«Potevamo essere più su, la svolta col ko di Calangianus»
Il Valledoria mette i playoff nel mirino, Falchi: «Non ci nascondiamo, il nostro obiettivo è accedere agli spareggi-promozione»
C'è molta carne sul fuoco in casa Valledoria, con mister Ivano Falchi che deve gestire al meglio uno dei momenti più importanti e cruciali dell'intera stagione. In campionato i rosso-blu sono ripartiti di slancio, una cosa per niente scontata dopo la lunga parentesi per le festività, con il positivissimo 2 a 1 rifilato a domicilio al Porto Torres, che vale per il nono risultato utile di fila e consente agli anglonesi di rilanciare prepotentemente la propria candidatura in chiave playoff. Il terzo posto, occupato dalla Lanteri, dista appena tre lunghezze e, all'orizzonte, c'è la sfida delicatissima al Luogosanto. Rimane invece ancora da risolvere il rebus legato alla finalissima di Supercoppa contro la Nuorese, interrotta lo scorso 28 dicembre, a fine dei tempi supplementari per problemi all'impianto di illuminazione. Il tecnico fa il punto della situazione e si dice fiducioso in vista del futuro prossimo.
«Quella di domenica è stata una partita difficile — ammette mister Ivano Falchi — ci siamo trovati di fronte una squadra assetata di punti ma per fortuna i miei hanno interpretato la sfida nel migliore dei modi, riuscendo a portare a casa il risultato, decisamente positivo, nonostante le tante difficoltà che abbiamo incontrato. Un successo meritato, non ci sono dubbi, al termine di una vera e propria battaglia, a tratti anche piuttosto dura e tesa, con diversi ammoniti ed espulsi. Considerando le premesse, dunque, mi sento pienamente soddisfatto». Poi aggiunge: «Abbiamo terminato l'incontro con sette giovani fuori quota in campo; difficile chiedere di meglio».
La classifica al giro di boa è decisamente positiva: 28 punti, quarto posto in solitaria, a tre lunghezze dalla zona playoff. «Ora spero solo che i ragazzi continuino su questa strada; ormai abbiamo capito che quando siamo al completo possiamo giocarcela alla pari con chiunque, anche con le compagini migliori del torneo, ovviamente. Non dobbiamo nasconderci: il nostro obiettivo è quello di accedere agli spareggi Promozione».
Il girone di andata si è concluso con 8 vittorie, 4 pareggi e 3 ko.
«Non è stato semplice, anche perché c'è stato qualche problemino all'interno del gruppo che, fortunatamente, siamo comunque riusciti a risolvere. In più siamo alle prese con i disagi legati al campo di allenamento: si tratta di vicende che centrano davvero poco con il calcio, proprio per questo cerco di tenerle lontane dalla testa dei ragazzi; noi pensiamo solo a fare bene il nostro lavoro, anche se oscillare continuamente tra Tergu e Viddalba non aiuta di certo».
La sensazione, comunque, è che il Valledoria avrebbe potuto fare addirittura meglio.
«Con il passare delle giornate siamo riusciti a trovare la quadratura del cerchio. Se avessimo avuto un pizzico di fortuna in più forse ora saremo appaiati assieme alle prime della classe: contro Macomerese e Posada, ad esempio, ci siamo fatti sorprendere nei minuti finali dopo essere stati in vantaggio per buona parte della gara. Comunque non è il caso di fare drammi, anzi, ci tengo a ribadirlo, siamo piuttosto soddisfatti».
Intanto c'è ancora da risolvere la questione legata alla finalissima di Supercoppa, contro la Nuorese, che lo scorso 28 dicembre è stata sospesa, sul punteggio di 2 a 2, nel bel mezzo dei tempi supplementari. «Probabilmente tra oggi e domani avremo notizie più precise in questo senso: non sappiamo ancora se ci faranno battere soltanto i calci di rigore, se la partita verrà rigiocata dall'inizio o se ci assegneranno la vittoria a tavolino. Io avrei preferito chiudere il discorso in campo, la Sardegna, tra l'altro, è l'unica regione in cui non si è ancora messo il punto alla stagione calcistica 2018-19, ma se la Nuorese ha delle responsabilità è giusto che la Coppa finisca tra le nostre mani; del resto non sarebbe assolutamente un furto, almeno per quanto fatto vedere il giorno, a livello di prestazione. Si tratta di un obiettivo importante, sia per i ragazzi che per la società stessa».
Tornando al campionato, i rosso-blu stanno correndo davvero fortissimo, con un ruolino di marcia di tutto rispetto: nove risultati utili di fila, di cui ben sei vittorie.
«Sono arrivate ottime indicazioni dalle sfide con lo Stintino, ad esempio, e nell'ultima uscita, contro il Porto Torres. Io credo comunque che la svolta sia arrivata dopo il ko di Calangianus: ci siamo guardati negli occhi e abbiamo preso una posizione netta nei confronti di qualcuno che non stava remando assieme agli altri e non stava ripagando la fiducia del club in termini di rendimento. Non c'è stato uno stravolgimento a livello tattico, ma sotto il profilo della mentalità, della voglia di vincere, del modo in cui approcciamo le partite: il valore dei nostri giocatori non si discute, ma senza il giusto atteggiamento non vinci neppure contro le squadre di bassa classifica, anzi, rischi di rimediare bruttissime figure. In realtà compagini come il Siniscola, per fare un esempio, ci hanno impensierito più del dovuto».
Il girone di ritorno si aprirà con la sfida delicatissima contro il Luogosanto, che insegue staccato di tre punti appena. «Un altro confronto decisamente impegnativo, contro un avversaria diretta nella corsa ai play-off: «Conosco bene i nostri prossimi avversari, sono tutti elementi di spessore, c'è da scommettere che ci daranno molto filo da torcere».
Loro vorranno sicuramente rifarsi della sconfitta subita all'esordio: «Che probabilmente abbiamo vinto con un po' di fortuna, è giusto ammetterlo, in rimonta e soltanto negli ultimi minuti».
In palio punti pesantissimi. «Non sarà sicuramente uno scontro decisivo, ma se dovessimo spuntarla lanceremo un segnale importante a tutte le nostre rivali e incanaleremo il nostro campionato in una direzione ben precisa. Ci aspetta una guerra».
Il Valledoria, dal canto suo, ha dimostrato di non temere nessuno ed i pareggi rimediati contro due corazzate come Ilvamaddalena e Thisi parlano chiaro in questo senso.
«I primi mi hanno impressionato tantissimo, anche se nella sfida contro di noi non meritavano di vincere. Una squadra ben assortita in tutti i reparti, con tanti giocatori di livello. I nero-verdi invece sono una compagine molto giovane che sicuramente corre sulle ali dell'entusiasmo: sono ancora imbattuti e domenica sono ripartiti con un sontuoso 5 a 0. Alla fine credo comunque che la spunterà l'Ilva, soprattutto per una questione di esperienza».
Alla fine del torneo mancano ben quindici giornate: può succedere ancora di tutto.
«Le sorprese non mancheranno di certo: io credo inoltre che Usinese e Stintino hanno tutte le carte in regola per rientrare prepotentemente in corsa per il play-off. Il campionato quest'anno è molto impegnativo ed equilibrato».
Dal punto di vista fisico, i ragazzi di Falchi stanno attraversando un periodo d'oro.
«Al momento stiamo benissimo, in gran forma, liberi da infortuni o contrattempi vari. Fondamentale, in questo senso, il lavoro del nostro preparatore atletico, Onofrio Marino, e dell'allenatore dei portieri, Gianfranco Contini».
L'unico neo, forse, è rappresentato dai troppi gol subiti, ben 21. L'allenatore però non si scompone.
«Mi piacerebbe farne qualcuno in più, a dirla tutta (ride). Possiamo anche permetterci il lusso di incassare due reti, se riusciamo a farne tre. Va benissimo così insomma: l'importante è che si vinca, e soprattutto, che si giochi bene».