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Pietro Caddeo, presidente, Ferrini
«Il mio sogno è fare come il Taloro che da tanti anni è in Eccellenza»

La Ferrini al traguardo, Caddeo: «La salvezza è un risultato eccezionale, ci tenevamo per i 70 anni della Polisportiva. La vittoria col Guspini? Lo specchio del nostro campionato»

Una festa anticipata di qualche mese. La Ferrini si salva in Eccellenza nell'anno in cui compirà i 70 anni dalla fondazione (il 7 novembre 1948) della Polisportiva che a Cagliari rappresenta un punto di riferimento anche in altre discipline. Il presidente della sezione calcio, Pietro Caddeo, si gode il traguardo raggiunto domenica scorsa dalla squadra guidata da Franco Giordano che ha vinto 3-2 sul campo del Guspini Terralba: «Senza voler essere presuntuosi ma siamo una delle società più importanti della Sardegna, noi del calcio avevamo l'obiettivo di mantenere la massima categoria regionale ma sta facendo grandi cose anche l'hockey su prato in serie A1 così come il nuoto mentre entro maggio andremo ad inaugurare la sezione di padel tennis con tre nuovi campi, è uno sport di coppia che si gioca con le sponde ed è molto praticato in Argentina e Spagna ma che sta prendendo piede anche in Italia. Adesso penseremo ad una data per festeggiare al meglio il 70esimo anniversario».

 

Per voi del calcio cosa rappresenta la salvezza?

«Il mio sogno da presidente della Ferrini calcio è riuscire a disputare i campionati di Eccellenza consecutivi che ha fatto e sta facendo il Taloro. La salvezza per noi è un risultato eccezionale considerando le nostre possibilità economiche e l'importanza del campionato con tante società blasonate e ambiziose»

Col Guspini siete passati dal 2-0 a 2-3, un risultato che dà il senso della vostra stagione

«È stata lo specchio del nostro campionato, una squadra che segna molti gol e ha il quinto miglior attacco ma anche la terz'ultima peggior difesa. Siamo stati capaci di tutti perdere in casa con le squadre che chiudono la classifica e di vincere o pareggiare in campi di chi stava in quel momento lottando per i playoff, così come dare del filo da torcere al Castiadas o al Sorso subendo sconfitte di misura»

In casa sono arrivate sconfitte contro Orrolese e Valledoria, le ultime due della classe, e il pareggio col Calangianus che farà probabilmente i playout

«Facendo un punto su nove a disposizione ci siamo giocati la tranquillità nelle ultime giornate ma, di contro, abbiamo vinto a Orroli, Monastir, Calangianus, Tonara, Muravera e Guspini, la nostra salvezza è stata costruita fuori casa visto che 21 dei 37 punti sono arrivati dalle sfide lontane da Cagliari»

Cosa è mancato per vivere un finale di campionato con meno thrilling?

«Non ci è mancato niente, questo ci aspettavamo ad inizio stagione sapendo che la salvezza sarebbe potuta arrivare all'ultima giornata o anche attraverso i playout. Abbiamo raccolto quello che abbiamo seminato, siamo comunque stati tutto il campionato fuori dai playout ma dentro di noi c'era sempre la preoccupazione perché gli avversari in lotta per il nostro stesso traguardo sono tutti di valore, che non mollano mai e capaci di grandi exploit come ha fatto il Guspini che all'andata avevamo incontrato da ultima in classifica. Ciò che ha caratterizzato il nostro campionato è che dopo una batosta ci siamo subito rialzati, oppure quando abbiamo creato un filotto e pensavamo di fare il salto di qualità abbiamo preso puntualmente una batosta»

Da dove partire per i ringraziamenti?

«Devo dare atto della forza e della grande capacità dello staff tecnico, dall'allenatore Franco Giordano, il vice Guido Fenza, il collaboratore tecnico Pino Durzu, il preparatore dei portieri Marco Cinus, l'allenatore della Juniores Gianluca Lecca. Sui ragazzi non ho niente da dire, hanno lavorato sodo dal 10 agosto e col massimo dell'impegno. La società, per quel poco che può fare, non ha fatto mai mancare niente a tecnici e giocatori dando loro serenità, sostegno e conforto dalla presenza costante dei dirigenti negli allenamenti. Anche la domenica, al seguito della squadra, ci sono state sempre una quarantina di persone»

La vittoria più bella della stagione?

«Sono indeciso tra due. Mi viene in mente la gara di Tonara prima di Natale perché stavamo perdendo 1-0 e c'è stata la rimonta nei 5' finali con la doppietta di Gianluca Podda, arrivava dopo la scoppola subita sul campo dell'Atletico Uri. Poi non posso metterci la vittoria di domenica scorso a Terralba contro il Guspini che ci ha dato la salvezza. Abbiamo festeggiato con molta sobrietà e contiamo di rifarci domenica dopo la partita con l'Uri»

Che gara farete contro l'Atletico Uri che vuole vincere per mantenere il secondo posto?

«Una gara in cui cercheremo di migliorare la posizione di classifica»

Esser stati in questa stagione la seconda squadra di Cagliari ha dato vantaggi?

«Assolutamente no, nessun vantaggio. Più squadre ci sono anche a Cagliari o nel Sud Sardegna in Eccellenza e meglio è anche per noi. Siamo per una sana competizione»

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2017/2018
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