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Michel Milia, centrocampista, Villamassargia
Per l'esterno sinistro già 11 reti e spesso da difensore

Il Villamassargia ha una freccia in più al suo arco, Milia: «Qui ho trovato una famiglia, il rapporto con mister Murru e i dirigenti è splendido»

Che si vinca o si perda, lui segna sempre. Grazie a quella realizzata domenica scorsa nel match contro l'Arborea ha raggiunto quota 11 reti, alle spalle solo di Iesu, il capocannoniere della squadra dall'alto dei suoi 12 gol. Fosse un attaccante non sarebbe affatto una notizia, ma quel che sorprende è che Michel Milia ha giocato per lo più da terzino. Che sia su azione, su rigore o su punizione poco importa: se il Villamassargia è quinto (davvero niente male per una matricola) un po' lo deve anche al suo mancino di San Giovanni Suergiu con il numero 16 sulla maglia. E che mancino: la sua specialità è la punizione.

Nato calcisticamente nella Fermassenti, prosegue il suo percorso con le giovanili del Carbonia. Una volta giunto alla categoria Juniores, di tanto in tanto registra qualche presenza anche con la prima squadra guidata da Graziano Mannu che lo impiega come fuoriquota. Nell'esperienza in Eccellenza, tra le pagine più belle, la storica vittoria per 2-0 in casa della Torres
Poi l'avventura prosegue in Prima con il Portoscuso, nella stagione 2012-13 viene acquistato dal Sant'Antioco di mister Serra, in Promozione, ma la pubalgia non gli permette di dare il massimo, come invece avrebbe voluto. Nell'ultima occasione utile della stagione, a una manciata di minuti dal fischio conclusivo della finale della Coppa Italia, Michel si prende una grandissima rivincita: la punizione col mancino dai 25 metri è chirurgica e la palla si insacca all'angolo basso, alla sinistra del portiere del Tonara. È 3-2 e il trofeo tricolore è dei granata. La sua carriera lo porta di nuovo a casa, con la Fermassenti. Per qualche stagione veste la maglia arancioblù. Dopo Maricca arriva Poncellini. Annate, quelle, all'insegna di salvezze tranquille. Successivamente, ancora una chiamata importante per lui, la Monteponi Iglesias, in Promozione, ma la stagione con i rossoblù non è proprio fortunatissima e a metà campionato (2016-17) Milia sposa la causa del Siliqua, contribuendo peraltro alla salvezza.

Siamo quasi ai giorni nostri. Giampaolo Murru e il suo Villamassargia, nell'estate 2017, corteggiano il talentuoso ragazzo del '91 e riescono ad aggiudicarsi le sue prestazioni per un campionato di Prima all'insegna della rincorsa alla vetta, con la Monteponi avversaria diretta nella corsa al titolo che viene scavalcata. Milia (12 reti) contribuisce al filotto di 14 vittorie di fila, che valgono per lo storico salto in Promozione. «Mi trovo benissimo, qui ho trovato una famiglia - dice il 28enne di San Giovanni Suergiu - C'è uno splendido rapporto sia col mister Murru che con la società». 

Milia è felice di andar spesso in gol: trova la rete con continuità, addirittura per 6 giornate di fila. E se gli si chiede del futuro, risponde: «Ancora è presto per parlarne, mancano ancora due giornate, finiamo al meglio questo campionato e poi si vedrà». Lui predilige giocare nella trequarti, più vicino alla porta. Nel tempo però ha imparato anche a ricoprire piuttosto bene il ruolo di esterno basso, mettendosi a disposizione e sacrificandosi per il mister e la squadra.

Considerando la grande umiltà e la sua duttilità tattica, il prossimo futuro potrebbe riservargli ancora tantissime soddisfazioni. Una cosa però è certa: ovunque abbia giocato ha lasciato un bel ricordo e instaurato degli ottimi rapporti — come ad esempio con Davide Piras, amico in campo e fuori — per via del suo carattere solare, sincero e genuino. È un ragazzo insomma con "la testa sulle spalle" e dai grandi valori. Durante la settimana veste i panni del commesso: un mestiere che svolge benissimo, con la stessa professionalità che lo accompagna nel rettangolo di gioco, da vent'anni a questa parte.

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A