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Impresa Inter, la grande "Mouraglia" porta alla finale di Champions
Vince il Barça 1-0 ma a Madrid c'è un'italiana

Impresa Inter, la grande "Mouraglia" porta alla finale di Champions

L'ultima volta che l'Inter c'è stata si chiamava Coppa Campioni, trentotto anni dopo i nerazzurri ritrovano una finale di Champions League, persa nel 1972 0-2, a Rotterdam, contro l'Ajax. La squadra nerazzurra il 22 maggio a Madrid, contro il Bayern Monaco, giocherà per la quinta volta nella sua storia all'ultimo atto della coppa dalle grandi orecchie, dopo 95' di grande sofferenza contro un fortissimo Barcellona che deve far ingoiare l'urlo della "remuntada" ai 95mila del Camp Nou. Vincono i blaugrana 1-0 grazie al gol di Piquè all''84', l'unico capace di scalfire il muro dell'Inter eretto dopo l'assurda espulsione di Thiago Motta al 28' per una sceneggiata di Busquets che simula d'aver preso un gancio da Tyson non appena sente la mano appoggiata del nerazzurro appoggiata sul suo viso.  

La più bella sconfitta che l'Inter poteva subire è un autentico capolavoro tattico di Josè Mourinho che mette in piedi una difesa talmente organizzata che sfiora la perfezione, soprattutto nell'ora in cui la sua squadra gioca in 10. Messi, Ibra, Xavi e il resto del Barcellona sbattono contro "the wall" Samuel e l'altro gigante Lucio, e poi contro Zanetti, Maicon, Cambiasso, Eto'o, Sneijder e Milito, che non hanno lesinato alcuna goccia di sudore per raggiungere un traguardo fantastico. 

A Guardiola restano i 10' finali di assalto al fortino nerazzurro e il 75% di possesso palla poco produttivo se poi c'è bisogno di un difensore, Piquè, per risvegliare una "remuntada" finita dentro il cassetto del Camp Nou. E se l'arbitro De Bleeckere poteva essere decisivo contro l'Inter pareggia i conti nel recupero quando annulla un gol di Bojan realizzato, sì a gioco quasi fermo, per un fallo di mano di Tourè involontario. Ma è dunque l'Inter che va a Madrid dimostrandosi più forte di tutti i problemi che questa gara di ritorno ha comportato, compreso il forfait di Pandev nel riscaldamento e sostituito da Chivu nel solito modulo 4-2-3-1. Nel primo tempo la ragnatela di Xavi e compagni tessuta sempre nella metà campo nerazzurra non porta ad alcun tiro verso la porta di Julio Cesar, se non il sinistro a giro di Messi deviato in angolo, anche perché il 4-2-3 ridisegnato da Mourinho, facendo scalare al centro Chivu, con Eto'o e Milito larghi a coprire a centrocampo e Sneijder falso centravanti, è un gioiello di precisione assoluto.

La ripresa inizia sulla falsa riga della prima frazione, molto perché Ibrahimovic, risulta sempre più un corpo estraneo e un tappo alla manovra di una squadra che gioca benissimo al calcio ma non con il suo terminale offensivo. L'Inter è nulla in attacco ma il 3-1 dell'andata giustifica ogni titubanza a scoprirsi più del dovuto soprattutto con l'uomo in meno. Victor Valdes è spettatore non pagante. Poi Guardiola tenta la carta Bojan per l'evanescente Ibra e il giovane spagnolo spreca un'ottima occasione su perfetto assist di Messi. Quando lo 0-0 sembra cosa fatta, arriva l'invenzione di Piquè che, da attaccante puro, si libera con una finta di Cordoba e Julio Cesar e riesce a segnare il gol della grande illusione blaugrana. L'assalto finale porta solo spruzzate di adrenalina che esaltano ancor di più la stoica resistenza della difesa interista. Dopo 5' di recupero arriva il fischio liberatorio per il popolo nerazzurro. L'Inter va in finale, il sogno è realtà e l'ossessione del Barça resta tale. A Madrid ci va l'ex Real Sneijder che ritrova l'ex compagno Robben, ora al Bayern e fin troppo presto defenestrati dal club merengues. Il 22 maggio al Santiago Bernabeu si sfideranno una squadra italiana contro quella tedesca, uniche in Europa a poter inseguire la tripletta Campionato-Coppa Nazionale-Champions. Il Barcellona è ancora campione del mondo, ma solo fino a dicembre. 

BARCELLONA (4-3-3): Valdes sv, Dani Alves 6, Tourè 6, Piquè 7, G.Milito 6 (1' st Maxwell 6), Xavi 6, Busquets 5.5 (18' st Jeffren 6), Keita 5, Messi 5, Ibrahimovic 4.5 (18' st Bojan 5.5), Pedro 6.5. (13 Pinto, 4 Marquez, 34 Thiago, 14 Henry). All.: Guardiola 5.

INTER (4-2-3-1): Julio Cesar 7, Maicon 6.5, Lucio 8, Samuel 8, Zanetti 7, Cambiasso 7, Thiago Motta 4, Etò 6.5 (41' st Mariga sv), Sneijder 6 (22' st Muntari 6), Chivu 6.5, D.Milito 6 (36' st Cordoba sv). (1 Toldo, 23 Materazzi, 45 Balotelli, 89 Arnautovic). All.: Mourinho 8.

ARBITRO: De Bleeckere (Belgio) 6.

RETE: nel st 39' Piquè.

NOTE:  Espulso: nel pt 28' Thiago Motta per gioco falloso. Ammoniti: Pedro e Chivu per gioco falloso; Julio Cesar per comportamento non regolamentare. Recupero: 2' e 4'. Angoli: 9-2 per il Barcellona. Spettatori: 98.000. 

In questo articolo
Stagione:
2009/2010