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Zaccheddu deluso: «Uscire così fa male»

La gioia di Grudina: «Un'impresa, ora sotto con Sant'Elena e Terralba»

A fine gara umori contrastanti. C'è chi, come il Ghilarza, può continuare il sogno che porta all'Eccellenza e c'è chi, come il Pula, ha visto sfumare in casa questa possibilità. Visibilmente soddisfatto l'allenatore degli oristanesi Gian Paolo Grudina: «Abbiamo fatto una grande impresa, non era facile giocare come abbiamo fatto qui a Pula contro una bella squadra e passare il turno sebbene ai rigori».

L'ex portiere del Pisa spiega il perché la vittoria abbia un sapore più intenso: «Abbiamo saputo solo giovedì che si anticipava l'1 maggio per problemi legati alla festa di Sant'Efisio. Non so che dire, quando allenavo il Decimo giocavamo anche il giorno di Santa Greca con 100mila presenze per la festa. Così ci è mancato l'allenamento del venerdì che avevo già programmato e poi avevo diversi infortunati, Marinu e Princiotta squalificati. Ho dovuto riadattare difesa e centrocampo». E ora il trangolare: «Siamo pronti. Il Sant'Elena ha vinto a Tempio? Una sorpresa, ma coi quartesi e col Terralba sarà dura».

Marco Mingoia è uscito per infortunio al 33' della ripresa. «Ho sentito tirare al flessore della coscia destra - dice il bomber ghilarzese - e ho chiesto subito il cambio. Spero di recuperare per domenica prossima». L'attaccante di Decimo non ha segnato ma è stato determinante in entrambi i gol: «Sull1-0 di Ferraro in effetti ho fatto una bella cosa rimettendo in mezzo, al volo, il cross di mio fratello Roberto». Poi svela il segreto del successo: «Eravamo tranquilli, conoscevamo la forza del Pula. Bisognava pressare la loro fonte di gioco, Dentoni, e non dare spazio a un attaccante come Falco. Poi dovevamo pensarci io, mio fratello e Ferraro a creare scompiglio alla loro difesa e ci siamo riusciti bene». Marco Mingoia ha fatto una bella gara ma sa bene a chi dare la palma del migliore in campo: «Senza dubbio Matteo Musu, è stato insuperabile in mezzo al campo e ci ha dato un enorme carica». (Leggi la cronaca della partita)

Sconfortato, come è normale che sia, l'allenatore del Pula Giampaolo Zaccheddu: «Uscire così fa male, ai rigori e pur giunta in casa. Pensare poi che sia passato il Sant'Elena fa ancora più rabbia». Il tecnico biancorosso non vuole tornare sulla polemica per la gara persa domenica scorsa dai quartesi a Villacidro solo agli ultimi minuti, cioè dopo che i biancoverdi di Orrù hanno avuto la certezza dei playoff col Siliqua fermato a Cagliari dal La Palma e che, di fatto, ha condannato il Pula agli spareggi: «Dispiace solo non poterli incontrare, questa eliminazione fa male. L'avrei digerita di più se fosse arrivata in campo neutro». All'ex tecnico del Sant'Elia non gli riesce il

secondo salto di categoria consecutivo. Ci riproverà l'anno prossimo a Pula? «Non lo so, è troppo presto per pensare alla prossima stagione. Spero comunque che la società voglia confermare questo gruppo che ha fatto un'incredibile rimonta in campionato». Sconsolato Nunzio Falco che, all'uscita dagli spogliatoi, riceve il ringraziamento di alcuni tifosi: «Un vero peccato, oggi meritavamo di più. Siamo stati sfortunati soprattutto nella ripresa». Il capitano e bomber torna sul gol annullato: «Non l'ho capito, è stata una partita maschia ma su quell'azione Gomez non ha fatto alcun fallo». Lo stesso difensore argentino conferma: «Sono saltato per colpire di testa ma non mi sono appoggiato sul corpo del mio avversario. Non ho fatto fallo». Anche Luca Pilo, protagonista principe del gol non convalidato, non se ne capacita: «Ma che ne so cos'abbia visto l'arbitro. La mia rabbia è doppia, un gol regolare annullato e l'eliminazione ai rigori. Abbiamo fatto l'impossibile ma non il miracolo, spero di rifarmi il prossimo anno dopo questa delusione. Restare a Pula? È presto ancora, vedremo».

In questo articolo
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Stagione:
2009/2010
Tags:
Playoff