non manca di certo: oltre al Selargius, inchiodato all'ultimo posto, e il Seulo penultimo, ci sono ben cinque squadre raccolte in un arco di sei lunghezze. I ragazzi di mister Alberto Piras hanno messo in cassaforte 22 punti in 19 partite, così come il Tonara, con l'Arborea quartultima che insegue staccata di appena una tacca e la Monteponi Iglesias, invece, sempre al centro del mirino. Filippo Ruggiu, estremo difensore degli ogliastrini, fa il punto della situazione alla vigilia di un altro scontro di assoluto spessore: domenica infatti è in programma la trasferta ad Arzana contro la capolista Idolo.
«Era da un bel po' che non vincevamo, soprattutto in casa nostra — ammette il portiere ex Nuorese — purtroppo il successo interno è diventato un tabù, considerando che abbiamo fatto la maggior parte dei punti in trasferta. Nel girone di andata, infatti, siamo riusciti a battere soltanto il Tonara. Fortunatamente domenica scorsa è arrivato il bis, ci tenevamo molto a regalare questa soddisfazione ai nostri tifosi».
L'estremo difensore classe '95 scende nel dettaglio con la sua analisi: «Nell'ultima uscita ci è girato bene tutto, a differenza di molte altre occasioni. Siamo stati bravi e fortunati a trovare i due gol, dando filo da torcere ad una delle squadre più forti del torneo; è venuta fuori una bella partita».
Il portiere, per il resto, non cerca alibi. «Ormai siamo entrati nel mese di febbraio, non possiamo più affidarci al caso o nasconderci dietro alle scuse. Credo dunque che se abbiamo faticato più del previsto sia principalmente per una questione di inesperienza: il gruppo è composto prevalentemente da ragazzi molto giovani, all'esordio in prima squadra; per età siamo la seconda squadra del campionato, con una media di 21 anni».
Difficile pretendere miracoli, partendo da queste premesse. «In generale paghiamo la mancanza di malizia nei momenti decisivi della gara ma i miei compagni meritano un applauso per quello che stanno facendo, non è facile affrontare un torneo difficile come questo, in cui conta molto la prestanza fisica».
Ruggiu ha la ricetta pronta per ripartire di slancio: «Un pizzico di sfrontatezza in più potrebbe aiutarci molto, una cosa che del resto ci è mancata, almeno sino a questo momento. La strada, comunque, sembra essere quella giusta: dovremo essere bravi a sopperire alle nostre lacune con la grinta e la determinazione nel voler superare l'avversario».
Il progetto del club ogliastrino è chiaro e sta peraltro proseguendo nel migliore dei modi.
«La società è molto ambiziosa, ogni domenica scendiamo in campo con sei-sette undicesimi titolari del posto, tutti tortoliesi doc quindi; si tratta della strategia ideale, soprattutto in queste categorie: valorizzare i talenti che hai in casa ti offre tanti vantaggi, soprattutto a lungo termine».
Gli innesti, poi, sono fondamentali per completare al meglio il quadro. «E tra questi mi ci metto pure io, che sono “evaso” da Nuoro (ride). Ora vogliamo continuare con questo passo, la consapevolezza dei nostri mezzi non ci manca e si sta creando una bellissima atmosfera all'interno del gruppo».
Il 2020 si è rivelato, sino a questo momento, piuttosto positivo, con tre risultati utili su quattro uscite. «Questa piazza è rimasta profondamente ferita dalle due retrocessioni rimediate consecutivamente; cercheremo di conquistarci la salvezza con le unghie e con i denti, anche perché Tortolì se la merita. Possibilmente vorremmo raggiungere il nostro traguardo con largo anticipo, senza troppi patemi dunque, ma sappiamo che ci sarà sicuramente da lottare tanto».
La stagione, a dire il vero, si è rivelata decisamente più problematica rispetto alle aspettative.
«Personalmente non me l'aspettavo; io ho sempre giocato nel girone nord, dove ti capita di incontrare tante formazioni veramente molto forti, con giocatori di categoria superiore che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Il girone A invece, almeno per quanto visto sino ad ora, mi è sembrato molto più equilibrato: non c'è una corazzata in grado di fare il vuoto alle proprie spalle e ammazzare il campionato, così come non c'è la classica squadra materasso; riuscire ad emergere quando c'è così tanta concorrenza è molto più complicato, ma ne guadagni in spettacolo: le partite sono più godibili ed imprevedibili, non sai mai come vanno a finire».
Nonostante Ruggiu sia uscito imbattuto dal campo soltanto tre volte, il rendimento del pacchetto arretrato è comunque positivo. «Prima dell'ultima giornata di andata, in casa dell'Arborea, eravamo la terza miglior difesa. Certo, si può fare sempre meglio, anche perché non abbiamo la giusta esperienza per rimanere concentrati e lucidi per tutti i 90' e paghiamo a caro prezzo ogni minimo errore, spesso anche nelle situazioni innocue, in cui basterebbero degli accorgimenti minimi per non subire il gol. Stiamo continuando a lavorare, anche se è il portiere il più delle volte ad assumersi la responsabilità. Contando comunque che la linea difensiva molto spesso è composta da tre fuori quota non possiamo lamentarci, una sbavatura ogni tanto può starci; la nostra intesa e l'affiatamento, poi, sono destinate a crescere con il tempo».
Anche il rapporto con mister Piras è ottimo.
«Mi ha fatto sin da subito un'ottima impressione; non lo conoscevo ma si è rivelata una bravissima persona, una cosa che non si può dare per scontata, soprattutto nel mondo del calcio. Sono contento di poter lavorare con un tecnico così preparato, è un perfezionista e alla lunga questa sua caratteristica darà i suoi frutti, è una cosa che personalmente apprezzo molto, ti permette di migliorare e di mantenere la concentrazione al top. Con la sua testardaggine riuscirà a portarci fuori dalle zone calde della classifica, siamo in buone mani».
Il calendario nel frattempo riserva una sfida di assoluto valore: la trasferta in casa della capolista Idolo. Dopo il pari strappato nella tana del Gonnosfanadiga e il colpo grosso rifilato alla Villacidrese le sensazioni in vista del prossimo impegno sono più che positive.
«Li abbiamo affrontati già tre volte quest'anno, tra campionato, all'andata, e coppa: li conosciamo bene e siamo convinti di potercela giocare con tutti; tra la prima della classe e l'ultima non ci sono differenze incolmabili sul piano tecnico e tattico. Stanno attraversando un ottimo momento e il mio amico Bonicelli è in splendida forma: ci sentiamo spesso e, scherzando, gli dico di stare ben attento a non farmi gol (ride). Conosco pure mister Masia: ho avuto la fortuna di giocarci assieme ed ora è bello ritrovarlo in questa sua nuova veste da allenatore».
Il match è sentitissimo da parte delle due compagini. «A Tortolì è considerata una partita molto importante, una sorta di derby, ma forse c'è più tensione dalle parti di Arzana, in questo senso. Volano sulle ali dell'entusiasmo per il primo posto, come è comprensibile, ma noi non ci faremo assolutamente mettere i piedi in testa; andremo lì con il coltello tra i denti, poi che vinca il migliore. Spero ne venga fuori una bella partita, come successo in Coppa Italia, peraltro. All'andata, forse, non avevamo la testa giusta per affrontare al meglio questo tipo di impegni, ma sento che il vento per noi sta cambiando e magari a questo giro arriva un risultato diverso».
Ruggiu suona la carica: battere i blu-azzurri è difficile, ma non impossibile. «Per prima cosa dovremo difenderci bene, con molta compattezza e la cattiveria agonistica necessaria in questi casi; ci troveremo di fronte una squadra molto tosta, che pressa in continuazione e ti mette costantemente in difficoltà. Poi dovremo fare gol, un aspetto su cui siamo venuti un po' a mancare sino ad oggi; sarebbe il caso di iniziare a sfruttare a dovere le occasioni che ci creiamo, perché capita troppo di frequente che gli altri peschino il jolly al primo tentativo utile e passino in vantaggio. Abbiamo la ferma intenzione, comunque, di invertire il trend: al campo, come sempre, spetterà l'ultimo verdetto».