«Contro l'Ilva cercheremo di strappare altri tre punti, Cadau è fondamentale»
La Dorgalese continua a correre, Bacciu: «Battere la Tharros non era facile, noi bravi a colpire nel momento giusto»
La Dorgalese non fallisce l'appuntamento con la terza vittoria di fila e riparte di slancio nella prima uscita del nuovo anno, grazie al secco 2 a 0 rifilato, di fronte al proprio pubblico, alla Tharros.
Per mister Giuseppe Bacciu arrivano dunque altri punti pesantissimi, con la vetta della classifica distante appena tre lunghezze e la sfida all'Ilvamaddalena all'orizzonte che metterà in palio un bottino importante ed utile per guadagnare altro terreno nella corsa ad un piazzamento play-off. I rosso-blu, che hanno saputo lasciarsi alle spalle un momento delicatissimo, ora sono pronti per tuffarsi con cuore e determinazione in questa seconda parte di stagione che potrebbe regalare, la sensazione è questa, tante altre soddisfazioni.
«Domenica abbiamo incontrato davvero una buona squadra — dichiara Bacciu —, preparata tatticamente e tecnicamente, con diversi giocatori di assoluto spessore, soprattutto dal centrocampo in su. Avevamo raccolto diverse informazioni per non farci trovare impreparati al confronto, ma la gara è stata più dura del previsto: loro sono partiti forte, nei primi 15-20 minuti hanno cercato di fare la partita, creando anche diverse occasioni interessanti. Sapevamo che avrebbero tentato di metterci sotto pressione, ne hanno del resto tutte le potenzialità; credo che la classifica non rispecchi attualmente il loro potenziale».
La Dorgalese ha saputo aspettare il momento giusto per colpire. «Abbiamo trovato la giocata vincente sull'asse Congiu – Cadau: una volta passati in vantaggio ci siamo sbloccati anche per quanto riguarda la fluidità della manovra. Giovanni è una pedina importantissima per noi, la sua assenza è coincisa con il periodo più buio che abbiamo affrontato quest'anno. Nelle ultime quattro partite ha realizzato la bellezza di sette gol, è uno in grado di fare la differenza in qualsiasi momento, un terminale offensivo di tutto rispetto, non lo scopriamo di certo oggi».
Bacciu ha dovuto mantenere alto il morale della sua truppa nel momento di maggiore difficoltà, con le tre sconfitte consecutive che rischiavano di compromettere il cammino dei rosso-blu. «Abbiamo comunque disputato sempre delle buone partite: con l'Ossese è arrivata una sconfitta di misura, per 1 a 0, che probabilmente non meritavamo, ma nel calcio questi episodi ci stanno. Il contraccolpo si è fatto sentire nelle due uscite successive, contro l'Usinese, in casa, e poi contro la Macomerese. Contro i bianco-azzurri siamo stati superiori nei primi 45', proprio per questo diventa difficile commentare il 7 a 1 finale, maturato nella ripresa».
Per uno dei passaggi più critici della stagione. «Fortunatamente siamo riusciti a recuperare qualche giocatore per la sfida successiva al Porto Torres, i rientri ci hanno dato una grossa mano per ripartire, con l'intermezzo della Coppa Italia che ci ha permesso di riscattarci definitivamente: contro il Fonni ci siamo comportati piuttosto bene, sia all'andata che al ritorno, nonostante sia in assoluto una delle squadre più in forma del torneo». Un autentico balsamo per l'autostima. «Uno dei problemi più grandi: ripeto sempre ai ragazzi che siamo un'ottima squadra ma spesso siamo noi, per primi, a non essere convinti delle nostre qualità; si tratta di un handicap che bisogna colmare rapidamente».
I motivi per essere soddisfatti non mancano: la classifica vi vede a quota 23 punti, a tre lunghezze dalla vetta. «Noi siamo partiti con l'intenzione di disputare una buona stagione, puntando possibilmente ad un piazzamento in zona play-off. L'avvio è stato incoraggiante, con sette punti racimolati nelle prime tre uscite, poi abbiamo dovuto fare i conti con le assenze, tra cui quella pesantissima di Cadau, in più qualcuno non era al top della forma». Il torneo è di altissimo livello. «Ci sono tante ottime squadre che si sono ulteriormente rinforzate in questa sessione di mercato, andando a prendere giocatori molto importanti. A noi piacerebbe stare in alto sino alla fine, ma chiaramente la spunterà chi avrà più continuità, nei risultati, è chiaro, ma soprattutto nelle prestazioni».
La prossima sfida in casa dell'Ilvamaddalena rappresenta un banco di prova decisamente attendibile in vista dell'immediato futuro. «Andiamo li per vincere la partita e continuare con il nostro bel momento. Siamo consapevoli di incontrare una squadra imprevedibile, che può battere davvero chiunque ma fa registrare ancora qualche calo contro le compagini meno quotate; una sfida sicuramente da prendere con le molle, dobbiamo avere il massimo rispetto dei nostri avversari, a prescindere dal nome o dalla posizione che occupano in classifica, ma senza paura. Per noi è una tappa importantissima, anche se ogni domenica ci sono in palio punti fondamentali per rimanere attaccati al treno di testa».
Numeri alla mano, quella contro la Tharros è la seconda gara consecutiva in cui la Dorgalese riesce a mantenere la propria porta inviolata. «Eppure curiamo sempre allo stesso modo la fase difensiva; in campo però ci sono anche gli avversari, dipende tanto anche dal nostro livello di salute, e dalle caratteristiche di chi andiamo ad affrontare. Ci sono tante situazioni che bisogna valutare di partita in partita, certo non subire gol rafforza la nostra consapevolezza, è un aspetto da non sottovalutare».
La condizione generale della squadra è piuttosto buona. «Durante la sosta abbiamo lavorato sodo, stiamo decisamente bene. Grazie all'aiuto del nostro preparatore atletico, Paolo Marteddu, riusciamo a curare ogni dettaglio in questo senso. La nostra speranza è quella di riuscire ad affrontare il girone di ritorno con il motore a mille; i ragazzi sanno alla perfezione cosa ci aspettiamo da loro, glielo ripetiamo spesso: non possiamo accontentarci di giocare per lo 0 a 0, ma dobbiamo entrare in campo ogni volta per strappare il massimo, ma per farlo serve grande concentrazione e intensità, dal punto di vista fisico e mentale. Sarà necessario mantenere la lucidità sino al 95' ed eventualmente anche oltre».
L'ultimo pensiero va alla semifinale di Coppa Italia. «Ci vuole ancora del tempo, visto che giocheremo a marzo, ma cercheremo di preparaci al meglio. Anche a noi, così come al Porto Rotondo, piacerebbe giocare la finale ad Oristano. Noi siamo i detentori, vogliamo ritentarci ancora una volta».