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La Sardegna vola con le sue squadre di vertice ma accusa tre brutti stop
Olbia regina con in porta l'esordio di Ruggiu

La Sardegna vola con le sue squadre di vertice ma accusa tre brutti stop

Dopo il pareggio del Selargius nell’anticipo dell’ottava giornata, la Sardegna vola con le sue squadre di vertice ma accusa tre brutti stop con quelle impegnate nella lotta salvezza. L’Olbia conferma la vetta e aumenta il distacco rifilando un poker al Palestrina, il Budoni batte in rimonta la Maccarese Giada e torna al quarto posto, piangono invece Latte Dolce, Arzachena e Porto Torres.

OLBIA-PALESTRINA 4-1

La capolista continua la marcia spedita ed ottiene la sua settima vittoria (la quinta di fila) in otto gare. Non può nulla il Palestrina che, comunque, mantiene aperta la gara per un tempo. I gol iniziali di Aloia (3° centro) e Pozzebon (al primo sigillo in casa) vengono parzialmente neutralizzati da quello di Mattogno, nella ripresa però entra Molino e chiude il match con una doppietta da favola con dedica al padre tragicamente scomparso quasi due anni fa a Ovilò. I prossimi due match diranno molto sul reale valore della matricola di Mauro Giorico, il derby in casa del Budoni e la sfida al Nespoli contro la Lupa Roma, vice-capolista a 3 punti dai galluresi e la più seria candidata alla vittoria finale.

 

BUDONI- MACCARESE GIADA 4-1

I galluresi riscattano il ko di domenica scorsa contro la Lupa Roma (prevedibile sulla carta ma deludente sul piano della personalità) battendo in rimonta la Maccarese passata in vantaggio al 29’ con una rete di Monaco Di Monaco dopo un fallo non sanzionato ai danni di Pinna. La ripresa della squadra di Raffaele Cerbone è da grande squadra, prima il pareggio di Steri su rigore procurato da Amione e poi la bellissima doppietta dell’argentino (colpo di tacco e tiro al volo) sempre più bomber dei biancoblù. Budoni arriva col morale a mille al derbyssimo contro l’Olbia che forse non vedrà in panchina il mister Cerbone contro la sua ex squadra per l’espulsione in occasione del vantaggio degli avversari.

LATTE DOLCE-FONDI 1-2

Primo scivolone in casa dei sassaresi che così cancellano la bella vittoria contro il Palestrina di settimana scorsa. La squadra di Pierluigi Scotto ha sofferto la tattica attendista e l’esperienza del Fondi capace, ad inizio ripresa, di sfruttare due ingenuità difensive in 3’ andando a segno in rapida successione con Regolanti e Bonanno. Il gol al 41’ di Delizos ha infiammato un finale di gara nel quale i biancazzurri avrebbero potuto anche siglare il pareggio con Usai. Il rammarico aumenta pensando all’occasionissima di Congiu nel primo tempo che avrebbe potuto cambiare le sorti del match. Ora il Latte Dolce è atteso da una trasferta proibitiva in casa del Lupa Roma ma i ragazzi di Scotto sono capaci di grandi sorpresi.

CYNTHIA-ARZACHENA 2-0

Gli smeraldini perdono lo spareggio-salvezza e subiscono l’aggancio in classifica dei genzanesi a segna a metà dei due tempi con Farrugia, ex Torres, Alghero e Sant’Elia, e con Marco Giordano, figlio di Bruno bomber della Lazio e Napoli anni Settanta e Ottanta. I ragazzi di Luigi Alvardi recriminano per la grande occasione avuta a fine primo tempo col baby Gnignera sventata dal salvataggio sulla linea di Leccese. Domenica i verdi saranno di scena a Porto Torres per un derby dalla delicata posta in palio.

S.MARIA MOLE MARINO-PORTO TORRES 2-0

I turritani perdono sul campo ma non la faccia come una settimana prima in casa col San Cesareo vincitore per 7-1. Il 2-0 sul campo del Marino ha evidenziato una squadra viva e per nulla in disarmo. Il chiarimento avuto in settimana tra società, tecnico e giocatori, col pagamento del primo rimborso, ha evitato il rischio del fuggi-fuggi anticipato ma non ha eliminato completamente le scorie evidenziate nell’episodio che ha visto Moretti abbandonare il campo dopo un rimprovero del tecnico Roberto Sanna. I rossoblù hanno subito il gol di Bozzoni al 40’ e il raddoppio con Capolei al 92’ ma nella ripresa hanno messo in difficoltà i laziali costringendo il portiere Brugnettini al miracolo su Mattia Floris al 72’. Sono 5 le sconfitte di fila dei turritani che domenica - contro l’Arzachena – sognano la gara della svolta.

SAN CESAREO-SELARGIUS 4-4

Il pareggio di sabato ha detto che il Selargius vale molto di più dell’attuale classifica. Un’ovvietà visto l’organico a disposizione di Vincenzo Fadda ma la gara in casa della vice-capolista San Cesareo ha mostrato l’enorme potenziale non sempre espresso dai granata che hanno rischiato di uscire vincitori dopo aver ribaltato due volte – la prima con le reti di Garau e Porcu e la seconda con i gol di Sanna e Figos – gli svantaggi per 1-0 (Longobardi) e 3-2 (ancora Longobardi e D’Ambrosio). La rete di Foderaro alla mezzora della ripresa è arrivata anche per la stanchezza accumulata dai 7 giocatori (4 dal 1’) che due giorni prima erano stati utilizzati nella sfida di Coppa Italia persa 3-1 col Gualdo. Domenica contro l’Anzio la vittoria è d’obbligo per riprendere la scalata alle posizioni più consone a Sanna e compagni.

In questo articolo
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Stagione:
2013/2014