Scano e Addis hanno rilanciato le due squadre
La Gallura alla riscossa: Calangianus vede la salvezza, Tempio crede negli spareggi
La Gallura alla riscossa. Dopo mesi di sofferenza e di accumuli di sconfitte Tempio e Calangianus si stanno riappropriando del campionato di Eccellenza che pareva esser loro scappato di mano al termine del girone d'andata quando erano agli ultimi due posti rispettivamente con 8 e 9 punti e la salvezza diretta era lontana 9 e 8 punti. I giallorossi di Franco Scano hanno appena abbandonato la zona playout battendo nientemeno che il Fertilia terzo in classifica perché hanno iniziato la risalita già al termine del girone d'andata, battendo il Samassi 3-2 e lasciando proprio ai "cugini" - allora guidati da Gianni Mureddu - l'ultima piazza. I galletti affidati da tre giornate a Gianni Addis, invece, si sono improvvisamente rianimati con due vittorie di fila dopo 7 sconfitte consecutive che non migliorano la posizione in classifica ma riaccendono concrete speranze di evitare una retrocessione quasi certa. Fra due giornate il derby al Signora Chiara avrà una importantissima posta in palio.
CALANGIANUS. I numeri del girone di ritorno parlano chiaro. Dopo 6 giornate, i giallorossi sono al secondo posto con 12 punti (insieme con Castiadas e Porto Corallo) ad una lunghezza dal terzetto Taloro, Nuorese e San Teodoro. Marini e compagni hanno recuperato valanghe di punti da chi li precedeva in classifica: 11 all'Alghero, 10 al Serramanna, 8 al Sant'Elia e al Samassi, 7 al La Palma. Non hanno segnato tantissimo (8 gol) e dei 7 gol subiti ben 5 sono arrivati dalle uniche due sconfitte del 2014: 2-0 a San Teodoro e 3-0 a Castiadas. Perché un dato è altrettanto certo, i ragazzi di Franco Scano stanno costruendo la rimonta-salvezza sulle gare in casa avendo battuto Sanluri e Progetto Sant'Elia oltre ai già citati Samassi e Fertilia. Un percorso che sembra ora lineare ma che è passato tra vecchie e nuove difficoltà per mantenere la categoria. Ad inizio stagione una non chiara situazione societaria portò allo sciopero della quasi totalità della rosa e alle clamorose sconfitte con San Teodoro (0-6) e Progetto Sant'Elia (8-0) perché in campo fu mandata la squadra Juniores con il capitano Gori. L'intervento del Comune di Calangianus e la nomina del nuovo presidente Giovanni Uscidda hanno ridato serenità al tecnico e alla squadra che è stata cambiata a più riprese (tra novembre e dicembre) con gli innesti dei difensori Sacco e Piscopo, del portiere Fortuna, poi degli attaccanti Di Angelo e Palumbo ma perdendo il portiere Saragato, il difensore Pischedda, i centrocampisti Sanna e Marongiu e la punta Andreoli. La risalita non è stata immediata e non poteva essere diversamente visto che la squadra per un mese non si è allenata, ma ha perso di misura con le corazzate Nuorese e Taloro a Gavoi, così come lo scontro diretto in casa del La Palma, mostrando sempre un buon gioco e carattere, caratteristiche fondamentali nelle vittorie al fotofinish con Samassi, Serramanna e Sanluri. Gli uomini in più si stanno dimostrando il difensore Piscopo, l'esterno Di Angelo, il tuttofare Tusacciu (capocannoniere con 5 gol) e l'eterno Marini (40 anni) che si è riscoperto regista alla Pirlo perché da tre gare, tanto per aumentare il coefficiente di difficoltà, sono stati "tagliati" Soro e Muzzoni. In attesa che Palumbo recuperi condizione fisica e segni i gol-salvezza, un grande contributo sta arrivando dai giovani Giuseppe Fois, Antonio Delogu, Paolo Inzaina, Domenico Nicolli e dai talentuosi nigeriani classe '94 Musibao e Ganiyu. Il morale è alto in vista di un trittico di gare da paura: le proibitive trasferte con Porto Corallo e Nuorese inframezzate dal durissimo derby in casa.
TEMPIO. Due vittorie di fila gli azzurri non le facevano da un anno (Alghero e Carbonia) il che significa che tra la fine dello scorso campionato e le prime 19 giornate di questo c'è stata una difficoltà ad imporsi sugli avversari che il non mercato dell'estate scorsa e di dicembre non potevano certo eliminare. L'inizio ad handicap con 5 ko di fila ha segnato una stagione contraddistinta da squalifiche e infortuni che hanno prodotto tante ombre e poche luci (la vittoria nel derby col Calangianus e quella col Muravera piegato con 3 gol in 6'), perciò la vera novità per la società del presidente Caterina Pala è rappresentata dal cambio tecnico con Gianni Addis al posto del dimissionario Mureddu. L'esperto allenatore è stato un ex giocatore del Tempio, poi lo ha guidato per un decennio con successo portandolo anche in serie D, ha dato una scossa alla squadra ridandole nuovi stimoli e maggior tenuta psico-tattica. Appena assunto l'incarico Addis ha esordito col La Palma con tante assenze (una costante anche per Mureddu), specie in attacco, ma disse di voler presentare una squadra dignitosa, riuscendo nell'intento. Il tecnico ha chiesto rinforzi (anche Marielli era stato sganciato a dicembre) ma è bastato recuperare Foresti e Andreoli in attacco, e gli squalificati Brandano e Ferraro, per battere l'Alghero grazie a capitan Nativi. Ogni impresa si accompagna con una buona dose di fortuna, come quella avuta domenica a Muravera (porta bene), gli azzurri sono stati graziati da Nurchi e tenuti in piedi da Savinelli ma sono stati capaci di rimontare con Magri e Foresti. Il 2-1 finale ha portato i primi punti stagionali in trasferta ma è al Nino Manconi che si dovrà evitare la retrocessione e domenica arriva il Samassi, appena 4 punti sopra i tempiesi che in meno di un mese sono tornati a sperare di poter conservare la categoria. Tutti ora ci credono dai pilastri Savinelli, Nativi, Desini, Rubino, Foresti, ai giovani Brundu, Brandano, Casu, Atzeni, Sanna, Magri. E appena recupera Lorico aumenteranno le chance di poter compiere l'impresa.